Questo ruolo è spiegato nelle visioni della beata Emmerich, che descrivono l’arcangelo alla guida dell’esercito di angeli in lotta contro l’antiCristo
San Michele arcangelo avrà un ruolo determinante nel “Giorno del Giudizio”. Verrà un giorno, infatti, in cui il nostro mondo terminerà. Sarà questo il giorno di Dio, il giorno della sua giustizia, del suo trionfo.
L’apparizione di San Michele
Occorre anche che di fronte all’universo, la virtù sia ricompensata, il vizio punito ed umiliato. San Michele arcangelo avrà un grande compito da compiere negli eventi che allora si compiranno. In un modo spettacolare, egli apparirà come il soldato di Dio, il vendicatore dei suoi diritti.
Ma prima della fine e di proclamare che non vi è più tempo, egli dovrà ingaggiare una grande lotta.
Emmerich e San Michele
La beata Anna Caterina Emmerich (1774-1824) ebbe ripetutamente visioni di San Michele come guerriero, eretto sopra la Chiesa, che riponeva una spada macchiata di sangue in segno di vittoria. Ci sono relazioni nel processo di beatificazione, di queste sue visioni.
La visione della Basilica di San Pietro
Anna disse al celebre poeta Brentano: “Cinquanta o sessant’anni prima del 2000, Satana sarà sciolto per un po’ di tempo”. Più tardi vide la Basilica di San Pietro con un Michele luminoso sulla cima della sua più alta cupola. L’Arcangelo aveva una veste rosso-sangue e sosteneva con la mano un grande vessillo di guerra. Accompagnato da schiere di spiriti celesti, San Michele difendeva la Chiesa dagli assalti del mondo.
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La spada di fuoco di San Michele
Prosegue la visione di Emmerich: “Nel più terribile momento della battaglia, dalla parte dei buoni angeli che moltiplicheranno le forze dei combattenti. Un coraggio meraviglioso infiammerà tutti di ardore.
San Michele ferirà i nemici e seguirà istantaneamente un generale capovolgimento degli stessi. Una spada di fuoco apparirà sulle teste dei buoni trionfanti. Quando la battaglia finì sulla terra e nella Chiesa, l’Arcangelo diventò bianco e luminoso poi scomparve”.
La sconfitta dell’antiCristo
Quando si avvicinerà la fine del mondo, osserva Emmerich, “l’uomo del peccato, cioè l’antiCristo, tenterà un supremo sforzo contro Dio ed il suo Cristo. Michele, il campione dei diritti di Dio in cielo, si solleverà di nuovo, difenderà i servitori di Cristo, rovescerà dal suo trono il seduttore e lo ucciderà. Questo è l’insegnamento dei dottori. Essi ci insegnano, su testimonianza di san Gregorio, che l’arcangelo san Michele sarà l’inviato celeste che ucciderà l’anticristo”.
E’ scritto, è vero, che il Signore Gesù ucciderà l’anticristo con un soffio della sua bocca. “Ma i commentatori intendono con queste parole un comando dato da Cristo al suo Arcangelo: San Michele agirà come suo ministro, come un raggio della sua gloria”.
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Il suono dell’ora solenne
Emmerich continua: “Poi suonerà l’ora solenne, l’ultima. Allora tutti gli abitanti della terra dovranno comparire davanti all’Eterno. Alla voce dell’Arcangelo, all’appello risuonante della tromba, una vita potente circolerà nelle viscere del suolo sconvolto e all’ultimo suono dello strumento angelico, in un istante, in un colpo d’occhio, gli uomini usciranno dalle loro tombe”.
L’apparizione di Cristo
La croce di Gesù, nelle mani del Principe degli Angeli “colpirà i loro occhi spaventati. Poi – conclude la beata Emmerich – simile alla folgore che brilla ad Occidente e illumina fino ad Oriente, Cristo apparirà maestoso in mezzo ad una nube scintillante di spiriti celesti”.
La Chiesa chiama temibile quel giorno del giudizio. Beati quelli che, durante la loro vita, avranno chiesto a san Michele aiuto e protezione per non perire in quel giorno di spavento.
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