Il Poliambulatorio sotto il colonnato di San Pietro, fortemente voluto da Papa Francesco per offrire cure, medicinali e assistenza medica gratuita ai poveri di Roma, sta facendo 50 tamponi covid al giorno
Cinquanta tamponi al giorno gratis per i poveri del Vaticano. E’ uno dei “segni concreti” che sono emersi Giornata Mondiale dei Poveri che si è celebrata domenica 15 novembre.
Gli orari di apertura
«Nell’ambulatorio sotto il colonnato di San Pietro, ad opera dell’Elemosineria Apostolica, per i poveri che devono avere accesso ai dormitori o per coloro che vogliono ritornare nella loro patria, è possibile poter effettuare il tampone». L’ambulatorio del Vaticano «è aperto dalle ore 8 alle ore 14 e, in due settimane, ha effettuato 50 tamponi al giorno, oltre al vaccino antiinfluenzale», ha spiegato l’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova evangelizzazione (Avvenire, 15 novembre).
Un progetto voluto dal Papa
Il presidio nel colonnato di San Pietro, fortemente voluto da Papa Francesco per offrire cure, medicinali e assistenza medica gratuita ai poveri di Roma, è un continuo via vai di persone. Un servizio diretto da Lucia Ercoli, responsabile sanitaria della onlus “Medicina solidale”, medico della Direzione di sanità e igiene del Vaticano.
Leggi anche:
Il Vaticano spende già oltre 3 milioni di euro per pagare bollette e aiuti ai poveri
Italiani e stranieri
«Ho perso il lavoro dieci anni fa, facevo l’ingegnere chimico. Ma quelli come me vengono tagliati fuori, per fortuna c’è il reddito di cittadinanza, altrimenti non saprei di cosa vivere», spiega un senzatetto a Il Fatto Quotidiano (14 novembre). Non è l’unico.
Già da diverso tempo grazie all’opera dell’Elemosineria apostolica, in molti, tra poveri e indigenti, sia italiani che stranieri, si ritrovano sotto il colonnato in attesa di un pasto caldo, di assistenza. O in coda per poter fare una doccia. In tempi di lockdown, totale o parziale che sia, ed emergenza coronavirus, le richieste si sono moltiplicate. I vaccini e i tamponi gratuiti per i poveri del Vaticano sono diventati un servizio fondamentale.
Leggi anche:
Docce, barbiere, lavanderia: così Papa Francesco ridà dignità a poveri e senza fissa dimora!
Dal vaccino ai dormitori
«Molti arrivano per il vaccino antinfluenzale, altri per disturbi e patologie di tutt’altra natura», dice sempre a Il Fatto, una donna del personale. Per tanti altri, poi, è anche lo strumento per evitare la strada: «Questo è il secondo che faccio, perché senza tampone non puoi accedere ai dormitori», dice un altro senzatetto. E c’è chi racconta, attendendo il proprio turno: «Siamo tanti, un esercito».
Dal pontificato di Bergoglio, così, in Vaticano si offre un aiuto per chi non ha la possibilità economica di potersi curare. «Così conserviamo la nostra dignità – afferma un altro senzatetto – E ci sembra di fare ancora parte del mondo, dato che spesso chi non ha un tetto dove vivere sembra esserne escluso».
Leggi anche:
La carità del Papa: ai profughi l’ambulatorio mobile