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De Palo: “Le famiglie hanno fatto tantissimo, ora il Governo faccia la sua parte”

POZUELO DE ALARCON
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Lucandrea Massaro - pubblicato il 27/04/20
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Il presidente del Forum delle Associazioni Familiari ha incontrato oggi il premier Conte per parlare dei problemi che le famiglie incontreranno alla riapertura del 4 maggio. Qui una intervista.In vista della parziale riapertura del paese, il prossimo 4 maggio, le difficoltà delle famiglie non per questo diminuiscono, ma anzi rischiano di acuirsi anche a causa del prosieguo del blocco della didattica nelle scuole, che continua solo nella modalità online. Oggi per questo motivo, in rappresentanza di 30 milioni di famiglie italiane, Gigi de Palo, presidente nazionale del Forum delle Associazioni Familiari è stato ascoltato dal premier Giuseppe Conte e dai ministri per la Famiglia Barbara Longo e del Lavoro Nunzia Catalfo.

“Il presidente Conte – dice De Palo – ha convenuto che bisogna tenere conto del carico di una famiglia numerosa e che per esempio i 600 euro alle partite iva, che dovrebbero aumentare a 800 ma vedremo, non sono uguali se il lavoratore in questione non ha figli o ne ha due o tre. Bisogna tenerne conto e aiutare di conseguenza in relazione a questo carico”

Presidente De Palo, la scuola resta chiusa. Come faranno i genitori dei figli più piccoli non potendo per ovvie ragioni affidarsi ai nonni?

Abbiamo chiesto un aumento del 75% del congedo parentale e un aumento del voucher per le baby sitter proprio perché si è visto che non può bastare nella condizione odierna, inoltre la chiusura delle scuole sta provocando un digital divide tra famiglie ricche e povere e tra famiglie numerose e non. Non tutti hanno computer a casa e non tutti ne hanno a sufficienza per due, tre o quattro lezioni in remoto contemporaneamente. Abbiamo affidato al Governo questa preoccupazione anche se non ne abbiamo potuto parlare diffusamente vista l’assenza della ministra Azzolina.

Avete parlato del sostegno per i figli con disabilità?

Io so cosa vuol dire vedere un figlio regredire perché non può essere seguito nella sua terapia motoria o verbale, io ho un figlio disabile e so cosa vuol dire. Bisogna vedere se il voucher per la baby sitter può essere utilizzato anche per professionisti dell’assistenza ai bambini con disabilità, lo abbiamo chiesto è un tema importante.

A proposito di scuola, c’è anche il tema delle paritarie…

Si, si stanno dando aiuti – giustamente! – a tante categorie e poi 900 mila studenti e le loro famiglie e 150 mila persone che lavorano nell’ambito della scuola paritaria vengono lasciati soli, con il lavoro a rischio e dunque con la concreta possibilità, se non ci saranno aiuti, che a settembre questi studenti non abbiano più una scuola. Bisogna intervenire.

Cosa pensa del comunicato della CEI di ieri?

Io credo, che come cattolici – esattamente come per le famiglie in generale – siamo stati bravissimi nonostante fossimo in un periodo fortissimo come la Pasqua. Nonostante questo, in un periodo in cui tutti hanno sacrificato qualcosa e in cui, ricordiamolo, sono stati rispettati limiti rigidissimi come in nessun altro paese occidentale e tutti ci siamo fatti in quattro. Dopo uno sforzo del genere, non ci può non essere una prospettiva? Non si può non dare uno spazio e un ruolo tanto alle famiglie quanto alla Chiesa nella narrazione nazionale, come con forze dell’ordine e personale sanitario: il Governo deve coinvolgerci, altrimenti l’impressione che emerge è quella che non c’è stata una riflessione sulle aperture nella loro completezza. Anche la storia dei 15 presenti alle funzioni: ci sono chiesette in cui in quindici si sta uno sull’altro, ma altre in cui in quindici nemmeno ci si vede in faccia per quanto sono grandi, allora manca un criterio che sia di realtà e dunque un ragionamento. Vedremo cosa emergerà dal confronto.

Su questo e naturalmente sui temi economici…

Ma naturalmente! Oggi io sono andato a nome del Forum a portare proposte, idee, a chiedere che ci siano risorse perché le famiglie in questi 45 giorni hanno dato e dato tantissimo, ora è il momento per il Governo di battere un colpo. Ci hanno detto che saranno mobilitati 55 miliardi, non esiste che da quella cifra non arrivi qualcosa anche per le famiglie, per noi massima apertura e collaborazione, adesso tocca al Governo….

L’interlocuzione è aperta, come vi farete sentire?

Noi ci siamo, auspichiamo di venire coinvolti, intanto il 3 di maggio, il giorno prima delle riaperture, chiediamo a tutti, alle 18 di affacciarsi alle finestre, ai balconi e ai terrazzi, specie coi più piccoli e di fare un po’ di casino, di dare un segno di vivacità, che faccia capire che le famiglie ci sono e di dare un segnale anche in rete con l’hashtag #graziefamiglie. Cerchiamo di esserci tutti.

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Aggiornamento 28/04/2020

Il presidente De Palo il giorno dopo è tornato sul suo incontro con il Premier Conte con un intervento sulla pagina ufficiale del Forum Famiglie: “Al Presidente abbiamo espresso la preoccupazione di 26 milioni famiglie italiane: urge trovare una soluzione in vista del 4 maggio, quando i genitori dovranno andare a lavorare e le scuole saranno ancora chiuse. Mancano solo 130 ore! Abbiamo insistito sull’assegno diretto alle famiglie, senza complicazioni e senza cavilli burocratici. La politica deve comprendere che le famiglie sono il Paese, non un accessorio o una delle tante.”

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