È facile caderci vista la nostra condizione umanaVi siete mai chiesti perché si dice che “educare è un’arte”? Il compito educativo dei genitori e delicato e meraviglioso come l’arte, e implica un processo di apprendimento soggetto a errori. Pur volendo il meglio per i figli, non sempre i genitori li favoriscono quando adottano certi atteggiamenti.
Sappiamo che “nessuno nasce imparato”, neanche i genitori, e saranno molti i tentativi falliti per rendere i figli persone coraggiose. Gli intoppi sono però opportunità per porre fine a un comportamento inappropriato e cambiare direzione.
L’intenzione in questa sede non è certo quella di criticare l’ammirevolissimo compito di educare i figli, ma quello di aprire spazi di riflessione e valutare azioni da poter correggere in tempo. Ecco gli errori più frequenti che i genitori commettono nella formazione dei figli:
1. Uso inadeguato dell’autorità:
si verifica quando l’autorità viene concepita solo agli estremi, come autoritarismo o permissività, senza mezzi termini. Un estremo, però, è dannoso quanto l’altro, e l’ambiente educativo in entrambi i casi non aiuta affatto la formazione della persona. L’autoritarismo mostra la posizione rigorosa dei genitori, che dà come risposta figli timorosi e subdoli; la permissività mostra un eccesso di libertà, il che finisce per produrre l’effetto contrario, ovvero persone piene di vincoli.
2. Incongruenza tra il parlare e l’agire:
è uno degli errori più grandi commessi dagli educatori, senza che questi siano consapevoli della sua portata. Ci si riferisce alle famose minacce che non vengono mai messe in pratica, come anche alle promesse mai mantenute. Un esempio è quando i genitori stabiliscono norme o sanzioni che poi sono loro stessi i primi a ignorare, finendo per cedere. Ciò indica che l’autorità è debole e può essere facilmente distrutta.
3. Disparità nell’autorità:
si riferisce alla situazione in cui la madre dice una cosa e il padre un’altra, in modo regolare. Ciò elimina l’autorità dei due, provocando un labirinto in cui il figlio non sa che direzione prendere né quale uscita scegliere. La mancanza di unione di criteri educativi indebolisce la missione formativa.
4. Concezione errata della libertà:
è la falsa convinzione che la libertà consista nel permettere che i figli facciano ciò che vogliono, dove vogliono, come vogliono e al momento che vogliono, perché i genitori pensano che stabilendo dei limiti impedirebbero il libero sviluppo della loro personalità. Educare nella libertà è molto diverso: permettere e proporre ai figli di prendere decisioni sulla base di diverse possibilità, aiutandoli a distinguere ciò che è benefico da quello che è dannoso.
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5. Iperprotezione:
consiste nell’impedire l’autonomia dei figli. I genitori svolgono al posto loro i compiti che i piccoli sono perfettamente in grado di svolgere da soli. In genere, i genitori di questo tipo cercano di evitare sofferenze e difficoltà nella vita dei figli. Il risultato dell’iperprotezione è l’insicurezza generata nella persona, come anche l’incapacità di far fronte agli inconvenienti. È un amore possessivo, di attaccamento, che ostacola il processo naturale dei figli.
6. Manipolazione affettiva:
accade quando c’è l’interferenza di un interesse specifico dei genitori per raggiungere un obiettivo rispetto ai figli. Si può verificare a qualsiasi età, anche quando i figli hanno già formato una propria famiglia e i genitori ricorrono a vari elementi (denaro, malattia, compagnia…) per richiamare la loro attenzione. Quando sono bambini, gli elementi di manipolazione sono in genere altri.
7. Riempire vuoti con elementi materiali:
è un fenomeno vissuto in molte famiglie di oggi; la mancanza di tempo per stare con i figli è compensata con giocattoli, computer, cellulari…, che hanno il fine di soddisfare la necessità di affetto che i genitori non possono offrire ai figli per via delle loro occupazioni.
8. Non riconoscere le limitazioni dei figli:
rifiutarsi di ammettere le difficoltà dei figli o esigere da loro capacità che non possiedono può portare a una serie di contrarietà che pregiudicano entrambe le parti. Spesso i genitori cercano di far fare ai figli quello che loro stessi non hanno potuto fare quando avevano la loro età, e così le loro frustrazioni vengono viste come possibilità di riscatto nei figli. Un altro scenario in questa situazione è il dinamismo del rapporto famiglia-scuola, in cui i professori offrono un feedback ai genitori sul comportamento dei figli e questi si rifiutano di accettare questa realtà.
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9. Comunicazione mancante:
è la paura di trattare con i figli alcuni temi difficili da affrontare (sessualità, droga, amicizie sconvenienti…); questo lascia ai figli la piena libertà di trovare le informazioni in fonti che distorcono la realtà e il senso delle cose.
10. Uso inadeguato delle nuove tecnologie:
si verifica nelle famiglie una mancanza di limiti e norme nell’uso delle nuove tecnologie, il che può aprire le porte a mondi oscuri e pericolosi per esseri umani che sono ancora in formazione: contatto con persone sconosciute, pornografia, dipendenza da giochi, isolamento…
Vedendo questi errori dei genitori, possiamo concludere che è facile caderci, vista la nostra condizione umana. La cosa più importante è sapersi rialzare, cercando modi per evitare o affrontare gli errori, dando loro una soluzione opportuna.