La particola sarebbe stata consegnata al nunzio apostolico l’11 gennaio. Ma il fatto risale al 2013
Una parrocchia cattolica in Kerala (India) ha consegnato al Vaticano un’ostia su cui sarebbe comparso il volto di Gesù. La particola è stata consegnata l’11 gennaio al nunzio apostolico monsignor Giambattista Diquattro, per ulteriori studi, nell’ambito di un eventuale processo per stabilire se si è trattato di un miracolo eucaristico. Sarà il Vaticano, dunque, a pronunciarsi sulla eventuale veridicità del fenomeno.
La vicenda è stata raccontata dal quotidiano indiano di news religiose Matters India (13 gennaio) ed è stata ripresa da Church Pop.
La macchia
Il fatto è avvenuto nella Chiesa di Cristo Re, a Vilakkannur, un villaggio dove sono presenti 1250 cattolici, nello stato del Kerala, il 15 Novembre del 2013. L’allora parroco Don Thomas Pathickal stava celebrando la consueta messa mattutina delle 7. Nel momento della consacrazione, Don Thomas si rese conto che sull’ostia era comparsa una macchia che lentamente aumentava di dimensione. Quella macchia nera e bianca aveva preso la forma del Santo Volto di Gesù. Il Parroco, sorpreso, decise di riporre l’ostia in un ostensorio in modo tale da preservarla.
La notizia fece in breve il giro del villaggio e si sparse a macchia d’olio nei dintorni e molti fedeli iniziarono a recarsi nella chiesa di Vilakkannur, anche da vari centri abitati vicini, per ammirare e venerare il possibile miracolo eucaristico.
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Cosa è accaduto
Tre giorni dopo il presunto miracolo, l’arcidiocesi di rito siro-malabarese di Tellicherry prelevò l’ostia per elaborare una valutazione scientifica dell’accaduto.
Nei tre giorni precedenti, le forze di polizia dovettero intervenire perché la folla che si era formata all’ingresso della Chiesa aveva bloccato il passaggio delle macchine che si dirigevano verso una nota località turistica del Nord del Kerala.
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Il vescovo
“Girideepam” (Light of the Mountain), la rivista arcidiocesana, ha pubblicato nel suo numero di settembre 2018 una nota dell’arcivescovo George Njaralakatt che annunciava la decisione della Chiesa di restituire l’ostia.
«Dare l’ostia sacra alla chiesa di Vilakkannur non significa che sia stato ufficialmente accettato come un miracolo eucaristico», ha chiarito l’arcivescovo. Che aveva proibito alla parrocchia di tenere l’ostia sull’altare maggiore o di usarla per l’Adorazione del Santissimo Sacramento. «Dovrebbe essere conservata in un luogo appositamente sistemato su un altare laterale insieme ad altre reliquie nella chiesa», decretò.
Da qui la decisione di consegnarla alle autorità del Vaticano, per ulteriori accertamenti.
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