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Natuzza Evolo, il vescovo: boicottata la causa di beatificazione

NATUZZA EVOLO
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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 03/11/20
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Mons. Renzo: dopo l’apertura della causa, sono state inviate in Vaticano lettere contro di me e lei. Ma l’iter sta andando avanti comunque

A che punto è la causa di beatificazione di Natuzza Evolo? In occasione dell’undicesimo anniversario della morte (1 novembre 2009), il vescovo ha svelato le grandi difficoltà per sbloccare le pratiche in diocesi. A causa di «malelingue» che ne hanno ostacolato il percorso.

«Undici anni fa – ha esordito monsignor Luigi Renzo, presule di Mileto-Nicotera-Tropea nella sua omelia – Mamma Natuzza ci ha lasciato per transitare all’altro mondo ed entrare nella gloria del Cielo. Oggi festeggiamo la moltitudine immensa dei Santi del Paradiso, tra cui anche lei che già in vita ha avuto la visione del Paradiso».

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“630 domande”

Il vescovo ha aggiornato sul processo di beatificazione della mistica di Paravati. «Per la causa di Natuzza Evolo può sembrare che tutto sia finito il 6 aprile dell’anno scorso con l’istituzione del tribunale. Ma non è così, anzi – ha sottolineato – l’iter nonostante le difficoltà è partito e in questi ultimi giorni lo abbiamo rilanciato. Abbiamo allestito la sala-archivio della curia dove si stanno raccogliendo il materiale e tutte le testimonianze scritte che arrivano e abbiamo rilanciato l’istruzione con l’ascolto dei testimoni. E ancora le 630 domande con cui si vuole mettere in evidenza la vita eroica di Mamma Natuzza. Questo ci dà conforto, anche se è necessario proseguire su questa strada».


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La fama di santità di Natuzza

Monsignor Renzo ha spiegato la fama di santità della Serva di Dio Natuzza Evolo, che le ha aperto le porte alla beatificazione. «I santi – ha proseguito – sono anche coloro che sanno accettare la sofferenza morale e fisica come Natuzza, la quale in vita è andata incontro a persecuzioni, incomprensioni e contrasti. Anche in questa cattedrale, quando era giovane, con l’esorcismo subito in piena notte. Ma poi anche da morta, poverina, non viene lasciata in pace».



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Le lettere inviate al Papa

Il presule ha ricordato quanto ha dovuto lottare per fare aprire la causa dell’umile donna di Paravati, «proprio per le malelingue che scrivevano in quel frattempo alla congregazione. Appena la stampa ha diffuso la notizia che io avevo aperto la causa di beatificazione di Natuzza – ha svelato – subito al Papa sono state inviate lettere contro di lei e me, affinché bloccasse il tutto. Non ci dobbiamo meravigliare, questo vuol dire che siamo sulla strada giusta, che ci fa passare per la porta stretta, salire sul calvario e poi risorgere» (Il Vibonese, 1 novembre).


NATUZZA EVOLO
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