Il pontefice lo scrive in un suo documento: si emigra per cercare condizioni di vita migliore. Anche Gesù lo ha fatto
«Spostarsi e stabilirsi altrove con la speranza di trovare una vita migliore per sé stessi e le loro famiglie: è questo il desiderio profondo che ha mosso milioni di migranti nel corso dei secoli».
E ancora: «Gli esodi drammatici dei rifugiati» sono «un’esperienza che Gesù Cristo stesso provò, assieme a i suoi genitori, all’inizio della propria vita terrena, quando dovettero fuggire in Egitto per salvarsi dalla furia omicida di Erode».
Di migrazioni e migranti Papa Francesco ne ha parlato in uno dei due testi presentati il 17 gennaio dal Dicastero vaticano per lo Sviluppo umano integrale.
“Luci sulle Strade della Speranza – Insegnamenti di Papa Francesco su migranti, rifugiati e tratta” è il titolo del volume, con prefazione dello stesso Pontefice. Si tratta di una corposa raccolta (489 pagine) degli insegnamenti magistrali del Papa su migranti, rifugiati e tratta dall’inizio del Suo Pontificato alla fine del 2017.
La storia della salvezza
«Il viaggio dei migranti – ricorda il Papa nella prefazione – non è sempre un’esperienza felice. Basti pensare ai terribili viaggi delle vittime della tratta. Anche in questo caso, però, non mancano le possibilità di riscatto, come accadde per il piccolo Giuseppe, figlio di Giacobbe, venduto come schiavo dai fratelli gelosi, il quale in Egitto divenne un fiduciario del faraone».
«Come la storia umana, la storia della salvezza è stata segnata da itineranze di diverso genere – migrazioni, esili, fughe, esodi, tutte comunque motivate dalla speranza di un futuro migliore altrove. E anche quando l’itineranza è stata indotta con intenzioni criminali, come nel caso della tratta, non bisogna lasciarsi rubare la speranza di liberazione e di riscatto» (La Repubblica, 17 gennaio).
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“Illuminare i nostri passi”
«I movimenti umani, pur generando sfide e sofferenze, stanno arricchendo le nostre comunità , le Chiese locali e le società di ogni continente». Ripete Francesco nella prefazione al volume (Il Messaggero, 17 gennaio).
«Mi auguro – conclude la prefazione – che questa raccolta di insegnamenti e riflessioni possa illuminare i nostri passi sulle strade della speranza, fornendo spunti d’ispirazione per la preghiera, la predicazione e l’azione pastorale» (Avvenire, 17 gennaio).
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Come arginare la “tratta”
L’altro volume presentato dal Dicastero è “Orientamenti pastorali sulla Tratta di persone”, frutto di un processo di consultazione con le Conferenze Episcopali, le organizzazioni cattoliche e le congregazioni religiose,
Il volume presenta una serie di orientamenti pastorali allo scopo di comprendere, riconoscere, prevenire e debellare la piaga della tratta di persone, proteggere le vittime e promuovere la riabilitazione dei sopravvissuti. Il documento, di 38 pagine, illustra “realtà e risposte” sulla piaga della tratta, indicandone le cause, sollecitandone il riconoscimento, illustrandone le dinamiche e le possibili modalità per sconfiggere il fenomeno (rafforzare la cooperazione, sostegno ai sopravvissuti, promuovere la reintegrazione). Il documento è disponibile in formato digitale qui.
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