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Papa Francesco incontra l’ultima miracolata di Lourdes

POPE BERNADETTE MORIAU

Rome, lundi 21 janvier. Accompagnée de Mgr Benoit-Gonnin, évêque de Beauvais, Bernadette Moriau a pu rencontre le Pape François

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Arthur Herlin - pubblicato il 25/01/19
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Suor Bernadette, la 70esima miracolata della grotta, ha avuto occasione di partecipare alla messa mattutina del Papa il 21 gennaio. Il Santo Padre le ha assicurato di pregare per i malati.

Bisogna mettersi alla scuola della Sacra Famiglia e delle Beatitudini per imparare “l’umiltà” – ha dichiarato Papa Francesco durante la sua messa quotidiana presso la Casa Santa Marta, il 21 gennaio. Un’umiltà ben incarnata da suor Bernadette Moriau, ultima miracolata di Lourdes presente alla divina liturgia, la quale ha confidato di sentirsi «sempre molto piccola» malgrado l’incontro con il Pontefice. La religiosa era accompagnata dal vescovo di Beauvais, mons. Jacques Benoît-Gonnin, e da Jean-Marie Guénois, responsabile delle questioni religiose per il Figaro, col quale la religiosa ha scritto un libro-testimonianza intitolato Ma vie est un miracule [La mia vita è un miracolo, N.d.T.] sulla sua esperienza miracolosa.


SŒUR BERNADETTE MORIAU
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Ella vi racconta anche come, dopo essere stata affetta per quasi 40 anni da un morbo che colpisce le terminazioni nervose e che le ha provocato una paralisi, nel 2008 è stata beneficiata della guarigione istantanea e completa durante un pellegrinaggio a Lourdes. Un libro che ha potuto consegnare a Papa Francesco al termine della celebrazione eucaristica. Questo «incontro mi ha oltrepassata», ha confidato ai giornalisti dopo il momento d’intimità col Pontefice.

Noi accompagniamo il Papa sempre con la nostra preghiera, lo seguiamo nella sua missione e direi che la sua attenzione ai più poveri per noi, in quanto francescane, è un segno importante. Ritroviamo in Papa Francesco una dimensione gesuitica, naturlamente, ma anche francescana, sulle orme del nostro frate Francesco, il poverello di Assisi.

Non ci siamo detti molte cose perché avevamo poco tempo, ma non sono le parole che contano, piuttosto l’incontro nei gesti semplici: nel silenzio passano tante cose.

Comunque ha fatto in tempo a chiedere al Romano Pontefice di pregare in particolare per i malati di tutto il mondo, ha precisato mons. Benoît-Gonnin. Una richiesta alla quale il Papa non è rimasto insensibile. E così ha promesso di riservare per loro intense preghiere – così il prelato francese.


PATRIZIA MATACENA AND ROBERTA COTRONEI
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[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]