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Le 9 preghiere che l’angelo custode insegna ai bambini

CHILD PRAYING IN PEW
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Gelsomino Del Guercio - Aleteia Italia - pubblicato il 13/01/18
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Prima di andare a dormire racconta a tuo figlio un passo di questo dialogo immaginario

Il bambino che ha paura del buio, la bambina che non vuol dormire perché sta giocando, quello che non riesce a dormire perché sente mamma e papa che stanno litigando, quella che non può dormire perché ha male all’orecchio da far piangere…

Ma se stanno attenti, il bambino e la bambina si accorgono che quando si avvicina la notte non sono soli. Con loro c’è l’angelo custode che li accompagna verso il sonno. L’angelo gli sta accanto, accarezza la fronte, diffonde nella camera un senso di pace. E sussurra loro: “Preghiamo insieme”.

Monsignor Mario Delpini, arcivescovo di Milano, in “L’angelo della sera prega con me” (edizioni Centro Ambrosiano), crea un dialogo immaginario tra i bambini e un angelo custode che dura 9 sere, come fosse una novena. E ogni sera l’angelo insegna loro una preghiera da recitare.

Il racconto è mirato al periodo natalizio, ma può essere esteso ad una qualsiasi festività dell’anno.

Prima sera

L’angelo custode dice ai bambini che «pregare significa parlare con Dio. Dio nessuno lo ha mai visto: il figlio unigenito Gesù, che è Dio, lo ha rivelato». Ed è proprio Gesù che ci ha insegnato a pregare così:

Padre nostro che sei nei cieli

sia santificato il Tuo nome

venga il Tuo Regno

sia fatta la Tua volontà

come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano

rimetti a noi i nostri debiti

come noi li rimettiamo ai nostri debitori

e non ci indurre in tentazione

ma liberaci dal male

Amen.

«Adesso potete dormire tranquilli. Dio si chiama Padre e vuole liberarvi da ogni male. Imparate bene questa preghiera e non avrete paura di nulla».



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Seconda sera

Questa sera l’angelo è gioioso, felice, contento. Danza, canticchia e suggerisce ai bambini il segreto della sua gioia: «Sta nella preghiera! Vi insegno una preghiera che contiene il segreto del canto e della gioia»:

Ti adoro, mio Dio,

e ti amo con tutto il cuore.

Ti ringrazio di avermi creato, fatto cristiano

e conservato in questo giorno.

Perdonami il male, oggi commesso

e, se qualche bene compiuto, accettalo.

Custodiscimi nel riposo e liberami dai pericoli.

La tua grazia sia sempre con me

e con tutti i miei cari. Amen.

«Riposate sereni, veglierò su di voi. E la grazia di Dio rimane sempre nella vostra case. Voi imparate a pregare con queste parole e con questo amore. Imparerete il segreto del canto e della gioia».



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Terza sera

L’angelo custode è stanco ma felice. Ha fatto il giro della Terra, ha visto cose belle e brutte. «Ma sopratutto ho capito che la Terra è piena della gloria di Dio, cioè la bellezza e lo splendore dell’amore di Dio. Dio ci rende capaci di amare»:

Gloria al Padre, al Figlio

e allo Spirito Santo,

come era nel principio, ora e sempre

nei secoli, nei secoli. Amen.

«Lasciatevi amare, imparate ad amare: la gloria di Dio è ovunque».

Quarta sera

Questa sera l’angelo custode è triste. «Nel mondo si semina troppa cattiveria. Ecco quello che mi dispiace e mi fa piangere: vedere che gli uomini si fanno del male a vicenda». Allora per mettere pace l’angelo insegna la preghiera per chiedere perdono a Dio:

Pietà di me, o Signore,

secondo la tua misericordia;

non guardare ai miei peccati

e cancella tutte le mie colpe;

crea in me un cuore puro

e rinnova in me uno spirito

di fortezza e di santità.

«Non c’è peccato che non possa essere perdonato se si desidera una vita buona e sonni tranquilli»


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Quinta sera

I bambini dicono di avere paura all’angelo. Questa sono loro preoccupati e tristi perché la loro mamma è in ospedale. Allora l’angelo gli insegna una preghiera. «Quando uno ha paura, deve ricorrere a Maria, la Madre di Gesù»:

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.

Tu sei benedetta fra le donne

e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.

Santa Maria, Madre di Dio,

prega per noi peccatori,

adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.

«Potete stare tranquilli che Maria, come una madre premurosa, continuerà a infondervi la forza e il coraggio per affrontare ogni cosa».



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Sesta sera

I bambini sono preoccupati per il male che c’è nel mondo e chiedono all’angelo, prima di addormentarsi come si può fare. «Il mondo lo aggiustano quelli che fanno il bene ogni giorno», dice l’angelo, che gli insegna quella che è conosciuta come la Preghiera di San Francesco:

O Signore, fa’ di me uno strumento della tua Pace:

Dove è odio, fa’ ch’io porti l’Amore.

Dove è offesa, ch’io porti il Perdono.

Dove è discordia, ch’io porti l’Unione.

Dove è dubbio, ch’io porti la Fede.

Dove è errore, ch’io porti la Verità.

Dove è disperazione, ch’io porti la Speranza.

Dove è tristezza, ch’io porti la Gioia.

Dove sono le tenebre, ch’io porti la Luce.

Maestro, fa’ che io non cerchi tanto

di essere compreso, quanto di comprendere.

di essere amato, quanto di amare,

poiché è dando, che si riceve:

perdonando che si è perdonati;

morendo si risuscita a Vita Eterna.

«Ecco la via per aggiustare il mondo, a partire dal poco che potete fare voi».

Settima sera

«Chi muore incontra Dio, non credete alle sciocchezze». Così l’angelo risponde una sera ai bambini che chiedono perché si muore. «Non dovete avere paura dei fantasmi perché non esistono. Chi muore scompare dalla terra ma vive in Dio, in una luce che non teme nessuna tenebra»:

L’eterno riposo dona a loro, o Signore,

e splenda ad essi la luce perpetua.

Riposino in pace.

Amen.

«E’ bello andare a visitare i cimiteri e pregare, ma più importante è continuare a vivere gli affetti più cari con la preghiera che eredita la sapienza dei morti e cerca di evitarne gli errori».



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Ottava sera

I bambini pensano al loro futuro e capita che siano indecisi, impauriti da ciò che sarà. Allora l’angelo della sera li tranquillizza. «Il Padre che vi ha creati vi aiuta in ogni momento: il vostro passo sarà sicuro e la vostra speranza sarà grande. Vi aiuterà la preghiera di Carlo de Foucald»:

Padre mio, io mi abbandono a Te,

fa’ di me ciò che ti piace.

Qualunque cosa tu faccia di me,

ti ringrazio.

Sono pronto a tutto, accetto tutto,

purché la tua volontà

si compia in me

e in tutte le tue creature.

Non desidero niente altro, Dio mio;

rimetto l’anima mia nelle tue mani

te la dono, Dio mio,

con tutto l’amore del mio cuore,

perché ti amo.

Ed è per me un’esigenza d’amore

il darmi,

il rimettermi nelle tue mani,

senza misura,

con una confidenza infinita,

poiché Tu sei il Padre mio.

«Adesso dormite, dormite bene: domani sarà un passo in avanti nell’impresa del diventare grandi per rispondere alla chiamata a essere figlio e figlia di Dio».



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Nona sera

Questa sera l’angelo ha fretta. I bambini vorrebbero che restasse con loro. «Vi ho insegnato a pregare. Chi prega può vivere di speranza. Devo andare. Stasera ho fretta. Vi insegno una preghiera corta corta. Quando mi chiamerete verrò»:

Angelo di Dio,

che sei il mio custode,

illumina,

custodisci,

reggi e governa me,

che ti fui affidato dalla Pietà celeste.

Amen.


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