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Maria Grazia Cucinotta: la fede è la mia forza, sono devota a Sant’Antonio da Padova

Maria Grazia Cucinotta
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Silvia Lucchetti - pubblicato il 12/09/19
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La famosa attrice siciliana racconta il rapporto che ha con la preghiera, i luoghi di culto del suo cuore e il legame con la famiglia (anche quella d’origine): “Perché nella vita puoi avere tutto quello che vuoi, ma se non hai la famiglia non hai niente”.Sulla splendida città di Messina veglia una protettrice speciale: la Madonna della Lettera, la cui statua venne posta sulla stele all’ingresso del porto sul cinquecentesco Forte San Salvatore negli anni Trenta. L’origine del culto della “Matri a’ littra” è legata ad una tradizione secondo cui, il 3 giugno del 42 d.C., ad un gruppo di Messinesi, partiti per la Palestina insieme all’Apostolo Paolo, apparve la Vergine che affidò loro una lettera alla quale era legata una ciocca dei suoi capelli: recava una benedizione per la città e i suoi abitanti.

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La fede fa parte della mia vita

A questa venerazione mariana si sente profondamente legata una messinese famosa, l’attrice e produttrice cinematografica Maria Grazia Cucinotta, cui la città dette i natali 51 anni fa, che nonostante sia diventata un personaggio internazionale conserva gelosamente le radici, religiose e laiche, nella tradizione della sua Sicilia. Lo racconta in una bella intervista su Maria con te  a firma di Giulia Cerqueti.

Io vivo la mia fede in modo molto naturale, perché ci sono cresciuta. La spiritualità fa parte della mia vita, della mia esistenza, non è qualcosa di esterno (Ibidem).

Gesù, la Vergine, gli angeli

La figura fondamentale della sua religiosità è stata la madre. Quante volte il nostro Pontefice ha ribadito l’importanza della famiglia, in particolare delle mamme e delle nonne, per la trasmissione della fede? Infatti racconta l’attrice:

Fin da piccola ho ricevuto in famiglia un’educazione cattolica. Mi è stata insegnata l’importanza della preghiera, sono stata educata a credere che nella nostra vita siamo protetti perchè accanto a noi ci sono Gesù, la Vergine, gli angeli (Maria con te).

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Sono viva per miracolo: grazie all’intercessione di Sant’Antonio da Padova

Questa protezione celeste l’attrice l’ha sperimentata fin dalla nascita perché l’inizio della sua vita…

è stato un miracolo. Mia mamma prima di me aveva avuto due aborti spontanei. Io sono nata podalica a otto mesi e con enormi difficoltà, i medici mi davano per spacciata. Mia madre chiese la grazia a S. Antonio da Padova, al quale era molto devota. Credo che siano state le sue preghiere a permettermi di nascere e rimanere invita. Anzi, credo che tutta la mia esistenza fino ad oggi sia in qualche modo trascorsa sotto la protezione delle preghiere di mia mamma (Ibidem).

L’anno scorso, per i suoi 50 anni, insieme al marito e alla figlia da Sant’Antonio da Padova

L’attrice ricorda con emozione quando da piccola sua madre la portava nella Chiesa dedicata a questo Santo a Messina, e come solo l’anno scorso, in occasione dei suoi 50 anni, insieme al marito Giulio (sposato nel 1995) e alla figlia Giulia, sia andata a visitare per la prima volta la basilica di S. Antonio a Padova. Infatti gli impegni di lavoro e i viaggi continui, tra l’altro, hanno penalizzato la regolarità della frequentazione alle cerimonie religiose.

Ma non ho mai perso la fede, che fa parte sempre di me. Credere che ci sia qualcosa al di sopra di tutto che ti possa sempre aiutare ti fa bene. Oggi chi crede viene spesso preso in giro, viene ridicolizzato. Eppure, alla fine dei conti, delle domande devi sempre fartele (Maria con te).

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I 90 anni di sua madre: se nella vita non hai la famiglia non hai niente!

Nel luglio scorso la mamma Grazia per i suoi 90 anni è stata festeggiata vedendo riuniti intorno a sé i suoi quattro figli, tre femmine ed un maschio.

Èstata una cosa meravigliosa. Ripenso con gioia al momento in cui nostra madre ci ha chiesto di darle le nostre mani unendole alle sue e di spegnere insieme le candeline. E’ un’immagine che ricorderò per tutta la vita. Devo dire grazie a mia madre se noi quattro, pur vivendo in posti differenti ed essendo di età diverse – mia sorella più grande ha tredici anni più di me, mio fratello dieci anni di più, mia sorella più piccola è nata due anni dopo di me – siamo sempre stati e continuiamo ad essere unitissimi. Tutto questo è grazie a nostra madre, che non ci ha mai messi l’uno contro l’’altro, ci ha resi l’uno necessario all’altro e questo ci ha resi invincibili. Perché nella vita puoi avere tutto quello che vuoi, ma se non hai la famiglia non hai niente.

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FRANCESCA FIALDINI
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Un’altra devozione: Maria Santissima di Tindari

L’attrice è fortemente devota ad un’altra immagine mariana oltre quella che veglia sulla sua città natale: la statua di origine bizantina della Madonna nera del Santuario di Tindari, scolpita nel legno di cedro del Libano tra l’ottavo e il nono secolo.

Oltre che alla Madonna della lettera, da siciliana e messinese, io sono particolarmente legata alla basilica santuario della Madonna nera, che si trova appunto a Tindari, vicino a Messina (Ibidem).

Il Postino: “devo tutto a quel film”

Tra le persone che l’attrice ha nel cuore non può non esserci il compianto Massimo Troisi, prematuramente scomparso all’età di 41 anni, con cui esordì al cinema nel film Il Postino, che incredibilmente era anche il mestiere del papà Angelo.

Devo tutto a quel film. Senza quella parte forse non avrei proseguito la carriera di attrice. La gente che lo rivede si emoziona ancora. Massimo è sempre presente, penso sia anche un mio dovere mantenerne vivo il ricordo (Maria con te).

E certamente Massimo è fra le persone care scomparse che l’attrice affida alla misericordia divina nelle sue preghiere.

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