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In tempo di coronavirus, un prete e una suora fanno i “postini” del Signore

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 13/03/20
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Accade in Molise. Muniti di guanti e mascherina girano nei paesi a lasciare, nelle buche delle poste, messaggi di speranza per la Quaresima

Il Coronavirus svuota le chiese, ma il parroco e una suora di Scapoli (Isernia) riempiono le cassette dalla posta dei fedeli con preghiere e messaggi di speranza: del Papa e del Vangelo.

Sono Don Francois Kayranga e Sr Giuseppina Iadanza. Muniti di guanti in lattice e mascherina, a piedi hanno percorso, dividendole in parti uguali, tutte le strade del paese e anche della frazione di Castelnuovo, che rientra nel vicino comune di Rocchetta a Volturno (Isernia).

Il messaggio per la Quaresima

Un gesto, scrive l’Ansa (12 marzo), per far sentire la loro vicinanza alle famiglie e il conforto spirituale della Chiesa. Nella prima busta, imbucata stasera, c’è il messaggio del Papa per il Tempo di Quaresima e la preghiera del Vescovo di Chieti, Bruno Forte, per allontanare il virus.


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Vangelo e commento

Don Francois e Sr Giuseppina proseguiranno per tutto il tempo che ci divide dalla Pasqua e anche oltre, se sarà necessario, affinché nessuno si senta solo in momento di forte preoccupazione che devasta anima e corpo. Nella prossima busta ci saranno Letture del Vangelo e relativo commento.

La preghiera virtuale collettiva del 19 marzo

Intanto, in questo momento di emergenza sanitaria, la Chiesa italiana promuove un momento di preghiera per tutto il Paese, invitando ogni famiglia, ogni fedele, ogni comunità religiosa a recitare in casa il Rosario (Misteri della luce), simbolicamente uniti alla stessa ora: alle 21 di giovedì 19 marzo, festa di San Giuseppe, Custode della Santa Famiglia.

PRAYING

Halfpoint | Shutterstock

Alle finestre delle case si propone di esporre un piccolo drappo bianco o una candela accesa. TV2000 offrirà la possibilità di condividere la preghiera in diretta (Agensir, 13 marzo).


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