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Così un angelo ha liberato un monaco svizzero dall’assalto del diavolo

SEMINARIAN
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don Marcello Stanzione - pubblicato il 20/07/21
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Liffard, che viveva nel monastero di La Chaux, fu violentemente tentato da un potente spirito demoniaco. Da cui fu liberato con una "promessa"

L'intervento dell'angelo custode ha salvato un monaco svizzero dagli assalti del diavolo. Questo episodio è accaduto in un antico monastero di La Chaux (oggi non più esistente), in cui questo monaco, Liffard, era impiegato per lunghi anni alla custodia delle greggi.

Egli fu violentemente tentato, verso la fine della sua vita, da uno spirito demoniaco.

DEVIL

Il demonio lo persuadeva incessantemente che fosse indegno d’un uomo della sua nascita e del suo merito compiere  funzioni tanto servili, e che doveva rientrare al più presto nel mondo e riprendervi le occupazioni convenienti alla sua condizione sociale.

Ora, una notte, vinto dalla tentazione, seduto sul suo austero giaciglio, il povero religioso rifletteva sui mezzi per fuggire dal monastero, senza neanche avvertire il suo superiore. Allora, egli vide davanti a lui un uomo dall’aspetto imponente che gli fece cenno di seguirlo.

Il monaco Liffard si levò subito e, camminando sui passi del misterioso visitatore - che poi si rivelò essere un angelo - discese nel chiostro e pervenne al cimitero. Preso da spavento, il monaco non osava interrogare il suo compagno che, fermandosi davanti ad una tomba recentemente colmata, con un gesto, mise a scoperto il corpo del religioso che veniva dall’essere inumato; era putredine divorata dai vermi. 

Egli disse allora a Liffard: “Ancora alcuni giorni, e lo stesso accadrà di te. Dove tu vuoi dunque andare?”.

L’angelo volle condurre il monaco ad un’altra tomba: ma il monaco lo fermò, dicendogli: “Basta, io non posso sopportare maggiormente un sì orribile spettacolo!”.

- Se non hai neanche il coraggio di sostenere la vista dello stato nel quale sarà ridotto il tuo corpo, perché pensi, nel tuo orgoglio, di disertare il luogo della salvezza? Se tu desideri essere perdonato dal tuo peccato, prometti di non pensare più di uscire dal monastero”.

Il religioso, tremante, lo promise e fu ricondotto nella sua cella, consolato e liberato per sempre dalle sue tentazioni.