E' morta per un male incurabile, la veggente di Giampilieri Marina, in provincia di Messina, Pina Micali. Di lei per un trentennio si sono occupate anche le cronache nazionali dei giornali, perchè Pina Micali diceva di entrare in contato con la Madonna nei giorni di martedì e venerdì. Così a Giamplieri, dove la Madonna avrebbe lacrimato sangue, sarebbe diventata meta di pellegrinaggi e di preghiere.
La Chiesa non si è mai pronunciata con una nota ufficiale, ma non si è neanche mai messa di traverso per vietare gli incontri di preghiera nella cappella costruita vicino (Nuovo Sud, 26 luglio 2021). Il vescovo ausiliare di Messina, monsignor Cesare di Pietro, nell'aprile 2020, a seguito di una lacrimazione di una statuina a Giampilieri, aveva detto di essere favorevole alla preghiera e al cenacolo di spiritualità che si era creato da Pina Micali, ma che, sino a quel momento, non era stata riscontrata soprannaturalità nei fenomeni che accadevano a casa della veggente (Gazzetta del Sud, 20 aprile 2020).
A Giampilieri, in una umile casa, quella della famiglia Micali, il 21 ottobre del 1989 una sacra immagine di Gesù comincia a lacrimare. Il fenomeno si ripete per diversi mesi, richiamando l’attenzione di centinaia di persone che accorrono a vedere: molti sostengono di ricevono grazie, di essersi convertiti o guariti da malattie.
Subito le lacrime vengono analizzate e viene constatata la loro natura umana. Il 27 marzo del 1990, in prossimità della Pasqua, le lacrime del volto di Gesù diventano sangue, fuoriuscendo dalle spine del capo, dal naso e dalla bocca. Si formano anche delle croci sanguigne, di varie forme e dimensioni, dappertutto in una stanza. Anche questo sangue, analizzato, viene confermato come sangue umano.
L'Arcivescovo di Messina, è sempre al corrente di ciò che si svolge ed avviene in quella stanzetta. I fenomeni di Giampilieri sono stati sempre seguiti dalla Chiesa, che viene informata di ogni avvenimento.
Intanto, la signora Pina Micali, la proprietaria di casa, una donna fortemente devota, inizialmente dice di avere locuzioni interiori, che invitavano alla preghiera, all'amore, alla penitenza e all'unità. Questo in seguito ai primi casi di lacrimazione. Dopo le locuzioni, la signora sostiene di aver avuto Gesù in alcune visioni e dal 1992 dice di essere stigmatizzata: ogni anno e prima dell'inizio della Quaresimale, Gesù le chiede se è disposta a rivivere la Sua Passione per la conversione dei peccatori. E le annuncia che ogni anno i dolori in lei sarebbero aumentati: cosa che si è sempre verificata.
Degne di attenzione sono le parole dette da Gesù prima di congedarsi dalle visite iniziali a Pina: "Ti lascio sotto la guida di Mia Madre. D'ora in poi sarà Lei ad istruirti".
Terminata la Quaresima, le stigmate e i segni in diverse parti del corpo cominciano a scomparire e lei lentamente si riprende dai forti dolori. Però su tutto il palmo della mano sinistra rimane del sangue raggrumato, il quale si ripresenta anche se la mano viene lavata. Questa mano - la sinistra - è sempre coperta da una fascia e raramente Pina la mostra.
Dal 1993 è la Madonna, come annunciato da Gesù, a consegnare messaggi a Pina, e sempre quell'anno accadono nuove lacrimazioni ad altre statue sacre, in particolare ad una statua della Madonna.
Tutto questo si ripete in modo costante e continuo negli anni. Dal 2013 un'altra statua della Madonna, regalata da un sacerdote di Agrigento alla signora Micali, trasuda olio e sangue.
Il messaggio delle presunte lacrimazioni della Madonna a Giampilieri va nella direzione dei messaggi dati dalla Vergine a La Salette, Lourdes e Fatima: Gesù è Dio incarnato, Vangelo, Santa Messa e Adorazione Eucaristica, Confessione, pregare in particolare il Santo Rosario, carità, conversione, umiltà, penitenza e sacrifici.
«Le lacrime della Madonna chiedono riparazione, consolazione e penitenza. Lacrime che richiamano anche i non credenti a fare un'opera di analisi interiore o ispezione interna per porsi fondamentali domande sul senso della vita e rispondere con umiltà, cercando solamente la Verità», si legge sul sito dell'associazione "L'Emanuele", la onlus attraverso la quale si raccolgono le offerte dei fedeli e si alimenta il culto della Madonna di Giampilieri.
La Madonna a Giampilieri «piange per tutti i fatti negativi che stanno accadendo nel mondo e ci invita alla preghiera», ha più volte ribadito Pina Micali, la quale spiega di essere stata scelta come mezzo da Maria per comunicare con l'umanità.
«Nei suoi messaggi - ha spiegato la donna - la Madonna ci invita ad avvicinarci alla Chiesa, ma anche e soprattutto a comportarci bene nella quotidianità, seguendo i Sacri Comandamenti. Inoltre la Vergine invita a riflettere sul fatto che spesso ci si ricorda di affidarsi a Lei solo nei momenti di bisogno per chiedere una grazia, mentre la Madonna vorrebbe che l'umanità vivesse ogni giorno seguendo la fede». Per tanti fedeli quelli di Giampilieri Marina sono eventi miracolosi, per altri si tratta di un grande imbroglio. Quel che è certo è che, da trent'anni, tantissime persone visitano la casa della signora Micali e si sono verificati vari casi di conversione in seguito agli incontri con l'umile donna (Gazzetta del Sud, 20 ottobre 2019).
In tutti questi anni, il numero di devoti e curiosi che si sono recati a Giampilieri è aumentato gradualmente.
Tanti di loro hanno visto con i propri occhi, oltre alle lacrimazioni, apparire sulla bambagia scritte o macchie del sangue nella "stanza dei miracoli" di casa Micali. Molti fedeli continuano a sostenere di avere ricevuto grazie e guarigioni.
«La prudenza, in questi casi, non è mai troppa, quindi capisco quelli che invitano ad essere cauti, ma per quello che mi risulta e sulla base della documentazione raccolta dalla Commissione teologica incaricata di esaminare la vicenda, i fatti relativi alle misteriose lacrimazioni a casa della signora Pina Micali sono veri», ha affermato padre Giovanni Celi che, negli anni Novanta, fu incaricato dall’allora arcivescovo monsignor Cannavò di supervisionare i lavori della Commissione nominata per valutare le misteriose lacrimazioni di Giampilieri Marina (Gazzetta del Sud, 22 novembre 2018).
Le parole del vescovo ausiliare di Messina lo scorso anno, sembrano però confutare questa tesi.