La mistica calabrese Natuzza aveva una devozione speciale per l’angelo custode. E sosteneva che il “dono delle lingue” gli era concesso dagli spiriti celesti
Li descriveva come bambini senza le ali, quindi diversi dalle molte raffigurazioni che se ne fanno. Gli angeli nei pensieri e nelle visioni di Natuzza Evolo hanno una identità precisa. E la mistica ne parla in modo dettagliato. Don Marcello Stanzione riprende le sue frasi sugli spiriti celesti in “Un anno con gli angeli e gli arcangeli (edizioni Segno)”.
Nessun angelo durante la Quaresima
Nel periodo di avvicinamento a Pasqua, Natuzza Evolo interrompeva i suoi colloqui con gli angeli.
“(In tempo di Quaresima) Non ricevo perché non vedo l’angelo, non vedo i morti; quindi alle persone che hanno bisogno di un consiglio non glielo posso dare”.
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L’angelo custode e le diagnosi di malattie
Molto spesso, chi parlava con Natuzza gli esponeva problemi di salute.
“(Le persone) Mi domandano tante cose riguardo la loro salute. Io, quando sono sicura che l’angelo custode mi dice: il medico ha indovinato la malattia, io gli dico: abbiate fiducia nel medico. Se l’angelo dice che il medico non ha indovinato la malattia, io, per non fare mancanza di carità nel dire: il medico non ha indovinato, dico: andate in un altro posto e magari l’angelo mi suggerisce, dice: andate a Milano, a Parigi”.
Il peccato mortale
Il peccato mortale commesso da chi si rivolgeva alla mistica calabrese era rivelato dal suo angelo custode.
“L’angelo custode mio, tante volte mi suggerisce tante cose. Se una persona è in peccato mortale, mi dà qualche suggerimento, dice: ‘Questo è sull’orlo del precipizio, ha bisogno’, mi dice di pregare. Io l’avverto quella persona, e le dico: non fare così, che perdi l’anima e il corpo”.
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“Sollevati da terra e pieni di luce”
Natuzza Evolo descrive così gli angeli:
“Veramente li vedo, come bambini di dieci anni, senza le ali, non come sono raffigurati, ma come bambini, sollevati da terra, pieni di luce, bellissimi, che danno sempre buoni consigli”.
“Ha il compito di seguirci per tutta la vita”
In diverse occasioni ha parlato delle visioni degli angeli.
“L’angelo custode ha un corpo umano, fulgido e bellissimo, provvisto di ali e capelli biondi lunghi ed inanellati, poichè Dio gli concede d’assumere questo aspetto per essere riconoscibile agli umani. L’angelo ha un vestito aureo o azzurro e bianco. Ha il compito di seguirci per tutta la vita ed aiutarci a vincere le tentazioni per accompagnarci in Paradiso o lasciarci ed essere affidato ad altri in caso di dannazione”.
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I sacerdoti
Il messaggero celeste aiuta la mistica ad individuare i sacerdoti vestiti con abiti laici.
“Tante volte capita che viene un sacerdote in borghese. Io capisco che è un sacerdote vedendo l’angelo alla sinistra. Gli bacio la mano e lui mi dice: ‘Come avete capito?’. Io rispondo: ‘Vedo l’angelo alla vostra sinistra’”.
Il dono delle lingue
“Io non conosco le lingue straniere, non sono io che parlo. È l’angelo che mi suggerisce cosa dire”.
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