L’ordine dei frati predicatori è chiamato a buon diritto l’ordine angelico, in ragione del bianco saio che le diede la Santa Vergine. La vita di san Domenico, suo fondatore, racchiude molti segni prodigiosi, denotando una familiarità abituale con gli spiriti celesti.
Un primo segno si riferisce al soggiorno del santo a Roma.
Un secondo segno ci mostra san Domenico nelle sue corse apostoliche verso gli angeli, mentre soggiorna presso il vescovo di Faenza (questo fatto non è riportato da un autore assolutamente contemporaneo, come lo è il precedente; tuttavia, è così preciso e così interessante che non ho creduto doverlo omettere).
Nessun dubbio che san Domenico non avesse avuto durante la sua vita ben altri rapporti con gli angeli che sono rimasti sconosciuti. Un angelo, ad esempio, gli annuncia la sua preziosa morte dicendogli: “Vieni, mio benamato, vieni alle gioie eterne”.