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5 mosse di karate per aumentare la fede

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MIENMIUAIF - MIA MOGLIE ED IO - pubblicato il 14/04/21
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5 mosse di karate per chi volesse tentare di arginare la dilagante emorragia di fede

di Giuseppe Signorin

Gli elenchi non li sopporto (I tried to improve my english in 5 steps but I only know how to use Google translate). Quindi immaginate la vergogna nel proporvene uno. Però l’ultimo articolo su questo blog, Ho la fede a meno di zero (e siamo un esercito), ha innescato una serie di reazioni per cui mi sono venute in mente 5 mosse di karate per chi volesse tentare di arginare la dilagante emorragia di fede – soprattutto interna. Funzionano? Io ci sto provando, sono cintura bianca e temo di rimanerlo a vita, il bianco mi piace, sono papista, però, nella fede, come nelle arti marziali, bisogna a un certo punto buttarsi: rimanere lì lì, in bilico, non serve a nulla.

Sì, perché pregando si impara a pregare ed è proprio nella preghiera che bisogna chiedere la grazia a Dio di aumentare la nostra fede. O di farcene il dono, qualora fosse del tutto assente. Sembra un paradosso, ma a differenza del karate e di tutte le discipline e religioni orientali, non è tanto sulla nostra forza che dobbiamo contare per conoscere di più Dio, quanto sulla Sua. Pregare significa lasciarGli spazio, poi ci penserà Lui.

Ma pregare è già un atto di fede! Esatto, infatti bisogna un po’ buttarsi. Decidere di buttarsi. Così come l’amore, la fede non va confusa con un sentimento. È piuttosto un atto di volontà. Voler credere: decidersi per credere. Voglio credere, mi butto, prego Dio che aumenti la mia fede. Il tutto senza fasciarsi troppo la testa. Ragionare è un bene, ma le paranoie no e oggi molti ragionamenti sono paranoie.

Diceva san Paolo VI:

I maestri, in effetti, aiutano chi la fede ce l’ha già. Aiutano a entrare nel Mistero, a scandagliarlo, a contemplarlo. Ma se la fede non c’è, è dura. Meglio ascoltare o leggere persone che hanno fede (il top sarebbe incontrarle dal vivo, ma al momento siamo ostacolati dalle circostanze). Chi ha fede, trasmette la fede. In questi tempi bui, si possono trovare numerose testimonianze anche su Internet.

Già, la fede muore se rimane ferma e nascosta dentro le persone. Deve circolare, per crescere. È bene quindi condividerla, parlarne. Lo stesso annuncio rende in qualche modo presente Cristo. Sant’Antonio predicava ai pesci. Chi non ha un pesciolino o un gattino o un cagnolino, o anche solo qualche mosca, a casa, a cui annunciare la buona novella?

Ringraziare, lodare Dio. Quello che viene chiamato “sacrificio di lode”. Imparare a rendere grazie e lodare Dio per ogni cosa, bella e brutta. La perfetta letizia di san Francesco, quando gliene capitava di ogni; o il testamento spirituale di santa Bernadette, in cui ringrazia per tutte le peggio cose che le sono successe in vita. Perché Dio ci ama e ha un progetto d’amore per noi, quindi in ogni circostanza è bene lodarlo e ringraziarlo, dandogli così totale fiducia. Questo esercizio quotidiano può aumentare di molto la nostra fede.

Ognuna di queste 5 mosse di karate andrebbe approfondita e soprattutto praticata. “Dai la cera, togli la cera…”. Intanto vi siete beccati l’elenco, ora se volete potete provare ad andare più a fondo nella questione e puntare ad altri colori della cintura: rosso martire, marrone o grigio frate, azzurro o blu suora, nero sacerdote, cintura tutta sbrodolata mamma con bambini piccoli, cintura nera quinto dan bambini piccoli che sbrodolano la cintura della mamma… Una cosa del genere.

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