Si è sciolto al terzo tentativo il sangue di san Gennaro. La liquefazione è avvenuta nella sera del 2 maggio 2021. A Napoli è chiamato "miracolo di maggio", quello che ricorda la traslazione delle reliquie del martire napoletano dall'agro flegreo alle catacombe di Capodimonte. In questa occasione, la terza dell'anno, che coincide con il primo sabato di maggio, tradizionalmente si scioglie il sangue di san Gennaro.
Le celebrazioni in onore del patrono di Napoli erano iniziate sabato 1 maggio. L'arcivescovo di Napoli Mimmo Battaglia, nella sua prima celebrazione dedicata a San Gennaro, ha estratto alle 18 l'ampolla dalla cappella del Tesoro e ha poi dato inizio alla celebrazione liturgica, anche quest'anno senza la tradizionale processione a casa a causa del Covid-19.
Al termine della messa il sangue del martire era ancora solidissimo. «Ma il sangue è sempre vivo nella sofferenza» ha detto Battaglia nel corso della sua omelia, esortando i fedeli a non lasciarsi andare alla brama di voler leggere nel miracolo «buoni auspici o presagi nefasti per il nostro futuro» (Il Mattino, 1 maggio).
Anche nella mattina del 2 maggio, la teca con il sangue del patrono di Napoli è stata portata fuori dalla cassaforte, come da tradizione: ma il prodigio non si è compiuto neanche stavolta (Corriere del Mezzogiorno, 2 maggio).
Al terzo tentativo, nel pomeriggio di domenica 2 maggio, si è rinnovato il prodigio della liquefazione del sangue di San Gennaro a Napoli. Ai fedeli riuniti in Duomo è stata mostrata l'ampolla con il sangue del santo che si è sciolto.
Il prodigio del sangue di san Gennaro si ripete solitamente in tre date: il 19 settembre, giorno del santo patrono, il 16 dicembre sul miracolo attribuito a San Gennaro che avrebbe fermato la lava del Vesuvio nel Seicento e, appunto, il primo sabato di maggio (Napoli Today, 2 maggio).