separateurCreated with Sketch.

Mezz’ora prima di svegliare la ciurma siamo solo io e il Signore

MAN,STRUGGLING,PRAYER
whatsappfacebooktwitter-xemailnative
5pani e 2pesci - pubblicato il 18/10/18
whatsappfacebooktwitter-xemailnative

La routine di preghiera di un papà. “Sono le 6:30 del mattino, tutti dormono, rivolgo il mio cuore e la mia anima a Dio”. Ascolto il mio respiro mentre nel silenzio chiudo gli occhi ed inizio la preghiera. Sono le 6:30 del mattino, tutti dormono, la luce del nuovo giorno che si affaccia dalla finestra è tenue e rassicurante. Per me questo è il momento più bello della giornata.

Non succede nulla di speciale, nessuna emozione particolare, ma tutto semplicemente sembra al suo posto. Gli occhi chiusi rivolgo il mio cuore e la mia anima al Signore, colmo di fiducia per Lui, mi lascio svuotare per dare spazio a Colui che è. Dura solo mezz’ora, quando la sveglia suona di nuovo, preparo una spremuta e cerco di svegliare il resto della ciurma. E poi a scaletta parte tutta la giornata: vestirsi, preparare gli zaini, accompagnare i bimbi a scuola e così tutto il resto.

Ogni giornata può essere piuttosto caotica e disconnessa con tre bambini, una moglie ed una casa a cui stare appresso … ma il punto fisso della preghiera del mattino rimane un caposaldo, un porto sicuro nei miei giorni. E nei momenti più turbolenti il mio cuore torna lí, alla Sua presenza. Eppure non farti una strana idea. Io di certo non sono un mistico. Ne’ sono nato con questa attitudine. Tutto è partito un po’ più di due anni fa con il desiderio di potermi ritagliare un po’ di tempo tra me e il Signore che non sia semplicemente una sbrigativa lettura del vangelo o una messa toccata e fuga. Sentivo la necessità di conoscerLo meglio e senza schemi, senza dover necessariamente parlare o recitare qualche preghiera. Avevo bisogno di vederlo, di mettermi alla Sua presenza, di contemplarlo in silenzio. Come quando ci si ferma con la macchina per contemplare un panorama bellissimo o si ammira un quadro per qualche secondo in più. Così sentivo la necessità di contemplarlo, the holy mighty, el todo poderoso, il Signore del cielo e della terra, mio creatore e Signore.



Leggi anche:
“Calma! La mia prima ora del mattino appartiene al Signore”

Con il tempo questo desiderio invece di affievolirsi si è intensificato, rendendo questi momenti di intimità con Lui irrinunciabili. E tutto ha preso ancora più senso quando un frate qualche tempo fa mi disse:

“Il fine della tua vita è amare … e per amare qualcuno, lo devi conoscere; e per conoscere qualcuno, lo devi frequentare. Per imparare ad amare Dio quindi, ci devi passare del tempo insieme nella preghiera quotidiana e nella lettura del vangelo.”

Passare del tempo insieme con Dio.

Quindi non un pensiero distratto, una preghiera last-minute, una richiesta per qualche preoccupazione, ma del tempo di qualità con Lui, el todo poderoso!

Se vuoi imparare ad amare Dio devi trovare questo tempo da passare con Lui ogni giorno. Anche se la tua vita fosse la più stressante, quotidianamente a cavallo di un motore sulla tangenziale elòàst, o sfinito da orari impraticabili, o assalita da tanti follettini che ti chiamano mamma(!) con la frequenza del canto della cicala. Devi trovare del tempo ogni giorno, affinché la tua vita porti frutto con Lui ed in Lui.

Il punto è che non deve essere nulla di complicato e non deve nemmeno durare delle ore interminabili: 20 minuti al giorno posson bastare! La cosa importante però è entrare in una routine, affinché’ il tempo di preghiera non sia un after-thought, l’ultima cosa della giornata (in senso di priorità), ma una parte integrante della tua vita, con un suo spazio (fisico) ed un suo tempo. La tua giornata deve essere scandita da un po’ di ordine monastico — ora et labora — affinché “nulla vada perduto” e tu possa acchiapparti quello che Gesù chiama la parte migliore. Ci sono vari modi per entrare in questa routine, di seguito ti propongo alcune modalità ben testate nei secoli dalla chiesa … dovresti poter trovare qualcosa che vada bene al caso tuo 😀



Leggi anche:
Tenersi in forma… pregando

1. La preghiera delle ore

Se sei andato ad Assisi per qualche corso o sei stato ospite in un convento sai di cosa parliamo. La preghiera delle ore consiste nella lettura di salmi e altri testi all’interno di una formula strutturata (contenuta nel breviario) che scandisce “le ore” appunto della giornata. I momenti più importanti sono le lodi del mattino, i vespri alla sera e la compieta prima di andare a dormire. Per iniziare prova ad essere fedele ad uno di questi momenti, ad esempio le lodi prima di uscire la mattina o sul treno mentre vai a lavoro. Trova un breviario in libreria, chiedi in parrocchia o cercalo su internet.

2. Il rosario quotidiano

Questa è una preghiera amata da tanti e faticosissima per altrettanti! Una cosa è certa, la preghiera costante e fedele del rosario ha portato e continua a portare grazie su grazie in tutto il mondo! Sebbene la recita di 50 ave marie può’ sembrare lunghissima, in verità è una preghiera che dura circa un quarto d’ora. È la preghiera preferita dei nostri figli!

3. La preghiera del silenzio

Questa invece è la mia preghiera preferita. È una preghiera di contemplazione al modo dei monaci. Per essere fedeli è importante stabilire un tempo, un luogo ed una durata per la preghiera. Si inizia con un segno di croce ed un’invocazione allo Spirito Santo. Poi si resta in ascolto a cosa Lui vuol dire al nostro cuore. Appena ci rendiamo conto che la mente divaga in qualche pensiero, fai un respiro e rifocalizzati. Io ad esempio dico nel mio cuore: Gesù! Concludo la preghiera con una Ave Maria.



Leggi anche:
Vuoi essere felice? Scrivi ogni giorno 3 cose per cui ringraziare il Signore!

4. La lettura della scrittura

Come mi ha detto il frate, per conoscere Gesù ed amarlo devi conoscere la sua storia. Il frate stesso mi consigliò come metodologia di leggere un capitolo al giorno del nuovo testamento partendo dal vangelo di Matteo fino all’Apocalisse. Arrivato alla fine, ricomincia! Una conoscenza esperienziale della scrittura ti mette in intimità con Gesù che è parola viva. Per me, leggere il vangelo in maniera cronologica è stata una rivelazione, facendomi vedere collegamenti nella vita di Gesù e degli apostoli che non avevo assolutamente notato in precedenza.

5. La messa

Infine la messa quotidiana. Ricevere il sacramento dell’eucarestia tutti i giorni è una santa benedizione (se siamo in grazia di Dio, cioè confessati). Ci mette in comunione con la chiesa ed i fratelli e ci nutre di quello stesso Gesù di cui vogliamo seguire i passi.

Naturalmente queste 5 modalità non sono mutualmente esclusive — anzi! — se fosse possibile dovremmo praticarle tutte e 5 quotidianamente come si fa in convento. Tu parti da una di queste. Impara da essere obbediente e fedele. Scoprirai la fedeltà di Dio in questo processo e la pace. I tuoi occhi diverranno più lucidi e l’anima, avvolta dalla grazia di Dio attraverso lo Spirito Santo, ti indicherà i passi successivi.
Buona preghiera!



Leggi anche:
3 domande per cogliere il senso profondo della Messa

QUI IL LINK ALL’ARTICOLO ORIGINALE