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Il Papa: il vaccino si deve prendere, non capisco il negazionismo suicida

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 08/09/21
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In un’intervista il pontefice va durissimo anche sull'aborto e dice: non c’entra la religione, il problema è se è giusto uccidere una vita umana. Francesco stronca pure l’eutanasia: accelera la morte dei malati terminali così non ci portano più tanti problemi

Papa Francesco stronca le polemiche sui vaccini anti Covid. E va giù duro su aborto e eutanasia. Lo fa in una conversazione con Fabio Marchese Ragona, che diventa un volume dal titolo “Oltre la tempesta” (Bur Rizzoli).

«Credo che eticamente tutti devono prendere il vaccino - sentenzia Papa Francesco -. E’ una opzione etica perchè ti giochi la salute, ti giochi la tua vita ma anche quella degli altri. Si deve fare. Mi ricordo che quando ero piccolo, c’è stata la crisi per la poliomielite, che ha colpito tanti bambini, che sono rimasti paralitici. L’attesa per ottenere il vaccino è stata straziante e quando è uscito, l’hanno dato subito, con lo zucchero. Le mamme erano disperate. Noi siamo cresciuti all’ombra dei vaccini, per il morbillo e altre malattie. Vaccini che ci davano quando eravamo bambini». 

Quindi, prosegue il Papa, «non capisco perchè alcuni dicono che questo potrebbe essere un vaccino pericoloso. Se te lo presentano i medici come una cosa che può andare bene e che non ha dei pericoli speciali, perchè non prenderlo? C’è un negazionismo suicida che non saprei spiegare, ma oggi si deve prendere il vaccino». 

Il Papa, invocando la fratellanza come antidoto alla “cultura dello scarto” da lui già denunciata più volte, è tornato sul tema dell’aborto. «Non dimentichimoci di una brutalità che succede in questa nostra cultura - afferma il pontefice - noi possiamo dire che questa è la cultura dello scarto. Le persone che non sono si scartano. Si scartano i bambini, non volendoli, o mandandoli al mittente quando si vede che hanno qualche malattia, o quando semplicemente non sono voluti: prima della nascita si cancellano dalla vita». 

«Il problema dell’aborto non è religioso», ma è un «problema umano, pre-religioso, etico. Poi di conseguenza - aggiunge il Papa - anche le religioni se ne interessano, ma è un problema che anche un ateo deve risolvere in coscienza sua. Io rivolgo due domande a una persona che mi chiede di riflettere su questo tema». 

«Abbiamo il diritto di farlo? La risposta scientifica: la terza settimana, quasi la quarta, ci sono tutti gli organi del nuovo essere umano che è nel grembo della mamma, è una vita umana»ı. Io faccio questa domanda: è giusto cancellare una vita umana per risolvere un problema, qualsiasi problema? Non è giusto. E’ giusto affittare un sicario per risolvere un problema? Uno che uccide quella vita umana? Questo è il problema dell’aborto. Scientificamente e umanamente. Non mettere in mezzo le religioni, queste vengono dopo. Non bisogna perdere la coscienza umana».

ABORTION

Secondo Papa Francesco «i bambini vengono scartati anche privandoli dell’educazione, per sfruttarli dopo con la fame, crescono malati e muoio. I bambini non producono e vengono scartati. Come gli anziani. Vengono scartati gli ammalati o ne viene accelerata la morte quando sono terminali. Scartati affinché la cosa sia più comoda per noi e non ci porti tanti problemi. Questa è la cultura dello scarto»

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