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La castità non ruota solo intorno ai rapporti sessuali

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Catholic Link - pubblicato il 16/03/21
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Per vivere la castità, è più quello che bisogna fare che quello che si deve smettere di fare

di Daniel Torres Cox

La castità è una virtù, ovvero un'abitudine positiva, e come ogni abitudine si acquisisce mediante la libera ripetizione di certi atti.

Ad esempio, chi desidera acquisire l'abitudine dello studio dovrà sedersi tutti i giorni a studiare. A poco a poco, col passare del tempo, in quella persona nascerà l'abitudine.

Come l'abitudine dello studio si costruisce partendo dall'atto di studiare, l'atto a partire dal quale si costruisce l'abitudine della castità è quello di ordinare le forze del mondo della sessualità verso l'amore.

Parliamo dell'amore inteso come una decisione: la decisione di cercare il bene e il meglio per l'altra persona. Ma in cosa consiste questo atto di ordinazione? Per comprenderlo, è importante fare alcune precisazioni.

1La castità non implica il fatto di esercitare un controllo diretto sulla sessualità

La castità non implica che si vada a esercitare un controllo diretto su tutte le forze che costituiscono il ricco mondo della sessualità. Nel mondo della sessualità c'è una grande componente involontaria, che non si controlla direttamente, composta principalmente dall'attrazione fisica e dai sentimenti.

Nessuno sceglie che alcune caratteristiche fisiche gli risultino attraenti, o che, passando tanto tempo con qualcuno inizino a sorgere dei sentimenti nei confronti di quella persona.

I desideri collegati all'attrazione fisica o i sentimenti non sono ambiti su cui si esercita un controllo diretto.

Di fatto, più che cose che si fanno sono realtà che “accadono”. La castità non farà sì che si arrivi a esercitare un controllo diretto su di essi.

Ciò che farà la castità è lavorare soprattutto a livello volontario: su ciò che si sceglie di fare di fronte ad essi, di modo che non irrompano in modo tale da “prendere il controllo”.

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2La castità non “indebolisce” la sessualità


I desideri provenienti dal mondo della sessualità sono i più forti che si possano sperimentare a livello fisico. Di fronte a questi, lungi dal costituire un atteggiamento repressivo, la castità implica un atto di ordinazione.

Per fare un esempio, se abbiamo un tubo con l'imboccatura rotta – il che fa sì che getti acqua in molte direzioni –, la castità non è fare un nodo all'imboccatura. Il nodo porta l'imboccatura a riempirsi sempre più d'acqua, con il rischio che a un certo momento esploda.

La castità non è repressione, ma ordinazione: ordinare le forze del mondo della sessualità all'amore. È come un'imboccatura nuova che viene posta al tubo, perché getti acqua in un'unica direzione – l'amore -, ma senza che l'acqua perda la sua pressione.

La castità non farà sì che i desideri che si sperimentano perdano la loro forza, o che smettano di irrompere a volte con grande intensità.

Ciò che fa la castità è canalizzare queste forze verso l'amore, generando i meccanismi interni perché questi desideri non ci portino in una direzione qualsiasi.

3Un atto interiore

È molto importante chiarire che l'azione di ordinare le forze del mondo della sessualità all'amore è soprattutto un'azione interiore che si esteriorizza in modi molto diversi.

Si potrebbe anche dire che è come lo “spirito” con cui si realizza una grande varietà di azioni, in cui si cerca che prevalga un atteggiamento d'amore, e non di uso. La castità implica così:

                            Questa lista non pretende chiaramente di esaurire tutte le azioni esterne con cui si costruisce l'abitudine della castità, che sono tante quante le interazioni che abbiamo nel corso della nostra vita.

                            L'aspetto importante di questo elenco è vedere come la castità non ruoti solo intorno ai rapporti sessuali, e men che meno a un “non fare”.

                            Al contrario, per vivere la castità, è più quello che bisogna fare che quello che si deve smettere di fare. In particolare, è importante tener conto del fatto che la castità non si esaurisce solo nell'azione esterna.

                            Per costruire l'abitudine, è importante che in quell'azione sia presente l'intenzione di ordinare le forze del mondo della sessualità all'amore.

                            4Castità: un atteggiamento totalizzante

                            La castità costituisce un atteggiamento totalizzante. Non si può provare a vivere la castità in pubblico mentre in privato si mantengono atteggiamenti contrari all'amore.

                            È il caso, ad esempio, della persona che cerca di vivere la castità con le sue amicizie o il suo partner ma in privato vede materiale pornografico.

                            L'essere umano è un'unità, e gli atteggiamenti d'amore e di uso, essendo contrari, danno origine ad abitudini che si escludono. Se si cerca di vivere la castità in pubblico ma in privato si realizzano atti contrari ad essa, le azioni compiute in privato finiscono per indebolire l'abitudine che si cerca cdi costruire nell'azione pubblica.

                            Può anche darsi che quello che si fa in privato finisca per diventare preponderante, portando a far sì che prevalga la generazione di abitudini contrarie all'amore.

                            L'autore ha anche un blog, www.amafuerte.com, su cui potrete trovare ulteriori contenuti sull'argomento.

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