Il caso della bambina di 10 anni di Vimercate positiva alle benzodiazepine, ha acceso i riflettori sul preoccupante aumento nel nostro Paese di minori consumatori di droghe e alcol che però non desta il dovuto allarme e risposte adeguate.Due mesi fa l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza aveva lanciato l’allarme sul preoccupante aumento di adolescenti e preadolescenti che iniziano a consumare alcol e stupefacenti, inviando una segnalazione al Governo, alla Conferenza delle Regioni e alla Conferenza Stato-Città come si legge in un recente articolo di Avvenire a firma di Danilo Poggio. La Presidente dell’Organismo Filomena Albano si era così espressa:
Sono sempre più numerosi i giovanissimi che fanno uso di sostanze stupefacenti e alcoliche. Come testimoniato dalla comunità scientifica, l’inizio è precoce ed è in forte aumento l’utilizzo in fasce di età sempre più giovani. (Avvenire.it)
Baby tossicodipendenti in Italia crescono
Nel 2018 la Federazione Italiana Comunità Terapeutiche (Fict) ha rilevato un aumento del 34% di dodicenni e infradodicenni che hanno per la prima volta assunto sostanze. Di essi il 16% si è avvicinato all’eroina, il 72% alla cocaina, il 42% ai cannabinoidi, il 26% ad allucinogeni, il 152% agli alcolici. Queste percentuali indicano chiaramente che in questa fascia di età è già presente il fenomeno della poliassunzione, oltre al precoce consumo di sostanze “pesanti” in grado di causare l’instaurarsi di una rapida dipendenza. Il presidente della Federazione, Luciano Squillaci, ha sottolineato come il primo allarme sia stato lanciato oltre due anni fa, ma il fenomeno fino ad oggi resta fortemente sottovalutato (Ibidem).
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Il caso della bambina di 10 anni di Vimercate
Il recente caso della bambina di dieci anni di Vimercate, che si sarebbe presentata al pronto Soccorso con sintomi da astinenza da cocaina, successivamente non confermati (ma è stata certamente rilevata la presenza dei metaboliti delle benzodiazepine) ha temporaneamente acceso i riflettori, presto destinati a spegnersi, su questa angosciante tematica. Infatti, afferma Squillaci…
(…) sempre più spesso vengono a chiederci aiuto genitori che scoprono che i figli di 12 o 13 anni hanno iniziato a usare cannabis, cocaina, eroina ed allucinogeni (Avvenire).
Epidemia che rischia di essere sottostimata
La legge contro la droga del 1990 aveva previsto che con cadenza triennale si tenesse una conferenza nazionale per l’analisi e l’aggiornamento dell’andamento del fenomeno, ma l’ultima sessione risale a dieci anni fa. Non è possibile nemmeno avere i numeri complessivi di questa “epidemia” che quindi rischia di essere fortemente sottostimata, anche perché oltre alle sostanze illegali tradizionali e all’alcol bisognerebbe prestare attenzione anche alle varie “novità del mercato” che non vengono testate dai laboratori specializzati.
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Tanta droga, prezzi bassissimi, zero controllo sociale
Inoltre…
È sempre più facile procurarsi droga. Ne vendono dovunque, a prezzi bassissimi. Quello che lascia sbigottiti è la mancanza di controllo sociale. Un tempo eventuali situazioni di allarme sarebbero state immediatamente inquadrate, mentre oggi regna una totale indifferenza. L’Italia ha smesso di investire nei percorsi educativi e questi sono i risultati (Ibidem).
A causa delle droghe tantissimi giovani potrebbero soffrire di disturbi psichiatrici
Riccardo Gatti, Direttore del Dipartimento interaziendale area dipendenze Asst Santi Paolo e Carlo di Milano, sottolinea come sarebbe necessario ricoverare i minori tossicodipendenti in strutture specificamente dedicate e non nei reparti di psichiatria e neuropsichiatria infantile. Le stesse comunità terapeutiche e i servizi territoriali, nati sotto la spinta del fenomeno negli anni ottanta e novanta, sono rimasti disegnati essenzialmente per adulti e insufficientemente pronti ad accogliere i minorenni, per cui si deve prevedere una maggiore attenzione di natura educativa.
Le sostanze – sottolinea Gatti – sono ancora più dannose per i giovani, quando il cervello si sta ancora formando. Nei prossimi anni, a causa delle droghe, un numero di persone sempre maggiore potrebbe soffrire di problemi psichici, anche gravi (Avvenire).
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