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Cosa afferma la Chiesa cattolica sulle sette?

SEKTA RELIGIJNA

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Jorge Luis Zarazúa - pubblicato il 24/11/20

Un riassunto degli aspetti essenziali del Sinodo sulla Parola di Dio

In modo breve ma significativo, la Verbum Domini, esortazione apostolica frutto del Sinodo dei vescovi sulla Parola di Dio, affronta il problema pastorale della proliferazione delle sette.

La Bibbia, cuore dell’attività ecclesiale

L’11 novembre 2010, la Santa Sede ha presentato un nuovo documento pontificio: l’esortazione apostolica post-sinodale Verbum Domini, sulla Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa. Il documento è frutto dei lavori del Sinodo sulla Parola di Dio, svoltosi in Vaticano dal 5 al 26 ottobre 2008.

L’obiettivo dell’esortazione, secondo il Santo Padre, è “indicare alcune linee fondamentali per una riscoperta, nella vita della Chiesa, della divina Parola, sorgente di costante rinnovamento, auspicando al contempo che essa diventi sempre più il cuore di ogni attività ecclesiale” (Verbum Domini, 1).

Le sette, un problema pastorale

Uno dei problemi pastorali sottolineati nell’assemblea sinodale è stato quello della proliferazione delle sette (Verbum Domini, 73).

Perché le sette rappresentano un problema pastorale? L’assemblea sinodale, dai cui lavori è derivata l’esortazione apostolica, sembra indicare che sia dovuto al loro proselitismo sistematico in vari continenti, nonché alla strumentalizzazione che fanno della Bibbia.

Nell’Instrumentum Laboris si indicava la necessità di prestare un’attenzione speciale alle “numerose sette, operanti in differenti continenti, che si servono della Bibbia per scopi devianti e con metodi estranei alla Chiesa” (Instrumentum laboris, 56).

I gruppi proselitisti vengono menzionati tra le “difficoltà che ostacolano il cammino nell’annuncio del Vangelo e nell’ascolto del Signore”, visto che impediscono “una corretta interpretazione della Bibbia” (Instrumentum laboris, 43).

Come ha indicato il Successore di Pietro, questi gruppi “diffondono una lettura distorta e strumentale della sacra Scrittura” (Verbum Domini, 73).

La purezza della fede

Di fronte a questa realtà, una domanda presentata al Sinodo è stata la seguente: “Quali procedimenti usare per sostenere la comunità cristiana nel confronto con le sette?” (Lineamenta, Domande, capitolo III).

È interessante notare la finalità che si cerca con questi procedimenti: devono aiutare a “sostenere” la comunità cristiana di fronte all’impatto dei gruppi proselitisti.

La risposta dei Lineamenta, breve ma significativa, indica che si deve prestare più attenzione “alla purezza della Parola di Dio autenticamente interpretata dal Magistero di fronte alle numerose sette che si servono della Bibbia per altri scopi e con metodi estranei alla Chiesa” (Lineamenta, 31).

Ecco cosa ha detto Papa Benedetto XVI:

“Esorto pertanto i Pastori e i fedeli a tenere conto dell’importanza di questa animazione: sarà anche il modo migliore per far fronte ad alcuni problemi pastorali emersi durante l’Assemblea sinodale legati, ad esempio, alla proliferazione di sette, che diffondono una lettura distorta e strumentale della sacra Scrittura. Là dove non si formano i fedeli ad una conoscenza della Bibbia secondo la fede della Chiesa nell’alveo della sua Tradizione viva, di fatto si lascia un vuoto pastorale in cui realtà come le sette possono trovare terreno per mettere radici. Per questo è necessario anche provvedere ad una preparazione adeguata dei sacerdoti e dei laici che possano istruire il Popolo di Dio nel genuino approccio alle Scritture (Verbum Domini, 73).

In definitiva

È proprio questa la finalità della nuova apologetica, promossa in America Latina e anche nei Paesi anglofoni: mettere alla portata di tutti i fedeli cattolici l’interpretazione autentica che il Magistero della Chiesa fa della Bibbia, visto che i primi destinatari della nuova apologetica sono proprio i cattolici, soprattutto i più lontani.

In un secondo momento, la nuova apologetica cerca di dialogare con i fratelli separati (per la maggior parte ex cattolici) per presentare loro l’interpretazione autentica dei passi biblici che li hanno portati ad abbandonare la Chiesa.




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