L’assemblea si avvia alla fase più delicata. Pressing su rito amazzonico, diaconato permanente, donne più protagoniste. Ma su viri probati e diaconesse restano le divisioni
Entra nella fase più delicata il Sinodo per la Regione Panamazzonica. Sono state presentate le relazioni dei dodici Circoli minori, i gruppi di lavori nei quali si sono divisi i padri sinodali a seconda del gruppo linguistico (italiano, portoghese, spagnolo, franco-inglese). Da queste relazioni sono “ufficialmente” emerse le proposte dei Padri Sinodali che saranno al centro del dibattito dei prossimi giorni e del documento finale che sarà presentato al Papa tra poco più di una settimana.
Unanime, nella relazioni, la richiesta di una “conversione ecologica” e soprattutto del rispetto dei diritti umani nella macro-regione che tocca nove Paesi dell’America Latina. Diffuse anche le richieste di: 1) istituire un “rito amazzonico”; 2) potenziare il diaconato permanente; 3) rendere più protagoniste le donne nella pastorale.
I Padri appaiono ancora divisi sui due temi più “caldi”: i viri probati e il diaconato femminile.
Ecco allora le proposte, in tema di evangelizzazione per l’Amazzonia, fuoriuscite dai Circoli.
1) Lettorato e accolitato anche a donne, religiose o laiche
Nei Circoli in lingua italiana si chiede di conferire il ministero del lettorato e accolitato anche a donne, religiose o laiche, adeguatamente formate e preparate.
Di pari passo, secondo il motu proprio di Papa Paolo VI Ministeria Quaedam, si chiede alla Santa Sede di creare un nuovo ministero istituito, di coordinatrici / coordinatori di comunità.
Il vescovo locale potrà costituire questi ministri in rappresentanza della comunità cristiana, possibilmente a servizio rotativo e organizzato in equipe ministeriali, per evitare personalismi (CIC 517 § 2). La persona responsabile della comunità potrà essere riconosciuta anche a livello civile locale come rappresentante della comunità cristiana.
2) Un “Rito Amazzonico”
Sempre nei Circoli in lingua italiana si evidenzia che nella Chiesa cattolica esistono circa 23 Riti differenti, segno evidente di una tradizione che fin dai primi secoli ha cercato di inculturare i contenuti della fede e la loro celebrazione attraverso un linguaggio che fosse il più possibile coerente con il Mistero da esprimere. Tutte queste tradizioni hanno avuto origine in funzione della missione della Chiesa (cfr CCC 1200-1206). L’Amazzonia con le sue differenti culture e tradizioni si è già aperta alla fede e sta vivendo un significativo processo teso a salvaguardare le espressioni di identità e appartenenza che le sono proprie.
Pertanto, si chiede che il Sinodo faccia propria l’istanza secondo la quale i popoli dell’Amazzonia possano intraprendere la nuova via di un proprio “Rito Amazzonico” con cui esprimere il patrimonio liturgico, teologico, disciplinare e spirituale che le appartiene, con particolare riferimento a quanto la Lumen Gentium afferma per le Chiese Orientali (cfr LG 23).
3) Una “propria” conferenza episcopale
In uno dei Circoli in lingua portoghese si propone di creare un organo episcopale rappresentante delle Chiese locali della regione panamazzonica, annesso al Consiglio episcopale latinoamericano (CELAM).
Si sollecita, inoltre la creazione di un osservatorio e comitati diocesani per i diritti umani nel territorio pana-amazzonico; di incentivare scuole dove sia tutelata la lingua indigena, oltre che traduzioni della Bibbia e della Catechismo, mirate a seconda dei gruppi linguistici amazzonici.
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4) Viri probati e diaconesse: proposte diverse
I Circoli in lingua portoghese si sono divisi su viri probati e donne diacono.
Un Circolo ha puntato forte l’indice sulla ordinazione di viri probati. I candidati sposati all’ordinazione, dopo un fecondo diaconato, devono soddisfare, tra gli altri, i seguenti criteri: vita di preghiera e amore per la Parola di Dio e la Chiesa; Vita eucaristica che si riflette in una vita di donazione e servizio; esperienza comunitaria; spirito missionario.
Vengono proposti, poi, due percorsi per implementare i viri probati: delegando le Conferenze Episcopali presenti in Panamazzonia per l’attuazione di questo ministero; affidare ai vescovi la conduzione dell’esperienza.
Quindi, scrive sempre lo stesso Circolo, dato che la presenza delle donne è decisiva nella vita e nella missione della Chiesa in Amazzonia e che il Concilio Vaticano II ha restaurato il Diaconato permanente per gli uomini – perché è buono e utile per la Chiesa – si crede che lo stesso argomento sia valido per la creazione del Diaconato. per le donne nella chiesa dell’Amazzonia.
Un altro Circolo si è espresso con maggiore prudenza, riaffermando il valore del celibato e la necessità di un maggiore impegno nel ministero della vocazione. Ha proposto di valutare i ministeri e le istituzioni esistenti di nuovi ministeri, se necessario. Viri probati e donne diaconesse, ha precisato il Circolo, sono due punti che richiedono ulteriore maturazione e approfondimento.
5) Nuove forme di vita missionaria
Sempre nei Circoli in lingua portoghese, si è evidenziato che le Chiese locali in Panamazzonia sentono il bisogno di intensificare e diversificare le forme di cooperazione missionaria con nuove modalità di scambio ecclesiale.
Pertanto si consiglia di confermare e incoraggiare le iniziative di inserimento missionario, itinerante e popolare della vita consacrata in Amazzonia e stimolare i progetti di “una vita consacrata alternativa e profetica, intercongregazionale, interistituzionale” (IL 129 d1);
È di fondamentale importanza che le congregazioni religiose ristabiliscano comunità missionarie stabili nei villaggi indigeni, destinando le persone consacrate in modo che possano inserirsi pienamente nella cultura ed evangelizzare efficacemente.
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6) Seminari indigeni
Nei Circoli in lingua spagnola si propone una formazione completa per tutti gli agenti pastorali che prestano servizio in Amazzonia, e per le vocazioni sacerdotali si propone di creare seminari indigeni.
7) Diaconato permanente
Papa Francesco lo ha chiesto espressamente: puntare e potenziare il diaconato permanente come priorità del Sinodo. Uno dei Circoli in lingua spagnola invita ad accogliere e continuare ad applicare le luci del Vaticano II nel Lumen Gentium e svilupparle secondo le linee guida del documento “Ad gentes” per una maggiore inculturazione di questo ministero in Amazzonia. Si propone inoltre di evidenziare il suo legame diretto con il ministero del vescovo al fine di aprire ulteriormente le sue azioni verso i poveri e le periferie missionarie.
Sulla possibilità di sollevare la questione del diaconato per le donne nella Chiesa, il Circolo incoraggia a continuare a studiare questo problema guardando più alle sue possibilità future che alla sua storia passata.
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8) Sinodo al femminile con diritto di voto
Per un altro Circolo in lingua spagnola si rende necessaria una Chiesa sinodale in cui le donne assumano responsabilità pastorali e di leadership: ci deve essere il riconoscimento delle donne nella Chiesa attraverso la ministerialità.
Pertanto, la proposta è di dedicare un Sinodo all’identità e al servizio delle donne nella Chiesa in cui le donne hanno voce e voto.
9) Un ministero specifico per le donne
Infine, un altro Circolo in lingua spagnola propone di istituire un ministero ufficiale delle donne nella Chiesa (cfr. IL. 129 a3), incoraggiando la partecipazione alla leadership ecclesiale, che non richiede il sacramento dell’ordine (ministero non ordinato ndr).
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