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Gli adolescenti di oggi: troppo alcol, sedentarietà, fumo di tabacco e cannabis!

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Silvia Lucchetti - pubblicato il 03/10/19
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Presentato il recente rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità che fotografa gli adolescenti di oggi per cercare di modificare gli stili di vita sbagliati, come il “binge drinking” l’abbuffata alcolica: lo scorso anno il 40% dei 15enni ne ha fatto ricorso.L’età preadolescenziale e adolescenziale è un passaggio assolutamente centrale per lo sviluppo dell’individuo, rappresentando quindi un momento chiave per intervenire efficacemente con intelligenti strategie di promozione della salute, indirizzate a stimolare l’adozione di comportamenti salutari e uno stile di vita complessivamente orientato al mantenimento del benessere psico-fisico. Il primo ottobre scorso sono stati presentati a Roma i dati della rilevazione 2018 del Sistema di Sorveglianza HBSC Italia, Health Behaviour in School-aged Children: Comportamenti legati alla Salute dei ragazzi in età scolare, uno studio internazionale promosso dall’Ufficio regionale per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, a cui il nostro Paese partecipa dal 2001, e che coinvolge ogni 4 anni, nei 44 Stati aderenti, un campione di studenti di 11, 13 e 15 anni. La ricerca presentata quest’anno, che ha coinvolto 58.976 nostri ragazzi delle tre età previste, e 4.183 classi distribuite in tutte le regioni, ha sondato come di consueto svariate tematiche: dall’alimentazione al consumo di tabacco, al consumo di alcolici, al bullismo, al rapporto con i social media, alle amicizie (iss.it).

Alimentazione, attività fisica e peso

Pane, pasta e riso sono gli alimenti più preferiti in assoluto: ne consuma un ragazzo su due. Una notevole percentuale di adolescenti non fa colazione prima di recarsi a scuola: il 20,7% a 11 anni, il 26,4% a 13 anni, il 30,6 % a 15 anni, con una prevalenza delle ragazze che consumano più frutta e verdura dei loro coetanei. Soltanto un terzo degli intervistati riferisce di mangiare vegetali almeno una volta al giorno. Il 16,6% degli 11-15enni risulta in sovrappeso, il 3,2% è obeso: i ragazzi del meridione presentano maggiormente la condizione di eccesso ponderale. Le bibite zuccherate o gassate vengono assunte dal 14,3% degli 11enni, dal 13,7% dei 13enni e dal 12,6% dei 15enni. Solo il 9,5% degli 11-15enni, in prevalenza maschi, svolge la quantità di attività motoria raccomandata dall’OMS: almeno 60 minuti al giorno tra gioco, sport, ricreazione, educazione fisica; inoltre questa percentuale cala con l’età (a 11 anni il 11,9%, a 13 anni il 6,5%, a 15 anni il 6,8%). Contestualmente il 25% dei ragazzi, senza distinzione fra maschi e femmine, trascorre davanti ad uno schermo più di due ore, che rappresenta il limite fissato dalle linee guida internazionali per un uso “sano” dei dispositivi elettronici.


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Tabacco, alcol, cannabis, scommesse e sesso

A 15 anni fumano il 32% delle ragazze e il 25% dei ragazzi. Il 16% dei 15enni e il 12% delle coetanee dichiara di aver fatto uso di cannabis nel mese precedente la rilevazione. E’ in aumento il fenomeno del “binge drinking”, il consumo di 5 o più bicchieri di bevande alcoliche in un’unica occasione: un comportamento dichiarato dal 43% dei 15enni e dal 37% delle 15enni, percentuali che nel 2014 erano rispettivamente il 38 e il 30. Quattro adolescenti su 10 ha avuto qualche esperienza con il gioco d’azzardo, mentre la porzione di soggetti a rischio, in quanto presentano due indicatori del relativo disturbo – come aver rubato dei soldi e scommettere – risulta il 16%, in aumento del 10% rispetto al 2014. A 15 anni il 26,2% dei maschi e il 17,6% delle femmine afferma di aver avuto rapporti sessuali completi. La contraccezione viene attuata con il profilattico (70,9% dei maschi e il 66,3% delle femmine), il coito interrotto (37% dei maschi e il 54,5% delle femmine), la pillola (11,1 % dei maschi e il 11,5 % delle femmine), i metodi naturali (con uno scarso 6,5% complessivo).

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pixabay

Bullismo, relazioni e utilizzo dei social

Rispetto al 2014 il fenomeno del bullismo è in diminuzione: gli atti di questo tipo subiti a scuola nel corso degli ultimi due mesi prima dell’indagine vengono dichiarati dal 16,9% degli 11enni (risultavano il 23% nella precedente rilevazione), dal 13,7 % dei 13enni e dall’8,9% dei 15enni. La percentuale di quanti dichiarano di aver subito azioni di cyberbullismo negli ultimi due mesi decresce con l’età: a 11 anni il il 10,1%, a 13 anni il 8,5%, a 15 anni il 7%. Più del 70% di tutto il campione riesce a parlare con facilità ai propri genitori, oltre l’80% intrattiene amicizie con cui condividere i momenti “si” e quelli “no”, e più del 70% ritiene di poter condividere in quest’ultimo ambito i propri problemi. Oltre il 60% dichiara di essere in classe con compagni gentili e disponibili, il 50% percepisce gli insegnanti interessati agli alunni e oltre il 60% nutre fiducia nei docenti. Secondo questa indagine i ragazzi che fanno un uso problematico dei social, preferendo le interazioni on-line rispetto a quelle faccia a faccia, sono l’11,8% delle femmine e il 7,8% dei maschi: le 13enni in particolare privilegiano le interazioni virtuali per parlare dei propri sentimenti. L’ 86,9% delle ragazze e il 77% dei ragazzi ha contatti quotidiani frequenti on-line con il gruppo degli amici stretti che frequenta anche direttamente nella vita reale.



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Un quadro quindi caratterizzato da luci ed ombre che, come afferma Angela Spinelli, direttore di CNAPS, il Centro Nazionale Prevenzione delle Malattie e Promozione della Salute dell’Istituto Superiore di Sanità

È Importante conoscere i comportamenti degli adolescenti e produrre dati, da utilizzare per modificare gli stili di vita modificabili. Gli adolescenti sono gli adulti del futuro raccogliere informazioni su di loro significa poter agire sulle basi del futuro (repubblica.it)