L’orgoglio è uno dei sette peccati capitali, ma è una malattia curabile
L’orgoglio come competizione
Se alla base dell’orgoglio c’è la competizione anziché l’amore, allora l’orgoglio diventa uno dei sentimenti più distruttivi che possiamo provare. Una persona orgogliosa in questo senso è in continua competizione, e cerca sempre dei modi per essere migliore delle altre. Si gode il successo solo quando significa sconfiggere qualcun altro. Anziché cercare di migliorarsi, le persone di questo tipo vogliono solo essere migliori degli altri.
Nel suo libro Il Cristianesimo Così Com’è, C.S. Lewis descrive una posizione di questo tipo in questo modo:
“L’orgoglio non trae piacere dal fatto di avere qualcosa, ma solo dall’avere più di un altro uomo… È il confronto che rende orgogliosi: il piacere di essere al di sopra degli altri”.
“Se un atteggiamento di questo tipo getta radici nel cuore, sarà difficile dire ‘basta’ e rallentare. Anziché assicurarsi che lo stipendio basta a soddisfare le proprie necessità, ci si paragonerà ad altre persone. Il problema è che si troverà sempre qualcuno che guadagna di più. Non si imparerà ad acquisire la conoscenza se non per gradi e diplomi, e come segue dallo stesso principio, anziché costruire bei rapporti a lungo termine con la gente si misurerà il proprio valore in base al numero di persone che si conoscono e al loro prestigio”.
“Se si è dominati da questa forma di orgoglio, si sarà sempre ansiosi, perché si temerà sempre che qualcun altro abbia più denaro, migliori legami e vestiti più belli. Un atteggiamento di questo tipo priverà della gioia, del senso di soddisfazione e dell’accettazione di sé. Avvelenerà lentamente”.
“L’orgoglio è un cancro spirituale: divora la possibilità stessa di amare, la soddisfazione, perfino il buonsenso. Alla fin fine porta a odio, ostilità e guerra”.