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Educare insieme, anche se non sempre si va d’accordo

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Semprenews - pubblicato il 23/02/21
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Bisogna essere d’accordo davanti ai figli. Ma quando non lo si è? Ecco alcune indicazioni di metodo per imparare e crescere anche come genitori.Di Marco Scarmagnani

 

Quattro consigli per correre ai ripari

I bravi e moderni genitori, i mesi precedenti alla nascita del primo figlio, leggono un discreto numero di libri sull’educazione. Più lei, a dire il vero, ma sono descritte anche scene in cui lui e lei sono a letto, ognuno con un libro differente, per poi confrontare i consigli e le opinioni degli esperti.
Un modo per diventare competenti, per non trovarsi impreparati.

Bisogna farsi vedere in accordo davanti ai figli!

Tra i consigli su cui si sono scritte più pagine c’è quello di essere allineati nel momento in cui si devono dare regole, istruzioni, consigli ai figli. Effettivamente è corretto. Chi ha avuto genitori in accordo, non conflittuali, non confusi, racconta una giovinezza più serena.
Per i primi mesi pare andare tutto bene. Ma che succede quando i neogenitori si trovano alle prese con un problema inaspettato? Quando sono stanchi e non hanno neppure la diplomazia di base? Quando non hanno avuto la possibilità di parlarne?



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La mamma ha sempre ragione?

Ovvio, diranno i più, si dà ragione alla mamma. Certo, è una strategia sensata. Risponde bene ad un generale maggior investimento delle mamme nell’educazione dei figli, ad un generale bisogno dei papà di semplificarsi la vita.
Battuta a parte (nemmeno tanto però) a volte, succede, si è presi alla sprovvista, e si alzano i toni, o si pestano i piedi sotto il tavolo, oppure ci si contraddice davanti ai figli.

 

Quattro consigli per riparare

Ecco un pronto soccorso per cavarvela.

    1. Non scoraggiatevi. Succede a tutti di non essere pronti. Difficilmente vostro figlio ne uscirà segnato. La vostra autostima forse sì, ma quello è un altro discorso.
    2. Educatevi. Sbagliare, alzare la voce, perdere la pazienza, non è una dichiarazione di inefficacia, piuttosto un avvenimento. Imparate dai vostri errori e trovate una strategia differente per la volta successiva.
    3. Un passo indietro. Una vicenda educativa non è una disputa dove si vince o si perde. Il primo che riesce faccia un passo indietro, ne potrà riparlare in un altro momento.
    4. Trovate una mediazione tra le due posizioni. Nella quasi totalità delle questioni, se i due sono in disaccordo, è perché entrambi hanno una posizione troppo rigida o esagerata. Moderarla attraverso l’altro è un modo per trovare una via generalmente più adatta al figlio.

La centralità della persona, tutta intera

Ma dove possiamo trovare il bambino? Il corpo del bambino appartiene al pediatra. L’anima appartiene al ministro del culto. La psiche appartiene allo psicologo dinamico. L’intelletto appartiene allo psicologo. La mente appartiene al filosofo… In contrasto con la molteplicità di queste diverse rivendicazioni ogni singolo… costituisce un’unità e un tema centrale.

Winnicott

 


PARENTS; MESS: KIDS
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