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Coraggio e tenerezza: il console italiano a Kabul diventa un piccolo “eroe”

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 24/08/21
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Le foto fanno il giro del mondo mentre aiuta a fuggire i bambini all’aeroporto di Kabul. Ecco chi è davvero il giovane diplomatico italiano Tommaso Claudi

Le sue foto mentre aiuta i bambini a scavalcare un muro durante le operazioni di evacuazione all’aeroporto di Kabul ha fatto il giro del mondo. E' un lavoro senza sosta quello del console italiano facente funzione a Kabul, Tommaso Claudi, nel Paese tornato in mano ai talebani.

Giubbotto antiproiettile ed elmetto a tracolla, Claudi solleva il bambino dell'apparente età di 6-7 anni, prendendolo dalle braccia di un uomo che glielo porge e sottraendolo così alla calca delle persone in attesa - tra cui donne e bambini - sotto lo sguardo vigile di un soldato (Avvenire, 23 agosto).

Sono ormai diverse, scrive l’agenzia Agi, le azioni di coraggio riconosciute al console facente funzioni a Kabul, Tommaso Claudi che, a 31 anni da compiere il 30 agosto, è l'unico diplomatico italiano rimasto nel Paese riconquistato dai talebani, poiché l’ambasciatore lo ha già lasciato. "Grazie Tommaso", ha twittato il segretario generale della Farnesina, Ettore Sequi.

Claudi è originario di Camerino, dove la sua famiglia in queste ore ha scelto di proteggerlo col silenzio. "Soprattutto la mamma dopo che gli è stata data questa visibilità ha paura", spiega un parente stretto del giovane.

Ricco il suo curriculum con due lauree, una in Linguistica a Pavia, la seconda in Relazioni Internazionali alla Cattolica di Milano. Superate le prove diplomatiche, nel settembre del 2017 Claudi viene nominato Segretario di Legazione in prova alla carriera diplomatica. Lo confermano in ruolo dal 5 giugno 2018. 

Qualche mese dopo, nel gennaio del 2019, arriva come secondo segretario commerciale a Kabul. E' l'incarico che ricopre attualmente, poiché non esiste un vero e proprio consolato italiano nel Paese riconquistato dai Talebani.

Vive in un locale all'interno dell'aeroporto (presidio diplomatico) dove esercita un'incessante opera di rimpatrio degli italiani e degli afghani. "Sono orgoglioso e fiero di quanto sta facendo, si sta comportando con molto coraggio e senso del dovere", lo ha elogiato parlando coi giornalisti locali, prima che calasse il riserbo assoluto, lo zio Corrado Zucconi, storico presidente dell'Ordine degli Avvocati di Camerino.

Appassionato di basket e ciclismo, il giovane diplomatico è molto attivo su Twitter. Sul popolare social rilancia messaggi di pace e fratellanza tra il popolo afghano e quello italiano e la difesa dei diritti delle donne (Agi, 23 agosto).