C’è preoccupazione per le Figlie di San Camillo a Grottaferrata e per le suore angeliche di San Paolo, considerata anche l’età avanzata di alcune religiose
«Sono stati isolati due istituti di suore con un totale di 59 casi positivi. Il primo Istituto è quello delle Figlie di San Camillo di via Anagnina a Grottaferrata (Roma), dove sono risultate positive 40 suore e una di queste è ricoverata. Isolato anche l’istituto della congregazione delle Suore Angeliche di San Paolo sulla via Casilina a Roma dove sono 19 i casi di positività registrati su 21 totali».
Lo afferma l’assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D’Amato (La Repubblica, 20 marzo).
L’isolamento
La notizia circa il contagio delle suore camilliane circolava già dal 19 marzo ma, ovviamente, si trattava ancora di casi presunti in attesa delle analisi che ne dessero una conferma o una smentita.
Dopo l’esito dei tamponi, sono state attivate tutte le procedure che in questi casi sono previste dal protocollo sul contenimento del coronavirus. Innanzitutto l’Asl Roma 6 ha provveduto ad isolare l’istituto religioso che, a partire da questo momento, interrompe fino a cessato pericolo, i rapporti con il mondo esterno. A partire da questo momento è scattata dunque la quarantena come strumento di carattere precauzionale.
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L’assistenza negli ospedali
Un fulmine a ciel sereno che oggi tuona forte più che mai. Le suore del San Camillo, fondate da Madre Giuseppina Vannini, sono infatti da sempre tra le persone in prima linea che, per missione, offrono assistenza e cura ai ricoverati negli ospedali. Non solo supporto materiale il loro ma anche e soprattutto spirituale. Adesso si sta cercando di capire se proprio in una di queste occasioni, si è potuto scatenare il contagio.
La catena dei contagi
Come risaputo, basta stare a contatto per pochi minuti con una persona affetta dal virus e che non ha alcuna protezione individuale, per consentire il rapido veicolare della malattia. E in questi giorni le sorelle camilliane non si sono risparmiate dal sostenere i più bisognosi portando avanti la loro missione.
Nelle prossime ore sarà possibile quindi tracciare un ipotetico quadro di quanto abbia potuto scatenare il contagio all’interno dell’istituto (Il Giornale, 20 marzo).
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