La prima cosa che il sacerdote mi disse fu: “Il Signore ti vuole bene”. Niente di nuovo. Eppure capii che il buon Dio mi aveva dato appuntamento proprio lì.Non ero per niente contenta di me stessa. Reazioni sbagliate, modi negativi di entrare in relazione. Di primo acchito avevo solo voglia di essere arrabbiata con il mondo, per il fatto che ero arrabbiata con me stessa. Poi entra in gioco la Grazia, e capisco che la rabbia di fronte ai miei limiti è forse il peggiore dei mali. Anche i miei errori sono un’occasione per avvicinarmi a Dio e farmi toccare dalla sua misericordia.
Mi accorgo che oggi è la festa del perdono di Cristo, quella che viene chiamata la solennità del Sacro Cuore. Decisamente ci sta una buona confessione.
Entro in una chiesa del centro di Bologna. Ci sono un po’ di vecchiette che dicono il rosario. Chiedo al sacrestano, che chiama il sacerdote. Nel frattempo mi guardo intorno: i diplomi con la foto di Giovanni Paolo II che si congratula con il prete per il suo 50° anno di sacerdozio mi fanno capire che non avrò a che fare con un novellino. Contando a spanne, dovrebbe avere almeno ottantacinque anni.
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In effetti li dimostra, con il suo doppio apparecchio acustico e la chioma candida. Ma quello che colpisce soprattutto è l’immediata comunicatività della presenza di Dio nella sua anima. Poche storie: quando la santità c’è, quando c’è la vera vicinanza con Dio, la persona ne è trasformata.
“Il Signore ti vuole bene”
E quello che sarebbe un vecchio prete come mille altri diventa una presenza tangibile della tenerezza di Dio per la mia vita. Mi ha detto le cose che io dico mille volte ai ragazzi del catechismo o a tante persone con cui si parla degli argomenti “tosti” della vita. Niente di nuovo. “Il Signore ti vuole bene”: prima lezione del catechismo dei bambini.
Ma quando te lo dice un vecchio prete che ha negli occhi il sorriso degli angeli, che ti prende per mano come se ti conoscesse da sempre, e ti guarda con l’amore con cui ti guarda il Padre, capisci che il buon Dio ti ha dato appuntamento proprio lì. E si è divertito ad utilizzare i tuoi stupidi errori per farti capire che è più grande del tuo cuore.
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