Antonio Gay, posseduto per circa 40 anni e scambiato per malato psichiatrico, fu costretto a subire il demone Isacaon. Che ebbe un comportamento diverso da altri diavoli
Antonio Gay (1790 – 1871) è stato posseduto dal demonio per quarant’anni e più. Per alcuni mesi, precisamente tre, è stato rinchiuso in manicomio, senza esiti positivi.
Si è assistito, durante gli esorcismi, allo spettacolo imprevisto di un diavolo apostolo e predicatore, di un diavolo datore di consigli spirituali. II demone Isacaron che lo possedeva lo ha tormentato senza tregua. Quella di Gay è una possessione record nella storia della Chiesa.
A raccontarla sono Marcello Stanzione e Carlo Di Pietro in “I Santi e il Demonio La perenne lotta fra bene e male” (Sugarco edizioni).
Amore spassionato per Dio
Ascoltiamo il diavolo celebrare la Maestà divina:
“Colui che sa umiliarsi ai piedi della Maestà divina, Dio lo colmerà del suo Spirito, delle sue luci divine, gli farà osservare fedelmente i suoi doveri, si servirà di lui per illuminare gli altri e lo condurrà in un’eternità di felicità che nessuno spirito umano può comprendere”.
“Voi amerete il Signore vostro Dio con tutto il vostro cuore, con tutta la vostra anima, con tutte le vostre forze; colui che si ama è un pazzo. La gloria, l’onore non sono dovuti che al Creatore e non alla creatura”.
“Sovrano Maestro, solo Dio in tre persone, Padre, Figlio Spirito Santo, creatore di tutte le cose ad eccezione del peccato di cui Satana è l’inventore”.
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La Madonna diventa sublime
Ma dove Isacaron diventa realmente sublime, è quando intraprende a cantare le glorie della Vergine Maria:
“Non vi è nessuna lingua per lodare la Madre di Dio come Ella lo merita; non vi è nessuna creatura per comprendere la sua grandezza, la sua bontà, la sua potenza. Maria ha più forza a Lei sola di tutti gli Angeli, di tutte le creature, di tutti i santi insieme. Non vi è nulla di paragonabile a Maria. Tutti quelli che non crederanno alla sua verginità, alla sua maternità, alla sua Immacolata Concezione periranno eternamente”.
“Maria è il terrore dell’Inferno. Ella ama sovranamente i mortali; il suo amore per i mortali è inconcepibile. Ella ci strappa più anime di tutti gli Angeli, di tutti i santi messi assieme. Tutto è sottomesso a Maria, al minimo segno tutto gli obbedisce”.
Un giorno, dalle labbra di Antonio Gay che, alcune ore prima, si era dato alle sue abituali violenze ed aveva proferito odiose bestemmie, sfuggì l’ammirabile preghiera di San Bernardo di Chiaravalle “O celeste Maria”.
“Gli apostoli hanno avuto la prudenza divina”
A proposito degli apostoli: “Gli apostoli non hanno affatto avuto la prudenza umana; essi hanno avuto la prudenza divina; essi hanno obbedito a Dio piuttosto che agli uomini … Imitando perfettamente il Sovrano Maestro, essi non rimanevano mai oziosi, bruciavano di carità, non si davano nessun riposo, rapendoci continuamente delle anime”.
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“Maria Maddalena è una grandissima santa”
Su Maria Maddalena: “Maria Maddalena è una grandissima santa alla quale occorre ricorrere con un’intera fiducia. Subito dopo che ella ha avuto la felicità di conoscere Dio, la sua contrizione è stata così grande, le sue lacrime così abbondanti, che nessun demonio ha potuto farla peccare di nuovo. E’ il modello dei veri penitenti che devono prenderla per avvocato particolare presso Dio, poiché Dio accorda i più grandi favori a quelli che la invocano”.
E ancora Gay pronunciava frasi del tipo: “Se meditate bene sulla vita del Salvatore e della sua Santa Madre, io vi sfido dal fare contro Dio la più piccola leggera colpa”. “Abbiate grande fiducia verso san Giuseppe, il cui culto diverrà universale”.
La via della perfezione cristiana
La lotta tra l’esorcista e il demone è stata lunga e dura. Pensate che fu chiesto a Isacaron la via della perfezione cristiana e il diavolo rispose:
“Aver orrore del peccato mortale; non commettere volontariamente peccati veniali; non perdere di vista la presenza di Dio; saper umiliarsi tutti i giorni della propria vita, poiché l’orgoglio è il peggiore dei vizi; dare buoni esempi e buoni consigli; fare penitenza, come lo chiedeva il Precursore. E che colui che è santo si santifichi ancor più!”.
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