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Anche i baci dati a tuo figlio cambiano e rendono unico il latte materno

MUM, KISS, BREASTFEED
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Annalisa Teggi - pubblicato il 20/05/21
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L'infinita meraviglia del latte materno, un nutrimento che più «bio» non si può. Ecco alcune curiosità che dimostrano quanto il latte si adatti all'unicità del bambino che nutre, anche grazie ad alleati insospettabili come i baci.

Più volte ci siamo occupate di allattamento su For Her, ed è un argomento che continua a spalancare finestre di meraviglia. Verrebbe da dire che naturale è incredibile: proprio ciò che naturalmente è a disposizione di una madre per la crescita, la cura e la protezione del suo bambino svela dettagli sempre nuovi, preziosi e sofisticati. Verrebbe anche da paragonare il latte materno a un ottimo cecchino, che ha una mira precisa sul bambino unico, particolare e irripetibile per cui viene prodotto.

Il latte materno è più di un nutrimento e allattare è un'esperienza affettiva, protettiva, incoraggiante e lenitiva che riguarda sia il bambino sia la mamma. Esplorare alcune curiosità su questo gesto così naturale, che pure resta tanto misterioso nell'accezione migliore del termine, non significa svilire la storia di madri che per tante sacrosante ragioni non sono riuscite ad allattare al seno ( ... chi scrive è proprio tra loro, tra quelle che hanno fatto tanta fatica. E per ben tre gravidanze sono riuscita solo in parte a dare ai miei figli il latte del mio seno).

Ci sono anche tanti casi in cui la dissuasione nasce da cause imposte dall'esterno (ad esempio dal lavoro) e perciò vale la pena ricordare alle mamme che stanno prendendosi l'impegno meraviglioso dell'allattamento, o hanno intenzione di farlo, perché valga la pena essere forti nel perseguire questo obiettivo di nutrimento, cura, protezione.

Di recente anche l'attrice e modella Eva Riccobono (diventata mamma per la seconda volta) ha dedicato tempo sui social per incoraggiare la mamme all'allattamento, raccontando la sua esperienza.

I benefici dell’allattamento materno sono da tempo riconosciuti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ne ha fatto uno degli obiettivi prioritari di salute pubblica a livello mondiale.

Altrettanto noto è che non ci sia in gioco solo la salute del bambino, ma anche quella della mamma. I benefici che anche lei riceve dall'allattamento sono fisici e psicologici. Li richiamiamo sinteticamente: aiuta a perdere il peso accumulato durante la gravidanza, riduce il rischio di sviluppare osteoporosi, previene alcune forme di tumore al seno e all’ovaio. Le mamme che allattano al seno sono anche meno soggette nell’immediato ad emorragie e depressione post-partum.

Questi dati sarebbero sufficienti per poter riconoscere alla donna che lavora il diritto di prendersi tutto il tempo necessario per l'allattamento dei figli senza che questo la penalizzi sia in termini economici sia di rischio licenziamento. L'abbiamo già detto, lo ripetiamo.

Dopo questa veloce ricapitolazione di informazioni essenziali, proviamo a restringere l'inquadradura del nostro sguardo solo e solamente sul momento in cui una madre e suo figlio condividono i momenti dell'attaccamento al seno. C'è uno scambio infinitamente grande in termini di cura e affetto tra i due. Ed è qualcosa di molto più che materiale, e perciò in gran parte indescrivibile.

Eppure proprio restringendo il focus dell'attenzione, guardando certi dettagli concreti e addirittura microscopici si svela un ritratto umano fondato sulla preziosità della vita: limitandoci a osservare certe specifiche caratteristiche del latte materno se ne può ricavare una sintesi meravigliosa di cosa sia la maternità. In questo ci è d'aiuto Pinky Mc Kay, una delle più autorevoli esperte australiane in materia di allattamento. E' autrice di bestseller dedicati ai neonati e alla loro cura ed è un volto che sicuramente non passa inosservato.

La Mc Kay ha raccolto alcune curiosità sul latte materno, certe ci saranno già note, ma senz'altro ci permettono di fare un identikit del corpo umano ispirato alla meraviglia (il nostro Creatore è davverio innamorato dei suoi figli).

Sono cresciuta alla scuola educativa di Don Giussani, uno dei cui pilastri è sempre stato: il metodo è dettato dall'oggetto. Ecco, il latte materno funziona proprio così, è un nutrimento in continuo cambiamento proprio perché è l' oggetto (il bambino) a dettare le regole. E questo è già più di un dato oggettivo: vediamo scritto negli stessi processi biologici relativi all'allattamento che l'amore muove davvero (il sole, l'altre stelle e ogni creatura). La premura verso la vita non è solo frutto di un affetto consapevole dei genitori, prima ancora è presente in tutte le strategie che il corpo materno mette in atto per nutrire davvero un neonato.

1 Il latte materno cambia con la crescita

Fa sempre bene ricordare questo dato, soprattutto pensando a quanto questa adattabilità sia indispensabile nei casi di fragilità. Infatti, nel caso di bambini nati prematuri il latte materno si adatta immediatamente presentandosi ricco di calorie, grassi e proteine.

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Una delle sfide più grandi di noi madri è rimanere flessibili come questo latte: dare ai nostri figli l'accompagnamento giusto in ogni tappa della vita, per come lo esige la sua persona e non per come lo calcolano le nostre ansie e apprensioni.

2 Il latte materno cambia a ogni poppata

Infatti non appena il bimbo viene attaccato al seno riceve immediatamente un latte più ricco di acqua per poter placare innanzitutto la sete, e poi attraverso la suzione il neonato è in grado di stimolare e riceve un latte più ricco di grassi.

... forse è meglio tenere questa meraviglia solo tra noi mamme. Potrebbe esserci rinfacciata alla svelta dal neonato divenuto adolescente e capace di sfuriate davanti al frigo in cui:«Mamma, non c'è mai niente (di quel che vorrei)!».

Resta intatto invece lo stupore per il nostro corpo che sembra dirci che non dobbiamo preoccuparci, c'è in noi tutto il necessario per il benessere del nostro bambino. Teniamolo a mente quando lo spettro dell'inadeguatezza ci assale.

3 I baci cambiano il latte materno

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Un sistema di vigilanza da far invidia ai migliori inventori sulla piazza. E c'è anche di più. Anche altri sensori ritracciano virus e batteri e allertano la produzione di anticorpi nella mamma (che poi li passerà al bimbo durante l'allattamento): la saliva del neonato sul seno della mamma è un segnale per il sistema immunitario di lei, grazie a ciò viene sollecitata la produzione di anticorpi ad hoc.

Questa è forse la curiosità più stupefacente di tutte. La spontaneità dei baci è dunque anche un istinto di protezione. Sapevamo già che significa voler bene, ma è davvero incredibile che si traduca in una reazione corporea così mirata per la salute.

Più l'uomo indagherà se stesso più sentirà di essere un mistero incarnato e voluto da un Padre, non dal caos o da Madre Natura (qualunque cosa sia). L'idea che un bacio protegga i nostri figli è una realtà simbolicamente adeguata al desiderio più profondo della nostra anima: siamo fatti per un amore che salva, ne siamo imperfetti esempi (ma siamo stati letteralmente salvati dall'Amore).

4 Il latte materno cambia di notte

Se avevate bisogno di un incentivo per superare la fatica delle poppate notturne, eccolo. Il latte prodotto di notte è anche un investimento per il futuro: dà al bambino un supporto per lo sviluppo del suo cervello che lo accompagnerà per tutta la vita.

«Anche di notte il mio cuore mi istruisce» dice il Salmo 15. Nessun tempo è perso o inutile, c'è qualcosa che resta desto anche di notte. E sì, le nottate insonni al fianco di un neonato sono un'avventura che in tanti abbiamo attraversato sentendoci dei reduci di guerra.

Per consolarsi ci si dice: "Ne vale la pena". In effetti è proprio così, e forse sapere che c'è un riscontro oggettivo - un frutto di benessere concreto per lo sviluppo del bambino - anche nella fatica delle poppate notturne può essere l'ennesima prova che siamo genitori bravi anche quando siamo stanchi e assonnati.

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