In tre chiese di Chioggia si possono utilizzare bancomat e carte di credito. Il vescovo: non mi aspettavo così tante critiche
«No, non mi aspettavo una reazione così critica da parte dei cittadini. Ma, forse, potevo immaginarlo: il primo a fare un’offerta con carta di credito è stato un turista straniero».
Monsignor Adriano Tessarollo, vescovo di Chioggia, non è nuovo ai confronti mediatici e quando si è diffusa la notizia dell’installazione, in tre chiese del centro, di apparecchi Pos per la raccolta delle offerte, è intervenuto personalmente a spiegare, a fedeli e non, il senso di questa iniziativa, tra le primissime del genere in Italia, mentre all’estero il sistema è più diffuso (Il Gazzettino, 21 maggio).
Le donazioni
Il sistema prevede la possibilità di effettuare una transazione economica con carta di credito o bancomat ed emette anche una ricevuta. Si possono donare un euro, due euro o tre euro per l’accensione delle candele, un minimo di 10 euro per richiedere una messa e non è esclusa la possibilità di fare un’offerta libera. Nel menù occorre selezionare la funzione prescelta e specificare a chi donare, se alla parrocchia o ad altro istituto religioso.
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L’email al Monsignore
Dopo aver strisciato la carta e aver deciso il tipo di donazione, una e-mail avverte monsignor Vincenzo Tosello (che per la Curia si occupa di questo progetto sperimentale) della transazione avvenuta con, in allegato, la motivazione dell’offerta. Il monsignore poi si impegna ad accontentare le disposizioni benefiche per l’offerta.
Per i defunti
Le donazioni possono essere fatte anche da casa collegandosi al sito www.donatelumen.org e scegliendo la Chiesa a cui donare: si tratta di un sistema pensato «per consentire ai fedeli di fare le loro offerte e donazioni utilizzando le più recenti innovazioni tecnologiche, in ricordo e aiuto dei propri cari defunti». Soprattutto però il sistema scongiura i furti, dal momento che non è infrequente che qualcuno rompa la cassetta e rubi il suo contenuto (Fan Page, 20 maggio).
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