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Scavi in corso alla tomba di Lazzaro. “Ci sono elementi interessanti” (VIDEO)

"La risurrezione di Lazzaro". Dipinto di Peter Paul Rubens.

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 01/08/20
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Lo ha detto Osama Hamdan, che sta coordinando i lavori sul sepolcro dove è avvenuto uno dei miracoli più noti di Gesù Cristo

A Betania, in Terra Santa, sono in corso da oltre un mese, gli scavi nella tomba dove Gesù resuscitò il suo caro amico Lazzaro. E’ la prima ricognizione archeologica di un sito che nei secoli ha subito tante trasformazioni, l’ultima a seguito della conquista ottomana, quando la chiesa fu trasformata in moschea e i francescani che la governavano, nel 1613, furono sfrattati.

«Abbiamo già effettuato i primi scavi – spiega a Tg2000 (31 luglio)Osama Hamdan, architetto restauratore Ass. Proterrasancta – abbiamo fatto un laser scanning e tante analisi anche sulle pietre e sulla roccia. Stanno emergendo elementi interessanti».

La tomba in 3D

Tra gli obiettivi dei lavori c’è anche quello di rendere più accessibile questo importante luogo santo dei territori palestinesi.

La tomba, inoltre, è stata ricostruita in 3D. «Un anno e mezzo ci abbiamo impiegato», spiega Shira Shafie, architetto che segue il progetto con un gruppo di giovani musulmani.

Anche i mosaicisti sono al lavoro sull’atrium dell’antica chiesa bizantina per riportarlo agli antichi splendori, in attesa del ritorno dei turisti.

La risurrezione di Lazzaro

La risurrezione di Lazzaro è uno dei miracoli più noti di Gesù. Si legge nel Vangelo di Giovanni (11, 1-57):

1 Un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella, era malato.  2  Maria era quella che cosparse di profumo il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato. 3 Le sorelle mandarono dunque a dirgli: “Signore, ecco, colui che tu ami è malato”.

4 All’udire questo, Gesù disse: “Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato”. 5 Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro. 6 Quando sentì che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. 7 Poi disse ai discepoli: “Andiamo di nuovo in Giudea!”. 8 I discepoli gli dissero: “Rabbì, poco fa i Giudei cercavano di lapidarti e tu ci vai di nuovo?”.  9  Gesù rispose: “Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; 10 ma se cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in lui”.

11 Disse queste cose e poi soggiunse loro: “Lazzaro, il nostro amico, si è addormentato; ma io vado a svegliarlo”. 12 Gli dissero allora i discepoli: “Signore, se si è addormentato, si salverà”. 13 Gesù aveva parlato della morte di lui; essi invece pensarono che parlasse del riposo del sonno. 14 Allora Gesù disse loro apertamente: “Lazzaro è morto 15 e io sono contento per voi di non essere stato là, affinché voi crediate; ma andiamo da lui!”. 16 Allora Tommaso, chiamato Dìdimo, disse agli altri discepoli: “Andiamo anche noi a morire con lui!”.

17  Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro. 18 Betània distava da Gerusalemme meno di tre chilometri 19 e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. 20 Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. 21 Marta disse a Gesù: “Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! 22 Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà”. 23 Gesù le disse: “Tuo fratello risorgerà”. 24 Gli rispose Marta: “So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno”.  25  Gesù le disse: “Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; 26 chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?”. 27 Gli rispose: “Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo”.

28 Dette queste parole, andò a chiamare Maria, sua sorella, e di nascosto le disse: “Il Maestro è qui e ti chiama”. 29 Udito questo, ella si alzò subito e andò da lui. 30 Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove Marta gli era andata incontro. 31 Allora i Giudei, che erano in casa con lei a consolarla, vedendo Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono, pensando che andasse a piangere al sepolcro.

32 Quando Maria giunse dove si trovava Gesù, appena lo vide si gettò ai suoi piedi dicendogli: “Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!”. 33 Gesù allora, quando la vide piangere, e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente e, molto turbato, 34 domandò: “Dove lo avete posto?”. Gli dissero: “Signore, vieni a vedere!”. 35 Gesù scoppiò in pianto. 36 Dissero allora i Giudei: “Guarda come lo amava!”. 37 Ma alcuni di loro dissero: “Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sì che costui non morisse?”.

38  Allora Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. 39 Disse Gesù: “Togliete la pietra!”. Gli rispose Marta, la sorella del morto: “Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni”. 40 Le disse Gesù: “Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?”. 41 Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: “Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. 42 Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato”. 43 Detto questo, gridò a gran voce: “Lazzaro, vieni fuori!”. 44 Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: “Liberàtelo e lasciàtelo andare” (…).


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