In programma quattro viaggi apostolici. Probabile anche un quinto: in autunno in Giappone
Dopo i quattro viaggi all’estero di quest’anno, e nonostante il 17 dicembre scorso abbia compiuto 82 anni, si presenta ancora più intensa l’agenda delle visite internazionali di papa Francesco nel 2019, con 4 viaggi già programmati nei primi mesi dell’anno, e altri già in cantiere o quanto meno ipotizzati.
Da Panama alla Macedonia
Francesco volerà dal 23 al 27 gennaio a Panama per la Gmg; dal 3 al 5 febbraio negli Emirati Arabi Uniti e poi il 30 e 31 marzo in Marocco, un doppio appuntamento dal forte significato interreligioso; quindi, dal 5 al 7 maggio sarà in Bulgaria e in Macedonia (Ansa, 29 dicembre).
Leggi anche:
Papa Francesco a Cuba e negli Stati Uniti: tutti i momenti salienti del Viaggio Apostolico
Incognita Giappone
Tra i possibili altri viaggi, è pressoché sicuro quello in Giappone, dove il Papa dovrebbe recarsi a fine novembre.
Ai vescovi giapponesi ricevuti in Vaticano il 17 dicembre, Francesco ha ribadito la volontà di visitare il Paese entro la fine dell’anno, e in particolare le città di Hiroshima e Nagasaki
Dopo Wojtyla
Se il programma andrà in porto, Francesco – che già il 12 settembre aveva annunciato a un’associazione nipponica il suo desiderio di andare in Giappone nel 2019 – sarà il primo Papa nel Paese dopo la visita di Giovanni Paolo II nel febbraio 1981, oltre che a Tokyo, proprio nelle due città colpite dall’atomica nel 1945.
Leggi anche:
Giappone: 12 luoghi cristiani Patrimonio dell’Umanità
Desiderio giovanile
Proprio dopo l’incontro in Vaticano, il cardinale Thomas Aquino Manyo Maeda, arcivescovo di Osaka, ha detto che durante il suo viaggio il Papa dovrebbe pregare per le vittime delle due bombe nucleari. Francesco – che fin da giovane novizio avrebbe voluto essere mandato in missione in Giappone e che ha sempre ammirato la prodigiosa sopravvivenza della Chiesa nel Paese anche nei secoli della radicale persecuzione – era stato già invitato dal primo ministro Shinzo Abe, in un’udienza in Vaticano nel 2014.
L’invito dei sindaci
E inviti gli sono stati rivolti anche dai sindaci di Hiroshima e Nagasaki e dal governatore della Prefettura di Hiroshima. Se il progetto andrà in porto una possibile data è fine novembre perché solo a metà di quel mese si concluderà il lungo processo tra l’abdicazione dell’imperatore Akihito il 30 aprile e il definitivo insediamento del figlio Naruhito (Faro di Roma, 29 dicembre).
Leggi anche:
Il nuovo cardinale giapponese è nato a Nagasaki ed è stato vescovo di Hiroshima
Gli auguri di Putin
Intanto il presidente russo Vladimir Putin ha fatto gli auguri di Natale e di un felice anno nuovo a papa Francesco e ha espresso «la speranza di poter rafforzare i rapporti tra la Federazione russa e il Vaticano, al fine di proteggere i valori universali, sostenere gli ideali di giustizia e pace sul pianeta e promuovere il dialogo tra varie confessioni religiose», ha detto il servizio stampa del Cremlino (Sputnik news, 31 dicembre).
Leggi anche:
Il Vaticano e la Russia si trovano a Bari alcune settimane prima del grande incontro ecumenico