La testimonianza di Mirco affetto da una gravissima malattia agli occhi. Pregava solo per chiedere a Dio la guarigione ed era infelice, ma poi alcuni amici e un pellegrinaggio a Medjugorje lo trasformano Nel numero di gennaio del mensile Il Messaggio della Casa Santa di Loreto, troviamo l’interessante testimonianza di fede di Mirco che, pur non dichiarando i suoi anni, da alcuni elementi presenti nel testo dovrebbe essere oggi una persona di mezza età.
“Come stai?”, “bene, grazie”: la mia testimonianza di fede
Il motivo che spinge quest’uomo di Loreto a parlare sella sua storia risiede nel…
(…) vedere lo stupore dei conoscenti che mi chiedono come sto e io rispondo: “Bene, grazie”, magari aggiungendo anche un sorriso. (Ibidem)
Stupore collegato al sapere che Mirco è affetto dalla Retinite Pigmentosa, malattia che comporta la degenerazione bilaterale e progressiva della retina che, nei casi di maggiore gravità, porta alla cecità assoluta.
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Pregavo solo per la mia guarigione ed ero infelice
Nel caso specifico la malattia diagnosticata nell’infanzia ha avuto la progressione più marcata nell’adolescenza, per poi rimanere stabile per 25 anni ed evidenziare una nuova fase di peggioramento negli ultimi 4-5.
È pertanto comprensibile come in adolescenza si siano manifestati intensi sentimenti di ansia, angoscia e rabbia nonostante la fede cattolica ricevuta, che Mirco definisce di tipo tradizionale. Infatti…
(…) fino a quel momento della vita il mio rapporto con il Signore era questo: una preghiera la mattina e la sera quando mi ricordavo, la messa la domenica e nelle festività, che qualche volta saltavo senza farmi tanti problemi, la confessione una o due volte l’anno e una preghiera (poca!) esclusivamente di richiesta, specialmente per i miei occhi. (Il Messaggio della Santa Casa di Loreto)
La Santa Casa di Loreto
Ma sulla sua strada quest’uomo incontrerà man mano delle persone che lo aiuteranno ad allacciare un rapporto profondo con Gesù e Maria.
La prima è un collega di lavoro che vedendolo sempre ansioso e arrabbiato lo invita a guardare, non solo quello che gli mancava ma soprattutto quello che aveva, ringraziando il Signore con un passaggio in Santa Casa anche durante la settimana, senza dover obbligatoriamente assistere alla Messa. Le parole del collega rappresentano per Mirco una importante testimonianza di fede.
La preghiera di ringraziamento
Mirco ascolta il suggerimento iniziando a ringraziare Dio per il lavoro, la salute dei genitori e gli amici che aveva. A questo punto il collega lo stimola a partecipare alla Messa una volta a settimana, presenza che man mano diventa sempre più frequente.
La mia condizione mentale era migliorata, il visus in quel periodo era stabile e la preghiera di ringraziamento stava prevalendo su quella di richiesta: l’accettazione del mio stato di salute stava, piano piano, maturando. (Ibidem)
Si arriva così al 2013, anno che viene segnato da due momenti molto importanti.
Il primo sarà l’incontro di un suo amico, durante il viaggio a Medjugorie, con una loro conoscente che lancia la proposta di partecipare agli incontri settimanali del suo gruppo di preghiera.
Questa esperienza di preghiera comunitaria diventa per i due un fondamentale appuntamento settimanale.
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L’altro è collegato alla moglie di un carissimo amico d’infanzia, da poco mamma, che scopre di avere un cancro mammario tra i più aggressivi. Attraverso questa storia Mirco riceverà un’ulteriore e potente testimonianza di fede.
Inizia a pregare quasi totalmente per questa donna, a partecipare con i due coniugi ad alcuni pellegrinaggi e ad andare a messa con loro, ritrovandosi pian piano ad assistere alla funzione tutti i giorni.
Il 22 giugno 2014, giorno del Corpus Domini, la giovane signora che si era aggravata salì in cielo.
L’Adorazione Eucaristica a Medjugorje: un’esperienza magnifica
Poco dopo il marito gli propone di accompagnarlo a Medjugorje, pellegrinaggio sempre rifiutato con la motivazione di godere della fortuna di vivere a Loreto e di avere la Casa Santa sempre a disposizione.
Questa volta passare la mano è impossibile, e l’esperienza si rivela straordinaria: ne esce con la fede totalmente rinnovata.
Qui scopre l’Adorazione Eucaristica animata:
Fui catturato da quelle migliaia di persone in silenzio davanti a quel sottile pezzo di pane che, col sacrificio di Gesù sulla croce, si è fatto corpo e sangue di Cristo per salvarci dai peccati. Un silenzio carico di lodi, di grazie, di suppliche, di speranze, interrotto soltanto da brevi pensieri e da splendidi canti che arrivavano dritti al cuore. (Il Messaggio della Santa Casa di Loreto)
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Dopo Medjugorje, una fede rinnovata
Da questo momento il cammino di fede di Mirco si è fatto sempre più autentico e profondo, arrivando a comprendere il vero significato della Santa Casa che risiede in quel sì di Maria alla volontà del Signore, con le gioie e le sofferenze che Ella dovette patire e accettare nel silenzio del suo cuore.
Ora quando mi reco davanti al santissimo o in Santa Casa, la mia preghiera di richiesta è più per la salute degli altri che per la mia. Per me, ciò che chiedo principalmente, è la sapienza di saper vivere questa vita con la croce a cui è legata. Non chiedo più che la croce mi sia tolta, come facevo prima dell’inizio del cammino( …) L’uomo vecchio non è stato ancora eliminato. Quando sentirò il coraggio di chiedere la guarigione per poter fare meglio grandi cose per il Signore, quello sarà il momento di supplicare il miracolo (…) Comunque, sia sempre fatta la volontà del Padre. (Ibidem)
La mia testimonianza di fede? per invitare a seguire Maria
Chiudendo la sua testimonianza Mirco si augura che quello stupore di coloro gli sentono dire che tutto va bene…
(…) possa trasformarsi nello stimolo a seguire, se già non lo stanno facendo, la strada che ci indica la Beata Vergine Maria. La strada per la salvezza della propria anima. La strada che porta a Suo figlio Gesù. (Il Messaggio della Santa Casa di Loreto)
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