Una drammatica soluzione temporanea nella chiesa di Ognissanti, che si trova all’interno del cimitero della città lombarda, dove l’emergenza coronavirus è, purtroppo, fuori controllo
L’accesso al cimitero di Bergamo era stato vietato perché troppe anziane continuavano ad arrivarci con i mezzi pubblici per poi incontrarsi al camposanto.
Ma la chiusura del pesante cancello è servita anche a celare la vista di scene terribili che rendono l’entità della tragedia che ha colpito la provincia, dove il totale dei contagiati per il coronavirus ha raggiunto quota 1.815 (+343 in un solo giorno) e quello delle vittime 142.
Salme da giorni in attesa di cremazione
Scene come quella della chiesa di Ognissanti, all’interno del cimitero, racconta il Corriere della Sera (12 marzo), trasformata in un’enorme camera mortuaria. L’ordinanza del sindaco (che parla di «ricevimento e custodia temporanea di feretri provenienti da strutture sanitarie cittadine o provinciali») lo ha sancito ieri, 11 marzo, ma da giorni nella grande navata si stende una media di 40 bare con salme in attesa di cremazione.
Visto che la chiesa si è riempita in fretta viene utilizzata anche la camera mortuaria del cimitero, che negli ultimi anni era stata usata solo un paio di volte.
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Il forno crematorio lavora senza sosta
Anche il forno crematorio lavora ormai nell’arco delle ventiquatt’ore, mentre gli uffici comunali sono affollati quasi solo dagli addetti delle onoranze funebri che devono registrare i decessi. A Bergamo, dunque, il coronavirus spaventa più che mai.
Nella sola città di Bergamo i morti totali sono stati 18 sabato, 44 tra domenica e lunedì, 33 martedì e 51 ieri: 146 in 5 giorni. Ora l’attesa per le cremazioni è di cinque giorni. Ovviamente non vengono celebrati funerali (Corriere del Ticino, 12 marzo).
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