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Chiara Amirante: affido le persone ferite che incontro a Maria e Lei interviene sempre!

chiara amirante,

Chiara Amirante.

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Silvia Lucchetti - pubblicato il 25/05/19
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In una recente intervista la fondatrice di Nuovi Orizzonti parla della sua devozione mariana, dei pellegrinaggi a Medjugorje e Lourdes e di come la Provvidenza sia sempre intervenuta in suo aiuto.Sul nuovo numero del settimanale Maria con te è apparsa una bella intervista di Antonio Sanfrancesco a Chiara Amirante, la fondatrice della comunità di Nuovi Orizzonti. Il cammino di Chiara è una testimonianza che affascina e contagia anche chi solo per caso finisce a leggere qualcosa di lei e incontra il suo volto in giro per la rete o stampato sulle pagine di qualche giornale. Chiara è una donna che ha scommesso su Dio e sul Vangelo e così ha vinto sempre.

24 maggio, Maria Ausiliatrice, una data speciale: “Feci un salto di fede”

La parte che mi ha colpito di più dell’intervista è forse la meno rilevante rispetto agli altri contenuti, però mi ha rallegrata la felice coincidenza: Chiara il 24 maggio (proprio oggi) di tanti anni fa, festa di Santa Maria Ausiliatrice, sceglie di lasciare tutto e andare a vivere in strada tra i fratelli disperati della notte che aveva incontrato tempo prima alla stazione Termini di Roma. Perché dopo tanti tentativi vani di trovare una casa per loro decide di affidarsi alla Provvidenza e sceglie proprio la ricorrenza di Maria, Auxilium Christianorum. Quel giorno arrivano incredibilmente non una, ma ben tre proposte per sistemare gratuitamente i suoi ragazzi. E così sotto il segno di Maria Ausiliatrice nasce Nuovi Orizzonti:

“In quegli anni chiedevo a vari politici e alle istituzioni di darmi una mano. Risposte zero. I politici continuavano a promettere e i giovani a morire. Feci un salto di fede. Il 24 maggio, festa di Maria Ausiliatrice, decidi di lasciare tutto e andare a vivere in strada con la mia nuova famiglia. In quello stesso giorno mi chiamarono per offrirmi gratis tre strutture. Nacque così il centro d’ascolto nel tunnel della stazione Termini. Ancora una volta la Provvidenza mi era venuta incontro.” (Maria con te)

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Il “popolo della notte” soffre di solitudine

Chiara è giovanissima quando sente nel cuore il desiderio di andare in strada di notte per portare un po’ di speranza a chi è solo e abbandonato a se stesso. I disperati che ha incontrato a 21 anni sono gli stessi di oggi, hanno il cuore devastato e lo sguardo spento:

“Si comincia col volersi divertire e si finisce col perdersi. La notte, pian piano, da fisica, diventa notte dell’anima. (…) Il resto è una conseguenza: anoressia, bulimia, sesso-dipendenza, droga, dipendenza da Internet. Il popolo della notte non sta solo in periferia o nelle famiglie disagiate, ma anche nei quartieri più chic. Non c’è conoscenza di quanto siano devastati i nostri ragazzi oggi perché le loro sono povertà invisibili. Il barbone lo vedi nella sua estrema vulnerabilità, chi ha ricevuto una coltellata al cuore no.” (Ibidem)

Cos’è la “spiritherapy” di cui parla nell’ultimo libro?

“L’esperienza che in questi anni ho fatto nel cercare di accompagnare tante persone sprofondate in tunnel terribili. Se è vero che nella nostra mente ci sono tante potenzialità, è altrettanto vero che queste immense potenzialità, il più delle volte inespresse, ci sono anche nel nostro spirito dove troviamo le chiavi fondamentali per la guarigione del cuore, per riscoprire la pace interiore e la gioia piena che ci ha promesso Gesù.” (Maria con te)

Affido gli uomini che hanno perso la speranza a Maria, Consolatrice degli afflitti

Tutti questi figli feriti Chiara li affida alla Madonna, Madre del Cielo e madre di tutti gli uomini, perché come ripeteva spesso padre Amorth “Dio non nega nulla a colei che gli ha detto sempre sì”:

“La Madonna è il rifugio dei peccatori. Ogni giorno con i “Cavalieri della Luce” rinnoviamo la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria. Poter ricorrere a una mamma in cielo quando si ha a che fare con i figli disperati è un regalo immenso. Non è un caso che uno dei titoli di Maria sia quello di Consolatrice degli afflitti. Quando non so veramente che fare con una persona ferita, la affido a Maria e Lei interviene.” (Ibidem)

Chi sono i “Cavalieri della Luce”?

“Persone che hanno affrontato questo cammino di guarigione e da disperati sono diventati portatori di speranza per gli altri. Sono uomini di buona volontà che credono nella potenza dell’amore e nella forza rivoluzionaria del Vangelo.” (Maria con te)

Come si legge nel sito della comunità Nuovi Orizzonti, i Cavalieri della Luce sono nati grazie ad una intuizione di Chiara avvenuta il venerdì santo del 2006 nel Santo Sepolcro a Gerusalemme. Il primo ad aderire alla sua proposta è il Cardinal Martini che l’accompagna in quei giorni di discernimento e pellegrinaggio in Terra Santa. “A chi vuole aderire è richiesto di impegnarsi a vivere con radicalità il Vangelo, testimoniare la gioia di Cristo Risorto e portare nel mondo la rivoluzione del Suo amore” (nuoviorizzonti.org). Il numero dei Cavalieri della Luce cresce a dismisura e ad oggi sono, per grazia di Dio, più di 500.000.


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Il cuore della spiritualità di Nuovi Orizzonti? La gioia della Risurrezione!

“Stella del Mattino è un titolo a me molto caro. Noi la chiamiamo anche Madre della gioia perché testimoniare la gioia che deriva dalla Risurrezione di Cristo è il cuore della nostra spiritualità.” (Ibidem)

Medjugorje e Lourdes

Il nome della fondatrice di Nuovi Orizzonti è indissolubilmente legato a Medjugorje. Infatti ricordo che nell’unico pellegrinaggio che ho avuto finora occasione di fare dalla Gospa, il mio parroco si mise a parlare durante un piccolo spostamento in pullman di Chiara Amirante e dell’opera che grazie alla Provvidenza era riuscita a compiere anche lì. Una comunità nata grazie ad un imprenditore italiano convertitosi a Medjugorje dopo aver letto un suo libro sulle cittadelle del cielo.

“È un posto di grande spiritualità. La prima volta che lo vidi fu nel 1993. All’inizio vi andavo anche tre volte l’anno. Ho vissuto momenti molto intensi. Io credo che la grazia sia ovunque ma ci sono luoghi dove si sperimenta in maniera particolare. Medjugorje è uno di questi. Sono andata in pellegrinaggio diverse volte anche a Lourdes che regala sempre una grande serenità del cuore.” (Maria con te)

Mi sono sentita spesso sola e abbandonata dalla Chiesa

L’ultima domanda che il giornalista le pone riguarda il rapporto con gli ultimi tre Papi: San Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Papa Francesco. Chiara esprime parole di grande comunione, amore e riconoscenza ma poi afferma:

“(…) Nonostante il rapporto con i Pontefici, però, mi sono spesso sentita sola e abbandonata. Non ho avvertito il sostegno della maternità della Chiesa. Come se accogliere gli invisibili delle metropoli fosse una prerogativa solo mia e non di tutti i cristiani.” (Ibidem)

In questo pensiero si avverte tutta l’umanità, la fragilità, il senso di responsabilità ma al contempo di solitudine che spesso fatichiamo a vedere quando ci troviamo di fronte personaggi così tanto carismatici. Eppure Chiara, come tutti i santi, sicuramente patirà sofferenze interiori, porterà pesi incredibili, vivrà grandi combattimenti spirituali, subirà invidie, gelosie, accuse false. Preghiamo per lei, per la sua missione, che il Signore le doni sempre la grazia di fare la Sua volontà.


POPE FRANCIS CHIARA AMIRANTE
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