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Fedez e don Alberto Ravagnani: confronto su sessualità e celibato

fedez don alberto ravagnani

Don Alberto tra Sal e Fedez, durante la trasmissione "Muschio selvaggio".

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 23/10/20
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Durante il podcast della trasmissione Muschio Selvaggio su youtube, alle provocazioni del rapper seguono le risposte precise del prete youtuber

Metti un confronto senza censure su celibato e sessualità tra un rapper affermato come Fedez e un prete che si sta affermando sui social da qualche tempo, Don Alberto Ravagnani.

Don Alberto, 27 anni, è il sacerdote social che parla ai ragazzi utilizzando i loro mezzi di comunicazione. Ha un canale YouTube seguito da 96.500 persone attraverso cui fa catechesi e affronta argomenti quotidiani da punto di vista della Chiesa. Ha un profilo Instagram da oltre 88 mila followers e un account TikTok che supera i 70 mila seguaci.

La storia su instagram e il primo confronto

Un mito in rete, Don Alberto aveva conosciuto Fedez attraverso una delle sue storie su Instagram, in cui citava La strofa (“meglio bimbe di Conte che bimbe dei preti”) di un tormentone del rapper uscito durante la quarantena e invita il cantante, marito di Chiara Ferragni, ad andarlo a trovare in oratorio e toccare con mano la realtà che si vive ogni giorno nei luoghi di Fede. Fedez in oratorio non è andato ma ha invitato Don Alberto nella trasmissione che tiene su Youtube, “Muschio Selvaggio“, insieme all’amico Luis Sal, per affrontare l’argomento (VareseNoi, 20 ottobre).

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Malpensa24 – Youtube

Fedez e Don Alberto sulle stories di instagram

Il nuovo botta e risposta in trasmissione

Gli argomenti del confronto tra Fedez e don Alberto Ravagnani: sessualità, beni materiali, come si diventa preti, la Bibbia e i Vangeli, papa Francesco, la libertà nella Chiesa. L’approccio corrisponde a quello tipico di un «lontano»: Fedez, probabilmente, sa quello che sa della fede, e ancor più della Chiesa, per averlo appreso dai media (più qualche ricordo d’infanzia) e su quello si è formato le sue opinioni.

“Il messaggio: gli diamo credito”

Dal canto suo don Ravagnani rimane sé stesso: snocciola le sue risposte senza essere rinchiuso in un ruolo (come tante volte accade ai preti nei talk-show televisivi). Neppure patisce scetticismo, anzi. Sarà che i tre sono, più o meno, coetanei, sarà che hanno in comune anche una certa familiarità con i media digitali, sarà che il precedente dialogo è andato bene: fatto sta che l’interlocutore-prete viene ascoltato con interesse. Il messaggio è: gli diamo credito (Avvenire, 23 ottobre).



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Il dibattito sul celibato

Uno degli argomenti più caldi del dibattito è il celibato. Fedez lo stimola a parlarne. Don Alberto racconta la ragione evangelica del celibato. «Io scelgo di non vivere la mia vita sessuale in forma genitale per il Regno dei Cieli. Quella vita per me è totalizzante, non mi penalizza», dice don Alberto. Fedez lo provoca: «Allora è come non avere gli organi genitali?». «In realtà no – ribatte don Alberto – perché questa cosa presterebbe il fianco al fatto che i preti sono dei “castrati” e che la mia è “castrata”, non è aperta. Invece quella che ho fatto non è una scelta di debolezza, ma per amore di Dio. Io scelgo di vivere la mia vita in questa maniera».

Sport, palestra e Dio

Aggiunge Sal: «Sicuramente è una grande rinuncia che merita rispetto. Un sacrificio come quello del bodybuilder: anche lui rinuncia a quasi tutto, e in fondo pratica un pò di castità, limitando le pulsioni di cibo, di fare festa. C’è un grande amore in entrambe queste scelte di vita. Se avessi una chiesa, io me la immagino piena di attrezzi». Anche su questo punto don Alberto è pronto: «La tua visione è interessante. Io mi tengo in forma, corro, faccio sport». Come a dire: puoi restare in forma con il corpo e con la mente ed abbracciare Dio senza alcun problema.


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