San Benedetto come personal trainer ci farà sudare molto, seguiamolo senza remore. Un esempio? Esercizio numero 3: passa un’intera giornata senza correggere nessuno. Ringrazio Linda per l’input e la traduzione dato che sono 15 suggerimenti estrapolati dal libro in inglese (e io sono una frana) Humility Rules: Saint Benedict’s 12- step Guide to genuine Self-Esteem di Padre Augustine Wetta. Se avete dimestichezza con l’inglese, al termine dell’articolo troverete il link di acquisto.
Umiltà, parola poco utilizzata e spesso travisata; in sintesi l’umile è colui che è essenzialmente una persona modesta e priva di superbia, ovvero che non si ritiene migliore o più importante degli altri. Con i tempi che corrono, dove ci insegnano a primeggiare a dover sempre avere ragione, a non rispettare gli altri, essere umili è una dura lotta. Ma ora passiamo subito al centro di questo post, i 15 suggerimenti con qualche personale riflessione giusto perché la lista della spesa messa cosi non mi piace affatto.
Lascia che qualcuno meno competente di te ti dica cosa fare
Magari proprio quella persona che non ci sta molto simpatica, oppure quel collega saccente e da cui non vorremmo di certo degli insegnamenti. Contate fino a 100 e buttatevi magari chiedendo voi stessi un consiglio.
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La prossima volta che qualcuno ti tratta ingiustamente (ti passa davanti in fila, ascolta musica ad alto volume, mangia qualcosa di tuo…) sorridi e ringrazia Dio per lui
La rabbia per questo genere di gesti è quasi automatica, è come se ci fosse un sensore che ci rende di pessimo umore e subito adirati perché ci sembra un’ingiustizia ma dovremmo cercare di andare oltre perché la rabbia oltretutto fa male più a noi stessi che agli altri. Per cui, chiudete gli occhi (cosi nemmeno vedete l’autore del misfatto) e ringraziate il Signore per lui (evitando pensieri poco consoni).
Passa un’intera giornata senza correggere nessuno
Chi? Io?? Difficilissimo!!!!! Com’è possibile non correggere nessuno nell’arco di una giornata, è una cosa normale, naturale. Il marito che sbaglia il ripiano dove mettere il caffè, oppure mette un calzino bianco nel cesto dei colorati… dai!! ma come si fa a non correggere!!! Ecco, si fa silenzio, solo questo. Un bel respiro profondo, e offriamo al Signore questa fatica. Ce la possiamo fare! Per i figli direi che questo punto non è valido, ma possiamo provare a sforzarci di far notare gli errori in modo diverso.
La prossima volta che vuoi esprimere la tua opinione tienila per te
Pensa ad altro, limitati ad ascoltare e passa oltre.. questo direi che va fatto saltuariamente perché potrebbe creare danni non indifferenti tra le mura domestiche. Sui social è una pratica quotidiana per cui quando vuoi controbattere, chiudi l’applicazione. Scherzi a parte, questo punto l’ho già ignorato scrivendo i commenti ad ogni punto di questo elenco.
Prenditi la colpa per qualcosa che non hai fatto
Fermi tutti!! Questo è colpa mia! Penso che mio marito potrebbe prendermi per pazza, mi proverebbe la febbre e inizierebbe a preoccuparsi. No, non è cosi difficile come sembra, basta dire “è colpa mia!” e cambiare stanza cosi non hai la tentazione di ritrattare. Si parla di cose non gravi, altrimenti si cade nell’ingiustizia e quella non va bene.
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Ripara qualcosa che non hai rotto o pulisci qualcosa che non hai sporcato
Ci piace vincere facile, questo già noi mamme lo facciamo ogni giorno per cui evito uno sproloquio. Aggiungo solo che potrebbe essere un punto su cui lavorare con i bambini.
Non trovare scuse la prossima volta che vieni rimproverato
Anche in questo caso il trovare scuse è qualcosa di inconscio e automatico per cui , autocontrollo, espiro profondo e silenzio. Anziché parlare, fermiamoci a riflettere per capire cose realmente abbiamo sbagliato con della sana autocritica.
Scegli deliberatamente di camminare (o guidare) dietro a qualcuno più lento di te
Tasto molto ma molto dolente: siamo sempre di corsa, sempre con i minuti contati e dobbiamo impegnarci a stare dietro a qualcuno più lento? Sì! Anche se difficile, ma in questo caso è questione di civiltà e rispetto del codice della strada perché se qualcuno è lento difficilmente stiamo a guardare cartelli e divieti di sorpasso per cui diventa anche pericoloso. (come si suol dire … da che pulpito viene la predica … sì, sono pessima in questo punto!)
Ringrazia Dio per qualcosa che non sei capace di fare/ qualcosa in cui non sei bravo
Vorremmo avere ogni genere di capacità, vorremmo essere bravi nel fare qualsiasi cosa e quando ciò non avviene rimaniamo delusi, siamo tristi, arrabbiati. Invece dovremmo ringraziare il Signore perché se non sappiamo fare una cosa di certo avremo altre capacità, altri talenti da scoprire magari decisamente più utili e interessanti rispetto a quello che ci ostinavamo a fare.
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Ringrazia la prossima volta che qualcuno ti dice qualcosa che già sai.
“Sì, lo so…”, “Sì, me lo hai già detto…” con annesso sbuffo e tono poco amichevole. “Ok, grazie per avermelo detto” potrebbe essere la frase adatta in queste occasioni ma cercando anche di far corrispondere la frase al viso e al tono della voce 😉 , altrimenti non è valido e pagate penitenza.
11Trattieniti dall'avere l’ultima parola nella tua prossima conversazione
Questa è una prova bella tosta, ma ci viene sempre in soccorso il respiro profondo per calmare i nervi tesi, il silenzio e l’offrire tutto al Signore. Cerchiamo di impegnarci anche con i figli, perché solitamente con loro questo e vari altri punti sono piuttosto difficili. Per quanto riguarda i social, chiudete l’applicazione e se necessario disinstallatela. Ora che l’avrete scaricata di nuovo la voglia di scrivere altro sarà passata.
12La prossima volta che qualcuno ti fa un complimento, dai il credito a Dio
Ottimo spunto, “Ringrazio il Signore per questo dono”, poi dipende dal complimento, se è per un buon lavoro svolto, o un apprezzamento per l’intelligenza, o per un piatto ben riuscito.Ogni nostro talento è un suo dono per cui dobbiamo dare credito a Lui ringraziandolo quotidianamente.
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13La prossima volta che qualcuno ti infastidisce, non dirlo a nessuno
Mormorazioni, onestamente fino a non molto tempo fa non sapevo cosa fossero (c’è anche un motivo ma non ve lo dico altrimenti rischio di ignorare il punto 7), ma è un difetto di molti, anzi, penso di tutti. Credo che non esista al momento qualcuno che non si sia mai lamentato di altre persone, e questo non significa necessariamente parlare male di loro, ma semplicemente riportare cose accadute che ci hanno infastidito. Teniamolo per noi e penso che in poco ci dimentichiamo anche di cosa è accaduto.
14Lascia che ti interrompano in una conversazione e non terminare quello che stavi dicendo a meno che qualcuno non te lo chieda
La prima parte non è difficile, anzi, ci sono abituata (ma non dico altro altrimenti smonto il suggerimento 13); il non terminare dopo l’interruzione diventa più complicato ma capita anche di dimenticarsi cosa si stava per dire per cui poco grave, se l’interlocutore è realmente interessato dovrebbe scusarsi per l’interruzione e chiedere di finire. Quando capita suonano le campane a festa.
15La prossima domenica imposta un timer ogni trenta minuti. Quando suona, interrompi ciò che stai facendo e recita un Padre Nostro
PS: Ricordatevi di toglierlo a messa…
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Umile non equivale ad umiliarsi, ma solo a saper fare quel passo indietro che basta per non sovrastare gli altri.