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Trucchetti dei santi per dormire bene

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Cecilia Pigg - pubblicato il 24/09/21
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Per fronteggiare i disturbi del sonno, anche alcuni grandi santi avevano le loro piccole abitudini. I loro rimedi, molto semplici, potranno forse aiutarvi a ritrovare il sonno o a dormire bene di notte.

Quando il peso delle cattive notizie grava un po’ troppo, una buona notte di sonno permette spesso di vedere l’indomani il mondo e la vita sotto una luce migliore. Meglio poi si dorme la notte, più tutto sembra meraviglioso e chiaro al mattino. Purtroppo il numero di quanti soffrono di insonnie croniche – quasi un italiano su tre dorme poco, e uno su sette accusa una qualità del sonno scadente – è molto elevato e in crescita. 

Se le cause sono differenti, le conseguenze l’indomani al mattino sono le medesime: cattivo umore, difficoltà di concentrazione, idee negative… E allora come fare per passare una notte buona? Che fare prima di andare a dormire? Ecco alcuni consigli dei santi per dormire bene: 

1Assumere pane e acqua (san Filippo Neri)

Il santo della gioia era noto per la sua ospitalità e per il suo senso dell’umore. Molte persone amavano passare del tempo con lui. Per la grande sorpresa dei suoi commensali, egli non mangiava che pane e acqua. Come faceva un uomo così felice ed estroso a seguire un regime tanto costringente? Forse questo rimedio è proprio quello di cui avreste bisogno per dormire meglio, ed è la scienza che lo dice: è importante evitare alcool e caffeina prima di andare a dormire. Pensavate magari che un buon bicchiere di vino la sera possa aiutarvi a dormire meglio? Anche questa è una falsa credenza: quell’ultimo bicchiere nuoce alla qualità del vostro sonno. Al suo posto, invece, mangiate un boccone di pane e bevete qualche sorsata d’acqua. 

2Pregare il Rosario (santi Francesco e Giacinta)

Giacinta e Francesco erano due dei bambini di Fatima che ebbero il privilegio di vedere Maria durante le sue apparizioni in quella città. La Vergine disse loro di pregare il Rosario tutti i giorni. Se vi affaticate a contare le pecore, provate a chiedere l’aiuto della Vergine Maria pregando il Rosario. Quando sentite che vi viene sonno, chiedete al vostro angelo custode di finire lui le vostre preghiere. 

3Fare una passeggiata (beato Stanley Rother)

Padre Stanley, primo prete cattolico martire degli Stati Uniti, era un tipo avvezzo al movimento: è cresciuto in una fattoria, poi è stato guardiano e giardiniere durante il seminario, poi si è messo a disposizione per il ministero in una regione rurale del Guatemala. Se nelle vostre attività quotidiane non fate molto lavoro quotidiano forse farete più fatica ad addormentarvi. Basta però camminare una mezz’ora al giorno per migliorare sensibilmente la qualità del vostro sonno. Fatevi dunque il giro dell’isolato o del quartiere, e chiedete al beato Stanley un po’ di resistenza in più, se ne avete bisogno. 

4Fate che la vostra camera da letto sia confortevole (san Benedetto)

Sarebbe consigliabile, ove possibile, che il posto dove dormite non fosse lo stesso in cui svolgete altre attività quotidiane. San Benedetto, padre del monachesimo occidentale, aveva delle regole specifiche per l’organizzazione del sonno dei suoi monaci. La più importante di queste consisteva nell’aver cura che la cella monastica fosse “orientata” al sonno e non al lavoro. Se questo significa passare meno tempo nella vostra stanza, alla sera, o se richiede di riorganizzare alcune cose… così sia. 

5Tenere un diario spirituale (Elisabeth Leseur)

Un buon metodo per fare il punto della vostra giornata e di rilassarvi a sera è tenere un diario. Scrivere i propri pensieri è un mezzo efficacissimo di comprendere le proprie emozioni, di dare un colpo d’ala rispetto agli imprevisti della vita quotidiana e, conseguentemente, di gestire meglio lo stress (che impatta sulla qualità del vostro sonno). Quanto a Elisabeth, moglie di Félix Leseur, teneva un diario in cui scriveva le sue preghiere per la conversione del marito. 

6Lasciare da parte le preoccupazioni (padre Pio)

L’ansietà può rendere il sonno molto difficile. Se attraversate un periodo di depressione, di dubbio o di stress, perché non cercare sollievo seguendo questo consiglio di padre Pio? «Prega, spera e non angosciarti». Liberatevi da ogni ansietà prima che la vostra testa tocchi il cuscino.

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]