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“Tutti coloro che sperano fermamente in Dio sono innalzati verso di Lui”

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By PopTika/Shutterstock

Il messaggio della Santa Casa di Loreto - pubblicato il 23/08/19

"L'autentica speranza cerca innanzitutto il Regno di Dio, convinta che tutto il necessario per la vita terrena gli verrà dato in sovrappiù. Il cuore non può trovar pace se prima non ottiene questa speranza". San Serafino di Sarov

di Sor Francesca Entisciò

Tutti coloro che sperano fermamente in Dio sono innalzati verso di Lui e illuminati dal chiarore della luce eterna. Se l’uomo trascura i propri affari per amore di Dio e per fare il bene, sapendo che Dio non lo abbandonerà, la sua speranza è saggia e fondata. Se invece l’uomo si preoccupa dei suoi affari e si rivolge a Dio solo quando gli capita qualche disgrazia e si rende conto di non potersela cavare da solo, questa speranza è vana e fallace. L’autentica speranza cerca innanzitutto il Regno di Dio, convinta che tutto il necessario per la vita terrena gli verrà dato in sovrappiù. Il cuore non può trovar pace se prima non ottiene questa speranza. (San Serafino di Sarov, Insegnamenti spirituali, in, Irina Goraïnoff, Serafino di Sarov, Gribaudi, 1981, pag. 194).
San Serafino di Sarov
Fotografia di un'icona russa (clip)da http://www.heiligenlexikon.de/Fotos/Seraphim_von_Sarow.jpg

L’illusione di potersela cavare da soli è una tentazione nella quale cadiamo tutti nel momento della tranquillità. Pensare di bastare a noi stessi ci dà una sensazione di libertà così grande che annebbia il nostro sguardo sulla realtà delle cose e la maggior parte delle volte ci ritroviamo soli e delusi, davvero l’uomo non è fatto per la solitudine. In questi momenti si manifesta la grandezza dell’amore e della misericordia di Dio, che non porta rancore o segna a carico dell’infedeltà o della diffidenza dell’uomo, ma si china su di lui sempre, così come un padre buono fa con il suo figlio. Attraverso la meditazione di questo breve insegnamento spirituale del monaco russo Serafino di Sarov, vogliamo riflettere sul valore della provvidenza di Dio e di come riusciamo a farla risplendere nelle nostre giornate scegliendo l’abbandono piuttosto che l’autosufficienza.


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1.Speranza saggia

La speranza che rende saggi è quella che mette al primo posto le cose di Dio rispetto a quelle dell’uomo. Chi ha questa speranza fondata, vive nella certezza che tutto quello che fa per amore di Dio, rinunciando anche al proprio interesse personale, è protetto e ricompensato dallo stesso Signore fino a cento volte tanto. Una cosa è dirlo, l’altra è metterlo in pratica una volta che se ne presenta l’occasione. Perché è proprio così, che quando poi si sta bene non si pensa a quanto sia importante mantenersi fedeli alle promesse fatte nel tempo della tribolazione, ci si dimentica del bene ricevuto e in qualche modo si perde la saggezza di questa speranza che solo in Dio riposa la nostra anima e in lui è fondato ogni nostro desiderio di bene. Il valore spirituale che costruisce in noi la pratica di questa virtù, della fedeltà data alla promessa di Dio su di me che tutto ciò che faccio per lui mi sarà restituito con la gioia della sua benedizione, è la fiducia nella sua Provvidenza.

2.Speranza autentica

Un ulteriore passaggio che possiamo fare per arricchire la nostra riflessione, è quello di chiederci se la speranza in noi non solo è fonte di saggezza per questo abbandono fiducioso in Dio, ma se è anche autentica virtù che cerca non tanto di supplire alle necessità materiali, ma che si preoccupa di affrettare la venuta del Regno di Dio. Questo significa che il cuore dell’uomo riposa sulla parola del Signore per cui non solo chi avrà lasciato qualcosa per lui avrà il centuplo, ma tutto ciò di cui ha bisogno gli verrà dato in sovrappiù. Nella mentalità odierna questo pensiero rende chi cerca di vivere così del tutto impopolare, perché vige la regola dell’efficienza, del sopruso, del privilegio. Soprattutto sembra che ci siano solo disconferme per chi fa scelte controcorrente. Ma chi possiede la pace che questa speranza infonde nel cuore, sa bene che non conviene preoccuparsi di ciò che brilla agli occhi degli uomini, perché la verità splende da sola e la gioia che brilla negli occhi di chi possiede questa speranza vale molto di più. È proprio vero dunque, ciò che dice il santo monaco Serafino de Sarov in questo breve insegnamento spirituale:

“tutti coloro che sperano fermamente in Dio sono innalzati verso di Lui e illuminati dal chiarore della luce eterna” e che “il cuore non può trovar pace se prima non ottiene questa speranza”.



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PER INFORMAZIONI SU COME RICEVERE LA RIVISTA DELLA SANTA CASA DI LORETO DA CUI È TRATTO L’ARTICOLO: santuarioloreto@tin.it

http://www.santuarioloreto.it

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