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Il Papa in Iraq tra sorrisi, doni del Presidente e disabili (FOTOGALLERY)

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 06/03/21
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L'incontro cordiale con il presidente iracheno, la storica omelia nella basilica dilaniata in passato dagli attentati, l’abbraccio con i suoi “diversamente abili”. Così è iniziato il viaggio di Francesco in Iraq

Nel segno della cortesia e dei primi storici incontri. Il viaggio apostolico in Iraq di Papa Francesco all'insegna del motto evangelico "Siete tutti fratelli ", è iniziato il 5 marzo per concludersi il prossimo 8 marzo.

Papa Francesco è stato accolto nella capitale Baghdad, oltre che dall’entusiasmo dei fedeli, anche dai sorrisi e dalle strette di mano delle massime istituzioni del Paese. Che lo hanno omaggiato prima in aeroporto e poi al Palazzo Presidenziale. 

Il primo fatto saliente in questo viaggio del Papa è stato il caloroso saluto con il Presidente della Repubblica d'Iraq, Barham Ahmed Salih Qassim, e la consorte, all'ingresso del Palazzo. Dopo gli inni e la presentazione delle rispettive delegazioni, il Francesco ha ricevuto un omaggio floreale da due bambini.

Il momento più toccante della prima giornata, invece, è stato probabilmente l’incontro, il primo della storia, di un Papa con vescovi, religiosi e catechisti in Iraq. E si è svolto nella Cattedrale di Sayidat al-Nejat (Nostra Signora della Salvezza). Un luogo che porta i segni delle sofferenze degli iracheni, poichè teatro di due attacchi terroristici, estremamente sanguinosi, l’ultimo nel 2010.

Lo ha ricordato il Papa nel suo discorso in cattedrale: «Siamo riuniti in questa Cattedrale di Nostra Signora della Salvezza, benedetti dal sangue dei nostri fratelli e sorelle che qui hanno pagato il prezzo estremo della loro fedeltà al Signore e alla sua Chiesa. Possa il ricordo del loro sacrificio ispirarci a rinnovare la nostra fiducia nella forza della Croce, e del suo messaggio salvifico di perdono, riconciliazione e rinascita».