“Perché Dio non mi manda un aiuto?” si chiedono in molti. Chiediamoci cosa faceva Maria poco prima che arrivasse l’Arcangelo Gabriele, probabilmente era in preghiera. Il Cielo non è pigro, muovi tu il primo passo piuttosto.Di Giorgio e Valentina Guizzi
Nella recente solennità dell’Immacolata abbiamo ascoltato le ultime parole del Vangelo che recitano così: “Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei”. Ma come? Gabriele, o meglio, Arcangelo Gabriele, te ne vai così senza nemmeno salutare? Prima arrivi tutto carino con un saluto da 10 e lode e poi manco un cenno della mano? Anzi, il Vangelo dice che si allontanò, (“partì da lei” l’altra traduzione) non è che la Madonna avesse un virus vero?
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No, impossibile…..ah, però forse aveva fretta di andare da San Giuseppe per scriverlo poi nel Vangelo di S. Matteo; no, neanche. Ha dimenticato la torta nel forno ed è corso a casa in via Paradiso, settimo cielo, interno 2? No. E allora come mai questa fretta? È un postino un po’ strano, non ha lasciato il tempo alla Madonna di firmare la ricevuta! Era troppo contento della notizia che non stava più nella pelle (ma gli angeli non hanno pelle ) e doveva correre dal Capo e dagli altri due Arcangeli per condividere la felicità? Forse. Non è che si sarà detto tra sé e sé: ”Meglio squagliarsela prima che la Vergine cambi idea” ? No, neanche questa. E allora che senso ha inserire una figura di un Arcangelo apparentemente come un postino frettoloso?
Anche in questo caso l’evangelista non ci riporta particolari inutili, tipo cosa stesse facendo Maria prima che Gabriele arrivasse. Stava lavando i piatti? È più probabile che stesse in preghiera, di solito non è che a uno appare un Arcangelo o un segno divino mentre guarda la Champions! Il postino magari sì, mentre sei sotto la doccia, ma un Arcangelo non ci risulta.
Primo insegnamento per noi. Spesso sentiamo degli sposi lamentarsi della inoperatività del Cielo. Il Signore si è dimenticato di noi/di me? Perché non mi manda un aiuto? Può darsi che ci siano delle situazioni in cui Dio si fa muto per saggiare la nostra fede, la nostra perseveranza; altre volte lo fa perché Lui ha una visione più a lungo raggio della nostra e sa che magari è meglio non esaudire la nostra richiesta perché ci allontaneremmo da Lui. E comunque Lui sa cosa fare e quando farlo. Certo è che davanti alla Champions non avremo delle risposte da Dio, e nemmeno ci arriverà un messaggio sullo smartphone. Quando ero giovane, e stavo attraversando una crisi vocazionale, pretendevo di svegliarmi una mattina e di trovare scritto sulla lavagna cosa avrei dovuto fare. Quella mattina non è mai arrivata; non era l’atteggiamento giusto del cuore. I saggi ci hanno insegnato: aiutati che il Ciel t’aiuta! L’atteggiamento giusto è quello che con tutta probabilità aveva la Madonna: la preghiera, questa sconosciuta.
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Sappiamo di toccare un tasto dolente per tante coppie. Ma non possiamo tacere la Verità. Anche per noi è stata questa l’esperienza. Senza preghiera non pensare che il tuo matrimonio odori di Cielo. La preghiera che parte dalla quantità per poi rivestirsi di qualità. E piano piano, giorno dopo giorno, la preghiera recitata si allunga, si protrae come un’appendice, ed entra a insaporire un gesto, poi due, e così via fino a che l’atteggiamento di tutta la giornata è quello della preghiera; essa diventa come un fiume carsico, che opera nel sotterraneo, da sopra sembra inesistente, e invece … Così anche la nostra vita resta fatta di casa, lavoro, famiglia, impegni vari, ma sotto scorre il fiume carsico della preghiera. Allora sì che il nostro orecchio della fede potrà sentire la voce/presenza del Cielo. È un cammino entusiasmante che però necessita di tanta perseveranza e di una gradualità. Siete una coppia che aspetta un segno dal Cielo? Cominciate ad organizzare momenti di preghiera insieme (senza tralasciare quelli da soli). Cominciate con le preghiere tradizionali e poi fatevi guidare magari dal vostro sacerdote nell’esperienza.
Probabilmente questo episodio l’ha raccontato la Madonna stessa all’evangelista, visto che è l’unico ad aver inserito questo episodio nel proprio Vangelo; e sicuramente la Vergine Maria ,da perfetta umile, non gli avrà raccontato che Lei stesse in preghiera, ma lo si intuisce tra le righe.
Secondo insegnamento, l’Arcangelo Gabriele se ne va perché al Signore basta la nostra risposta di fede. A Lui basta il nostro “fiat”, il nostro “sì” . Poi il resto lo scopriremo solo vivendo (come recita la famosa canzone di battistiana memoria), cioè anche la Vergine, dopo che Gabriele se ne va, non poteva immaginare cosa e come sarebbe successo tutto il resto descritto nel Vangelo. Perché questo futuro che per Lei doveva ancora accadere dipenderà molto dalle scelte di fede che Lei farà. Deciderà di affidarsi al suo promesso sposo Giuseppe, deciderà di andare dalla cugina Elisabetta, deciderà di non abbandonare suo Figlio sotto la Croce, deciderà di essere la Madre della prima Chiesa nascente, eccetera.
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Ecco spiegato il motivo per cui Gabriele, una volta ricevuto il Sì, “partì da lei”, perché il resto sarebbe dipeso in parte dalle scelte personali della Madonna e in parte dalla Provvidenza. Aiutati che il ciel t’aiuta, cioé muovi il primo passo, poi Dio ti darà una mano per trovare l’equilibrio e non cadere, per poter muovere poi il secondo passo, e così via. Riprendi coraggio, sposa/sposo, muovi il primo passo; imita Maria che pur non conoscendo tutto nei minimi dettagli si fida del suo Papà Celeste, il Buon Dio e Padre nostro.
Buona preghiera di coppia a tutti.
Giorgio e Valentina
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