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L’autore di graffiti diventato famoso pediatra

PEDIATRICS2000
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Dolors Massot - pubblicato il 06/07/21
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Un documentario racconta la vita di Juan Tapia-Mendoza, di origini dominicane, che faceva graffiti e ora è pediatra a New York

Juan Tapia-Mendoza è nato nella Repubblica Dominicana. Suo padre ha abbandonato la madre di Juan quando lui aveva due anni, “ e non l'ho rivisto fino a 14”. Sono emigrati negli Stati Uniti e si sono stabiliti a New York. All'epoca non poteva certo immaginare che sarebbe diventato un autore di graffiti e poi un medico.

Juan è cresciuto tra altri immigrati. “In prima media ho iniziato a saltare le lezioni. Restavamo a casa di un amico, le nostre madri lavoravano tutto il giorno. Mia madre si alzava alle 5 o alle 6 e andava a lavorare. Io andavo a casa quando tornava dal lavoro alle 23”.

Juan ricorda che “all'epoca New York era una città molto violenta”. Si è unito a una gang nell'Upper Manhattan con altri adolescenti del quartiere. La sua gang era quella dei Nomadi Selvaggi. È stato allora che ha scoperto che amava i graffiti: sarebbe diventato noto con lo pseudonimo “C.A.T. 87”.

Senza volerlo, Juan ha iniziato ad essere rispettato negli altri quartieri per via dei graffiti che ha lasciato in tutta la città di New York.

Visto che non frequentava la scuola regolarmente, era quasi analfabeta, ma sognava di diventare medico. Anche se non aveva una base accademica, la sua arte ha mostrato che era un ragazzo fortemente motivato, e questo gli ha dato la possibilità di frequentare l'Università Central del Este a Santo Domingo. Oggi è uno dei pediatri più rispettati di New York, e ha fondato la Pediatrics 2000, una clinica in cui aiuta i bambini della comunità ispanica.

“È importante che le madri abbiano medici che parlano la loro lingua e conoscono la loro cultura”, sottolinea. La Pediatrics 2000 ha un approccio visivo unico: le sue pareti sono piene di graffiti, perché il medico sa bene che coinvolgere i giovani in questa forma di arte urbana è “un modo per allontanare gli adolescenti dalle droghe e dalla prigione”. E lo sa in prima persona, perché dice di aver visto più di una decina di amici morire assassinati per strada.

Il suo amico Hugo Martinez promuoveva l'idea che i giovani autori di graffiti dovessero essere riconosciuti come “ragazzi altamente motivati che meritano attenzione perché vogliono fare qualcosa della loro vita”. Per questo, Tapia-Mendoza e Martinez hanno avviato insieme un progetto che unisce medicina e arte.

PEDIATRICS2000

Come risultato, la sua clinica è anche una galleria d'arte, un centro che riunisce i giovani del quartiere per attività sane.

Il dottor Tapia-Mendoza ha oggi fama e prestigio, ma non dimentica chi è stata la sua eroina: “Devo tutto a mia madre. Tutti noi abbiamo bisogno di un eroe, e la mia è lei”.

In un documentario di 14 minuti intitolato The Graffiti Artist Who Become a Doctor, il dottor Tapia-Mendoza spiega come sono stati gli inizi difficili come immigrato a New York e come il mondo dei graffiti sia stato una benedizione per lui. Parla anche di sua madre, che ha ipotecato due volte la casa perché Juan potesse realizzare i suoi sogni. “Si è sempre sacrificata per portare avanti la famiglia”, ha detto con gratitudine.

Oggi il dottor Tapia-Mendoza è felice di vedere come riesce ad aiutare la grande comunità di bambini ispanici di New York e non curandone solo l'aspetto fisico.

“La mia più grande fonte di orgoglio”, ha confessato, “è vedere che i bambini che sono venuti nella clinica ora sono medici, ingegneri, avvocati, professori... che hanno smesso di fare cose negative e hanno una vita di successo. E vedo la soddisfazione dei loro genitori, che si sentono una comunità”.

Il dottor Tapia-Mendoza fa parte della rete di medici SOMOS, che assiste le persone più vulnerabili di New York.

E conclude: “Tutte le sere, quando vado a letto, ringrazio Dio e dico: 'Sì, ce l'ho fatta un'altra volta!'”

Potete vedere il video sul dottor Tapia-Mendoza qui:

o qui: