Cristiani in Nigeria nel mirino della “pulizia religiosa” di Boko Haram, Iswap e bande criminali affiliate. I numeri di omicidi, rapimenti, assalti sono spaventosamente al rialzo, se confrontati con quelli registrati appena dodici mesi fa (Il Sussidiario, 26 luglio).
Il 18 luglio la ong nigeriana Intersociety Rule of Law ha pubblicato un aggiornamento ai suoi puntuali dossier. Da gennaio a luglio 2021, cioè in un arco di soli duecento giorni in Nigeria sono stati massacrati 3.462 cristiani.
Tremila i fedeli sequestrati (780 solo negli ultimi 80 giorni), 300 le chiese assaltate, dieci gli assalti ai sacerdoti conclusi con un omicidio o con un rapimento.
Il dato indica che la violenza continua ad aumentare nel paese anche rispetto allo scorso anno quando, secondo Open Doors sono stati uccisi per la loro fede 3.530 cristiani.
Secondo il rapporto dell’Intersociety la maggior parte delle morti di questi ultimo 200 giorni (1.909 persone) sarebbe avvenuta per mano dei pastori fulani, 1.063 quelle per mano dei terroristi, 490 quelle che coinvolgono direttamente gruppi delle forze di sicurezza collusi con il triumvirato del male. La media è 17 cristiani ammazzati ogni singolo giorno in Nigeria (Tempi, 26 luglio).
Tempi riporta l’ultimo grave rapimento avvenuto lo scorso 5 luglio, di cui se ne parla molto poco sulla stampa internazionale.
Nella prima metà del 2021 (da gennaio a giugno) sono stati documentati 145 casi di violenza contro i cristiani in India: come riferisce, in una nota inviata all'Agenzia Fides, la Commissione per la Liberta religiosa in seno alla "Evangelical Fellowship of Indian Religious Liberty Commission" (EFI), fra i 145 episodi vi sono tre omicidi.
I casi sono esposti e documentati nel rapporto intitolato "Odio e violenza mirata contro i cristiani in India - Rapporto semestrale 2021" pubblicato il 23 luglio dalla Commissione per la libertà religiosa dell'EFI.
La violenza dettagliata nel Rapporto inviato a Fides, riferisce, tra gli altri, di 3 omicidii, 22 attacchi alle chiese, 20 casi, in aree rurali, di ostracismo o boicottaggio sociale verso famiglie che si erano rifiutate di rinnegare la loro fede cristiana. Seguono minacce e false accuse di conversioni, come storie di esclusione sociale e discriminazione su base religiosa.
Secondo il Rapporto, a livello di diffusione geografica, il Madhya Pradesh è in cima alla lista con 30 casi (Fides.org, 27 luglio).