Francesco invita i cristiani a ritagliarsi uno spazio per pregare tutti i giorni la corona del rosario: vi trasmetterà maggiore serenità
«In questi tempi di pandemia, è necessario tenere tra le mani la corona del rosario, pregando per noi, per i nostri cari e per tutti gli uomini». E’ il consiglio che ci dà Papa Francesco per affrontare questi mesi di emergenza sanitaria con maggiore serenità.
Quella appartenente alla preghiera del Rosario è una «bellezza da riscoprire», prosegue il Pontefice, «che ha alimentato, attraverso il secoli, la fede del popolo cristiano» e che soprattutto oggi, in un tempo di crisi generalizzata, incarna una forza maggiore, confermando il suo valore di «guida sicura sul cammino verso il Signore» (Agensir, 7 ottobre).
“Il segreto? Recitarlo con semplicità”
Già durante il lockdown, Francesco aveva chiesto di recitare la corona insieme o personalmente («scegliete voi – scriveva – a seconda delle situazioni, valorizzando entrambe le possibilità») ma tenendo conto, sottolineava, del «segreto per farlo», ovvero «la semplicità».
Francesco suggeriva di cercare anche su internet: ci sono – diceva «dei buoni schemi di preghiera da seguire». «Contemplare insieme il volto di Cristo con il cuore di Maria, nostra Madre – concludeva il Papa – ci renderà ancora più uniti come famiglia spirituale e ci aiuterà a superare questa prova» (Aleteia, 26 aprile).
La prima preghiera
Francesco sollecitava anche la recita di due preghiere, alla fine del Rosario. La prima è quella rivolta alla Madonna del Divino Amore all’inizio della crisi di covid, l’11 marzo scorso, in un videomessaggio che precedette la celebrazione della Messa nel Santuario romano, presieduta dal cardinale vicario Angelo De Donatis per la Giornata di preghiera e digiuno:
O Maria, tu risplendi sempre nel nostro cammino come segno di salvezza e di speranza. Noi ci affidiamo a te, Salute dei malati, che presso la croce sei stata associata al dolore di Gesù, mantenendo ferma la tua fede. Tu, Salvezza del popolo romano, sai di che cosa abbiamo bisogno e siamo certi che provvederai perché, come a Cana di Galilea, possa tornare la gioia e la festa dopo questo momento di prova. Aiutaci, Madre del Divino Amore, a conformarci al volere del Padre e a fare ciò che ci dirà Gesù, che ha preso su di sé le nostre sofferenze e si è caricato dei nostri dolori per condurci, attraverso la croce, alla gioia della risurrezione. Amen.
Sotto la Tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio. Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta.
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La seconda preghiera
La seconda preghiera è un’intensa invocazione che in qualche punto evoca la Salve Regina, in particolare in quel «volgi a noi i tuoi occhi misericordiosi in questa pandemia del coronavirus», per poi soffermarsi su tutte le categorie di persone che da tempo soffrono e lottano a vario titolo contro il Covid-19.
Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio. Nella presente situazione drammatica, carica di sofferenze e di angosce che attanagliano il mondo intero, ricorriamo a Te. Madre di Dio e Madre nostra, e cerchiamo rifugio sotto la tua protezione.
O Vergine Maria, volgi a noi i tuoi occhi misericordiosi in questa pandemia del coronavirus. E conforta quanti sono smarriti e piangenti per i loro cari morti, sepolti a volte in un modo che ferisce l’anima. Sostieni quanti sono angosciati per le persone ammalate alle quali, per impedire il contagio, non possono stare vicini. Infondi fiducia in chi è in ansia per il futuro incerto e per le conseguenze sull’economia e sul lavoro.
Madre di Dio e Madre nostra, implora per noi da Dio, Padre di misericordia. Che questa dura prova finisca e che ritorni un orizzonte di speranza e di pace. Come a Cana, intervieni presso il tuo Figlio Divino, chiedendogli di confortare le famiglie dei malati e delle vittime e di aprire il loro cuore alla fiducia.
Proteggi i medici, gli infermieri, il personale sanitario, i volontari che in questo periodo di emergenza sono in prima linea e mettono la loro vita a rischio per salvare altre vite. Accompagna la loro eroica fatica e dona loro forza, bontà e salute. Sii accanto a coloro che notte e giorno assistono i malati e ai sacerdoti che, con sollecitudine pastorale e impegno evangelico, cercano di aiutare e sostenere tutti.
Vergine Santa, illumina le menti degli uomini e delle donne di scienza, perché trovino giuste soluzioni per vincere questo virus. Assisti i Responsabili delle Nazioni, perché operino con saggezza, sollecitudine e generosità. Soccorrendo quanti mancano del necessario per vivere, programmando soluzioni sociali ed economiche con lungimiranza e con spirito di solidarietà.
Maria Santissima, tocca le coscienze perché le ingenti somme usate per accrescere e perfezionare gli armamenti siano invece destinate a promuovere adeguati studi per prevenire simili catastrofi in futuro. Madre amatissima, fa’ crescere nel mondo il senso di appartenenza ad un’unica grande famiglia. Nella consapevolezza del legame che tutti unisce, perché con spirito fraterno e solidale veniamo in aiuto alle tante povertà e situazioni di miseria.
Incoraggia la fermezza nella fede, la perseveranza nel servire, la costanza nel pregare. O Maria, Consolatrice degli afflitti, abbraccia tutti i tuoi figli tribolati. E ottieni che Dio intervenga con la sua mano onnipotente a liberarci da questa terribile epidemia.
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