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“Il Papa emerito non fa parte della Curia Romana”

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 29/06/19
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La sua figura non sarà regolata dalla nuova Costituzione apostolica. A ribadirlo monsignor Semeraro a nome del Consiglio dei Cardinali

«La figura del Papa emerito non fa parte della Curia Romana, e quindi non può essere regolata da una Costituzione apostolica che riguarda la Curia romana».

Monsignor Marcello Semeraro, segretario del Consiglio dei Cardinali (C6), ha risposto così – durante il briefing del 27 giugno in sala stampa vaticana – ad una domanda dei giornalisti sulla presenza o meno di norme in tale materia, nella “Praedicate evangelium”, la nuova Costituzione apostolica che dovrebbe essere pubblicata entro l’anno, dopo l’attuale fase di consultazione ancora in corso.

“Questione mai emersa”

«E’ una questione che non è mai emersa», ha precisato Semeraro a proposito della riunione del Consiglio dei Cardinali che si è conclusa nel pomeriggio del 27 giugno (Agensir, 27 giugno).

RATZINGER

Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger – Benedetto XVI

Le donne

In risposta alle domande dei giornalisti, Semeraro ha parlato anche del ruolo delle donne, nella nuova costituzione apostolica. Non si esclude, ha detto il vescovo di Albano, la loro presenza «in funzioni apicali», «laddove la competenza del dicastero non richieda l’ordine sacramentale» poiché «per alcune cose il battesimo è più che sufficiente».



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Problemi di hackeraggio

In questa fase, ha poi ammesso il vescovo, non sono mancati i problemi: alcune conferenze episcopali, come quella francese, non hanno ancora ricevuto il testo, ha confermato il vescovo in risposta ad una domanda, perché vi sono stati «disguidi postali» dovuti, in particolare, agli antivirus che hanno bloccato l’invio elettronico di alcuni file.

In generale, «i dicasteri hanno risposto tutti, le università romane anche, mentre le conferenze episcopali hanno delle loro scadenze, i loro appuntamenti, e abbiamo assicurato loro che possono inviare le loro osservazioni anche più tardi».



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La volontà del Papa

Ad ogni modo, «il Papa vuole che tutte le osservazioni siano collegialmente esaminate nell’ambito del consiglio dei cardinali, che non si facciano sintesi surrettizie e abbreviazioni». Una volta definito il testo, il Papa, ha sottolineato Semeraro, inoltrerà la bozza al Pontificio consiglio per i Testi legislativi e alla congregazione per la Dottrina della fede per una ultima verifica canonistica e dottrinale.

La prossima riunione del C6 è programmata dal 17 al 19 settembre, da martedì a giovedì (La Stampa, 27 giugno).



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