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In un film la conversione di C.S. Lewis dall’ateismo al cristianesimo

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John Burger - pubblicato il 01/12/20
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“The Most Reluctant Convert” è l’adattamento per lo schermo di un monologoCome può un ateo diventare un cristiano convinto?

Esistono probabilmente tante risposte quante sono le persone che hanno percorso questa trada.

Uno di questi percorsi sarà l’oggetto di un nuovo film, e riguarda uno dei convertiti più illustri del XX secolo, l’autore de Le Cronache di Narnia, C.S. Lewis.

Il film è l’adattamento per lo schermo di un monologo, The Most Reluctant Convert (Il Convertito Più Riluttante), di Max McLean, e vi parteciperanno vari attori per mostrare gli eventi principali dietro la conversione di Lewis. McLean, fondatore della Fellowship for Performing Arts, una compagnia teatrale di New York specializzata in temi cristiani, interpreta un Lewis anziano.

“La nostra speranza è che realizzando questo film sia possibile ampliare il nostro pubblico dalle decine di migliaia di spettatori che raggiungiamo attraverso le nostre produzioni teatrali a un potenziale di centinaia di migliaia – magari perfino milioni – in tutto il mondo attraverso questo film”.



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A suo avviso, la pandemia di Covid-19, che ha portato alla chiusura dei teatri, ha offerto un’opportunità al film The Most Reluctant Convert un paio d’anni prima del previsto.

Sotto la direzione di Norman Stone, che ha vinto due British Academy of Film and Television Arts (BAFTA), le riprese si sono svolte tra il 21 settembre e il 9 ottobre a The Kilns, la casa di Lewis a Oxford, presso l’Oxford Museum of Natural History e il Magdalen College. Nel 1986, Stone ha diretto l’acclamato film su Lewis Shadowlands.

Alla nuova produzione partecipa anche Nicholas Ralph, che interpreta James Herriot nell’attuale remake di All Creatures Great and Small, nei panni di un Lewis più giovane.

Secondo K.V. Turley, del National Catholic Register, McLean ha iniziato a scrivere la sceneggiatura teatrale che sarebbe diventata la base del nuovo film nel 2011. Nel 2017 l’opera è stata rappresentata a New York, e da allora McLean l’ha portata in tutti gli Stati Uniti, mettendola in scena più di 300 volte.

“La trama del film, raccontata attraverso flashbacks, vede un Lewis di mezza età che ricorda la sua giovinezza sia in guerra che in pace, fino ad arrivare alla sua conversione al cristianesimo nel 1931”, ha scritto Turley.

“Ci troviamo nella stanza in cui sono state scritte le storie di Narnia”, ha affermato Stone durante una pausa delle riprese. “Solo parlarne mi fa venire la pelle d’oca”.



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