Ecco le norme di contenimento del rischio contagio da Covid-19, che ogni fedele deve rispettare a messa: dall’ingresso in chiesa alla comunione
«In alcuni Paesi sono riprese le celebrazioni liturgiche con i fedeli; in altri se ne sta valutando la possibilità; in Italia, da domani si potrà celebrare la Santa Messa con il popolo; ma per favore, andiamo avanti con le norme, le prescrizioni che ci danno, per custodire così la salute di ognuno e del popolo».
Lo ha detto Papa Francesco al termine del Regina Coeli del 17 maggio, alla vigilia della riapertura delle chiese per le funzioni religiose a porte aperte.
Quali sono le regole da rispettare per chi ritorna a messa dal 18 maggio? Ecco le più importanti a cui dovete attenervi, stabilite nel protocollo tra la Conferenza Episcopale Italiana e il Governo, e integrate con alcune proposte lanciate dalle varie diocesi e riprese dal quotidiano dei vescovi italiani, Avvenire (17 maggio).
1) Mascherina per entrare
Per entrare in chiesa servirà indossare la mascherina. Ma alcune diocesi, come Trapani, ha previsto che si abbiano anche i guanti.
2) Igienizzarsi le mani
Sarà necessario igienizzarsi le mani: così verranno sistemati “distributori” di gel magari sul sagrato.
3) Volontari all’ingresso
Agli ingressi ci saranno collaboratori parrocchiali o volontari (spesso di gruppi, associazioni o movimenti). Si tratta di “ministri dell’accoglienza” chiamati anche a vigilare su chi entra ricordando che non si può partecipare se si ha una temperatura di oltre 37,5° C o si hanno avuto contatti con un contagiato dal Covid.
4) Distanziamenti tra i fedeli
Le chiese avranno capienza ridotta. Si dovrà garantire almeno un metro e mezzo di distanza tra i fedeli. Per cui ci saranno meno posti a disposizione nelle panche. Se la chiesa è già piena, i volontari all’ingresso non faranno accedere altri fedeli.
Alcune parrocchie hanno previsto servizi di prenotazione on line o su whatsapp, altre con bigliettini posti fuori dalla chiesa sempre per prenotarsi per la messa.
5) I ministri
Intorno all’altare ci sarà il minor numero possibile di persone. I ministranti? Al massimo due e con le mascherine. I lettori avranno i guanti per sfogliare il Lezionario che potrà essere sostituito da fotocopie.
6) Il coro
Niente coro: solo uno o due cantori ben distanziati che naturalmente non avranno la mascherina.
7) Acquasantiere, scambio delle pace, offerte
Le acquasantiere restano vuote. Durante la Messa mancheranno la processione offertoriale e lo scambio della pace. La raccolta delle offerte avverrà con appositi contenitori in fondo alla chiesa.
8) La Comunione
Il prete può dare l’ostia al fedele in due modi: prenderla con i guanti o con una pinzetta. In ogni caso non vanno toccate le mani del fedele.
In alcune parrocchie è stato fissato che il celebrante raggiunga i fedeli lungo i banchi che dunque restano seduti; nella maggioranza dei casi che si formi una fila (e non due parallele) mantenendo le dovute distanze. Al fedele è consigliato di non rispondere “Amen” dopo aver ricevuto il Corpo di Cristo e di comunicarsi spostandosi leggermente di lato prima di abbassare la mascherina.
9) Uscita dalla chiesa
Si devono assolutamente vietare calche di fedeli all’uscita dalla chiesa, appena terminata la messa. I fedeli devono recarsi fuori dall’edificio di culto, tenendo sempre il distanziamento.
10) Sanificazione dopo ogni messa
Dopo ogni Messa va fatta l’igienizzazione della chiesa. L’arcidiocesi di Milano consiglia con una soluzione al 70% di alcol e al 30% di acqua che va passata in particolare sulle panche. Sono da evitare candeggina o ammoniaca. Soprattutto non vanno toccate statue, quadri, pareti affrescate. Andranno disinfettati anche i microfoni, oltre ai vasi sacri e alle ampolline.
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