C'è una orazione, considerata un vero e proprio esercizio che alimenta e richiama la devozione all'angelo custode, che è stata scritta da San Giovanni Bosco.
Don Marcello Stanzione in "Gli angeli di San Giovanni Bosco" (La Fontana di Siloe) lo riporta. Ognuno di voi può recitarlo. Si tratta di cinque strofe, al termine delle quali vanno ripetute le preghiere "Angeli di Dio" e "Gloria al Padre".
Esercizio
1° Angelo mio Custode, voi che non isdegnaste di prendere tanta cura di me abbominevole peccatore; deh! vi prego, avvalorate il mio spirito con viva fede, ferma speranza, e infiammata carità, sicché disprezzando il mondo, io pensi solo ad amare e servire il mio Dio.
Tre Angele Dei; e tre Gloria Patri.
2° Nobilissimo principe della corte celeste, che vi degnaste prendere tanta cura di questa povera anima mia; difendetela voi dalle insidie, e dagli assalti del demonio, onde non m’acca‐ da mai più di offendere il mio Signore per l’avvenire.
Tre Angele Dei; e tre Gloria Patri.
3° Gloriosisissimo spirito, che con assidua benignità vi occupate indefesso per l’anima mia; ottenetemi grazia, ch’io vi sia sempre divoto, e fedele in eseguire tutto ciò, che vi degnerete suggerirmi al cuore.
Tre Angele Dei; e tre Gloria Patri.
4° Pietosissimo custode dell’anima mia, voi, che tanto vi siete umiliato col venire dal cielo in terra, per impiegare il vostro ministero a favore di un essere sì vile qual io sono; fate, che possa anch’io acquistare lo spirito di vera umiltà; e sia pienamente persuaso, che da per me niente posso senza il vostro possente aiuto, e la grazia del mio Signore.
Tre Angele Dei; e tre Gloria Patri.
5° Benignissimo spirito, che tante cure e fatiche spendete per salvar l’anima mia; ottenetemi dal Signore, che nell’estremo della mia vita l’anima mia da voi difesa possa in quel punto passa‐ re dalle vostre mani, nelle amorosissime braccia del mio Gesù.
Tre Angele Dei; e tre Gloria Patri.